Giuseppe Antonello Leone. Omero
Dal 20 Settembre 2012 al 20 Ottobre 2012
Napoli
Luogo: Museo Archeologico Nazionale
Indirizzo: piazza Museo Nazionale 19
Orari: 9-19.30; chiuso martedì
Telefono per informazioni: +39 081 4422149
E-Mail info: ornella.falco@beniculturali.it
Sito ufficiale: http://museoarcheologiconazionale.campaniabeniculturali.it
Il Servizio Educativo della Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei apre il suo anno di attività con l’esposizione al pubblico dell’Omero in pietra di Giuseppe Antonello Leone, sottolineando così, ancora una volta, l’interesse della Soprintendenza per il contemporaneo, soprattutto per quel suo sapersi accostare ai manufatti antichi senza per questo creare conflitti nell’osservatore.
Tra i ritratti della collezione Farnese del Museo Archeologico di Napoli, ormai avvezzo a “cortocircuiti” tra antico e contemporaneo, l’Omero di Leone, mimetizzandosi col tutto, fornisce al visitatore un’irripetibile occasione per sperimentare e cogliere, come in un godibile gioco di assimilazione e contrasto, differenze che non risultano, infine, disturbanti per la lettura connotativa delle informazioni oggettive e delle caratteristiche storico-culturali dei materiali originali esistenti.
Giuseppe Antonello Leone sarà presente al Museo per la stampa e gli addetti ai lavori alle ore 12,00 del 20 settembre e il 6 ottobre, alle ore 17,30, in occasione della lettura del dialogo immaginario tra la “pietra-Omero”, la cui voce è di Raffaele Furno, e il suo autore, interpretato da Enzo Salomone su un testo scritto da Marina Lobianco.
Il celebre Ritratto di Omero si è allontanato per qualche tempo dal Museo di Napoli. Al suo posto, tra le illustri teste in marmo della Collezione Farnese, dal 20 settembre il visitatore incontra l’Omero di Giuseppe Antonello Leone, un Omero che era già, in natura, più o meno come ora lo vediamo: stava infatti, da pietra, in un campo, proprio sotto gli occhi del nostro artista, che non sa resistere agli irripetibili “appuntamenti” con ogni sorta di materiali.
Infatti, Leone raccolse quel sasso e con pochi colpi di scalpello lo “risignificò”, che è termine più volte da lui utilizzato per descrivere il suo operare. Insomma, il suo Omero è un quasi-ready-made: molte opere d’arte, secondo G.A.L., ci sono già: l’artista le sceglie, ne propone possibili risignificazioni, inventa soltanto mettendo in moto quel che esiste.
Tra i ritratti della collezione Farnese del Museo Archeologico di Napoli, ormai avvezzo a “cortocircuiti” tra antico e contemporaneo, l’Omero di Leone, mimetizzandosi col tutto, fornisce al visitatore un’irripetibile occasione per sperimentare e cogliere, come in un godibile gioco di assimilazione e contrasto, differenze che non risultano, infine, disturbanti per la lettura connotativa delle informazioni oggettive e delle caratteristiche storico-culturali dei materiali originali esistenti.
Giuseppe Antonello Leone sarà presente al Museo per la stampa e gli addetti ai lavori alle ore 12,00 del 20 settembre e il 6 ottobre, alle ore 17,30, in occasione della lettura del dialogo immaginario tra la “pietra-Omero”, la cui voce è di Raffaele Furno, e il suo autore, interpretato da Enzo Salomone su un testo scritto da Marina Lobianco.
Il celebre Ritratto di Omero si è allontanato per qualche tempo dal Museo di Napoli. Al suo posto, tra le illustri teste in marmo della Collezione Farnese, dal 20 settembre il visitatore incontra l’Omero di Giuseppe Antonello Leone, un Omero che era già, in natura, più o meno come ora lo vediamo: stava infatti, da pietra, in un campo, proprio sotto gli occhi del nostro artista, che non sa resistere agli irripetibili “appuntamenti” con ogni sorta di materiali.
Infatti, Leone raccolse quel sasso e con pochi colpi di scalpello lo “risignificò”, che è termine più volte da lui utilizzato per descrivere il suo operare. Insomma, il suo Omero è un quasi-ready-made: molte opere d’arte, secondo G.A.L., ci sono già: l’artista le sceglie, ne propone possibili risignificazioni, inventa soltanto mettendo in moto quel che esiste.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 18 dicembre 2024 al 18 dicembre 2024
Venezia | Museo Correr
L’impronta di Andrea Mantegna. UN DIPINTO RISCOPERTO DEL MUSEO CORRER DI VENEZIA
-
Dal 14 dicembre 2024 al 02 marzo 2025
Palermo | Palazzo Abatellis
Attraversamenti. Il Trionfo della morte, Guernica e Crocifissione di Guttuso
-
Dal 12 dicembre 2024 al 23 febbraio 2025
Roma | Palazzo Altemps
Gabriele Basilico. Roma
-
Dal 13 dicembre 2024 al 31 agosto 2025
Roma | Museo dell'Ara Pacis
Franco Fontana. Retrospective
-
Dal 13 dicembre 2024 al 09 marzo 2025
Milano | Fabbrica del Vapore
Tim Burton's Labyrinth
-
Dal 13 dicembre 2024 al 06 aprile 2025
Senigallia | Palazzo del Duca
La Camera Oscura di Giacomelli