Luigi Pagano. Come ovo
Dal 22 Dicembre 2012 al 31 Dicembre 2012
Napoli
Luogo: Agorà Morelli
Indirizzo: via Domenico Morelli 54
Curatori: Tiziana Gelsomino, Donatella Liguori
Telefono per informazioni: +39 081 19881166
E-Mail info: t.gelsomino@hotmail.it
Venerdì 21 dicembre 2012 alle ore 19, presso gli spazi dell'Agorà Morelli di Napoli sarà inaugurata la mostra personale di Luigi Pagano “Come ovo”. in occasione della quarta edizione dell’iniziativa “Natale a Napoli ..percosi di luce”
Si tratta di tre grandi opere pittoriche – Come pelliccia con piccoli ferri, Ovo e Radice del corpo – realizzate tutte nel 2012, che segnano il percorso pittorico che l'artista di Scafati sta attraversando in questi ultimi anni.
L'interesse per le culture orientali ed un approccio spirituale nel rapporto uomo/natura affiora in immagini germinali, in cui la tela sembra costituire un confine tra il noto e l'ignoto, tra il visibile e l'invisibile. La sua è una materia viva, attraversata da un moto di espansione, impercettibile ma continuo, graduata nei toni di luce morbida, diafana, quasi una nebbia che lentamente avvolge lo spettatore in uno stato di attesa.
Luigi Pagano “ha – scrive Ada Patrizia Fiorillo in occasione della mostra Prefigurazioni allestita nel 2011 presso il FRAC di Baronissi - negli anni alimentato le proprie sollecitazioni immaginative verso la soglia di uno scavo interiore condotto fino ai limiti del sommerso. È in questo processo di ascesa che si materializzano le sue immagini che, prive di una referenzialità tangibile, Pagano affida al colore, alle alchimie che l’interferenza con il supporto, tela o lamiera, permette, ma soprattutto alla magia delle luci lasciate affiorare come respiro di armonica condizione dell’anima”.
Maria Teresa Annarumma della sua pittura per la mostra Close Art del settembre di quest’anno presso il Museo Mineralogico di Vico Equense- “Nel corso degli anni ha delineato la sua ricerca formale in un duro duello tra forma e visione in cui il mezzo pittorico ne è diventato protagonista, ma anche antagonista,infatti,soprattutto nell’ultimo decennio,la sua ricerca personale l’ha spesso indirizzato verso una continua ridefinizione del segno, nel tentativo di rendere la materia sempre più malleabile nei confronti dello scenario da rappresentare….”
È quanto, in altri termini, colgono i versi che Marco De Gemmis gli dedica: “come copiassi concrete/ materie di forma perfetta/ che non formino riconoscibili figure:/rubate a un giacimento di precisi/ oggetti finora mai esistiti/ appena venuti alla luce...”.
Si tratta di tre grandi opere pittoriche – Come pelliccia con piccoli ferri, Ovo e Radice del corpo – realizzate tutte nel 2012, che segnano il percorso pittorico che l'artista di Scafati sta attraversando in questi ultimi anni.
L'interesse per le culture orientali ed un approccio spirituale nel rapporto uomo/natura affiora in immagini germinali, in cui la tela sembra costituire un confine tra il noto e l'ignoto, tra il visibile e l'invisibile. La sua è una materia viva, attraversata da un moto di espansione, impercettibile ma continuo, graduata nei toni di luce morbida, diafana, quasi una nebbia che lentamente avvolge lo spettatore in uno stato di attesa.
Luigi Pagano “ha – scrive Ada Patrizia Fiorillo in occasione della mostra Prefigurazioni allestita nel 2011 presso il FRAC di Baronissi - negli anni alimentato le proprie sollecitazioni immaginative verso la soglia di uno scavo interiore condotto fino ai limiti del sommerso. È in questo processo di ascesa che si materializzano le sue immagini che, prive di una referenzialità tangibile, Pagano affida al colore, alle alchimie che l’interferenza con il supporto, tela o lamiera, permette, ma soprattutto alla magia delle luci lasciate affiorare come respiro di armonica condizione dell’anima”.
Maria Teresa Annarumma della sua pittura per la mostra Close Art del settembre di quest’anno presso il Museo Mineralogico di Vico Equense- “Nel corso degli anni ha delineato la sua ricerca formale in un duro duello tra forma e visione in cui il mezzo pittorico ne è diventato protagonista, ma anche antagonista,infatti,soprattutto nell’ultimo decennio,la sua ricerca personale l’ha spesso indirizzato verso una continua ridefinizione del segno, nel tentativo di rendere la materia sempre più malleabile nei confronti dello scenario da rappresentare….”
È quanto, in altri termini, colgono i versi che Marco De Gemmis gli dedica: “come copiassi concrete/ materie di forma perfetta/ che non formino riconoscibili figure:/rubate a un giacimento di precisi/ oggetti finora mai esistiti/ appena venuti alla luce...”.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 19 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Roma | Galleria Borghese
Poesia e Pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la meravigliosa passione
-
Dal 16 novembre 2024 al 11 maggio 2025
Asti | Palazzo Mazzetti
Escher
-
Dal 16 novembre 2024 al 08 dicembre 2024
Venezia | Arsenale Nord
ARTE LAGUNA PRIZE. Mostra dei finalisti della 18ᵃ e 19ᵃ edizione
-
Dal 16 novembre 2024 al 09 febbraio 2025
Milano | Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Giovanni Chiaramonte. Realismo infinito
-
Dal 16 novembre 2024 al 16 dicembre 2024
Bologna | Collezioni Comunali d'Arte Palazzo d'Accursio
Alex Trusty. Contemporary Museum Watching
-
Dal 31 ottobre 2024 al 24 febbraio 2025
Milano | Fondazione Prada
Meriem Bennani. For My Best Family