Marco Iannaccone, Scarlet Lovejoy. LOST
Marco Iannaccone, Scarlet Lovejoy, Artisti in vetrina, Galleria Gino Ramaglia, Napoli
Dal 17 Aprile 2012 al 30 Aprile 2012
Napoli
Luogo: Galleria Gino Ramaglia
Indirizzo: via Broggia 10
Curatori: Enzo Ramaglia
Enti promotori:
- Accademia di Belle Arti Napoli
Telefono per informazioni: 0815640738
E-Mail info: info@ginoramaglia.it
Sito ufficiale: http://www.artistinvetrina.com
Marco Iannaccone Scarlet Lovejoy “LOST” Dal 17al 30 Aprile 2012 Vernissage Martedì 17 Aprile ore 19.00 Finissage Lunedì 30 Aprile ore 19.00 Gino Ramaglia Artisti in Vetrina Via Broggia, 10 Napoli Mostra fotografica di Marco Iannaccone/ Scarlet Lovejoy ( Slim) Non ci sono più certezze e tutto si sta perdendo sotto i nostri occhi increduli e apatici. Così nasce il mio nuovo progetto fotografico. Persone che perdono il lavoro, altre che hanno perso la tranquillità economica. Perdita della speranza di trovare un lavoro fisso. Le perdite sono tante, come la perdita dei capelli (che è un vero è proprio calvario per chi ne soffre e ne ha sofferto), la perdita dei treni (intesa come occasioni perse) la perdita dell’innocenza, della verginità, la perdita dei figli e degli affetti più cari. Accettiamo tutto senza fiatare. Impotenti. Da questo pensiero sulla perdita nasce “Lost” un percorso sulle nostre mancanze. Losing life coming out: perdere la vita facendo outing, perché molte persone non sono capaci di essere ciò che sono e solo davanti ad un plotone d’esecuzione riescono a confessarlo. La foto estremizza il malessere di chi è gay e ha paura di dirlo. Lost identity: la perdita dell’identità da parte dei transessuali, che per il proprio cambio di sesso sulla carta d’identità devono aspettare anni. La perdita nel peccato: una suora si lascia andare ad un rapporto sessuale. E’ il caso di dire che la chiesa predica bene e razzola male. Lost his own sight: quel matrimonio che ci inebetisce e ci fa perdere il contatto con la realtà. Lost in delirium: la perdita del senno per onnipotenza. La dittatura di Hitler che ho voluto parodiare è il simbolo di come il potere e la violenza di una persona folle possano portare un paese a conseguenze disastrose… e noi non siamo lontani dal vivere tutto questo. Alcune foto sono drammatiche, altre inquietanti ma tutte ironiche… “La società si avvale del diritto di infliggere terribili punizioni all'individuo, ma ha anche il vizio supremo della superficialità e non riesce a comprendere ciò che ha fatto” O.Wilde
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