Rethinking Nature - Public program

Zheng Bo, “Pteridophilia 2” (2018) e “Fern as Method” (2021). Veduta della mostra “Rethinking Nature”, Museo Madre, Napoli I Ph. Amedeo Benestante

 

Dal 04 Marzo 2022 al 29 Aprile 2022

Napoli

Luogo: Museo Madre

Indirizzo: Via Settembrini 79

E-Mail info: info@madrenapoli.it

Sito ufficiale: http://www.madrenapoli.it


Nei mesi di marzo e aprile il museo Madre proporrà un public program gratuito organizzato nell’ambito della mostra Rethinking Nature, a cura di Kathryn Weir con la curatrice associata Ilaria Conti: incontri con artisti, percorsi guidati ed esplorazioni urbane attraverso cui approfondire i temi del percorso espositivo. Un fitto calendario di attività di apprendimento collettivo, che si svolgeranno sia in presenza che da remoto, seguirà l’impostazione della mostra, che evidenzia come l’arte contemporanea stia contribuendo a una serie di processi culturali e politici in grado di ripensare collettivamente i fondamenti etici dell’esistenza nel mondo, facendo luce sulle forme di interconnessione che legano l’intero pianeta.

Uno speciale ciclo di visite, organizzate in collaborazione con l’Orto Botanico di Napoli, sarà condotto dall’artista Maria Thereza Alves e un gruppo di botanici e storici, approfondendo le questioni relative ai processi di nomenclatura e classificazione delle specie botaniche considerate dal lavoro Decolonizing Botany / Jevy Jejapo-pyra Temitī-tyre di Alves, commissionato per Rethinking Nature.

Per gli incontri l’ingresso al museo sarà gratuito, mentre le visite guidate alla mostra saranno incluse nel costo del biglietto.
Il primo incontro in programma si terrà venerdì 4 marzo, alle ore 18.00, presso il Madre: l’artista spagnolo Fernando García-Dory, fondatore del collettivo INLAND, nato per ripensare in modo collaborativo le relazioni tra ruralità e cultura, presenterà il progetto Aero.sol – shelter. An apiary for the Inland Village, commissionato per Rethinking Nature, insieme alle attività e la gestione di ecologie simbiotiche condotte da INLAND in un villaggio nella Cordigliera Cantabrica a Nordovest della penisola iberica. L’incontro sarà in lingua inglese, e sarà possibile accedervi fino ad esaurimento posti; l’ingresso al museo sarà gratuito.
Il lavoro presentato al Madre è un’installazione composta da un paesaggio sonoro in cui il suono prodotto dalle api si intreccia ad un coro di donne impegnate nella pratica culturale di raccontare alle api i lutti famigliari. L’opera è accompagnata da una serie di serigrafie che fa riferimento a storie ancestrali di collaborazione tra api ed esseri umani.

Il museo d’arte contemporanea della Regione Campania ospiterà inoltre, da venerdì 4 a domenica 6 marzo, alcuni seminari della INLAND Academy, un nuovo corso post-laurea incentrato su ruralità, arte e strategie di apprendimento collettivo, dedicato a 20 studenti provenienti da formazioni diverse. Dopo la tappa napoletana, la INLAND Academy proseguirà poi, nel giugno 2022, a Documenta 15, Kassel.

Sabato 5 marzo, alle ore 11.00, sarà inaugurato il ciclo di visite guidate presso l’Orto Botanico di Napoli. Il primo tour, in cui l’artista Maria Thereza Alves sarà in discussione con Bruno Menale, ricercatore in etnobotanica e botanica sistematica nel Dipartimento di Biologia dell’Università Federico II, sarà incentrato sugli usi curativi e magico-religiosi delle piante nelle comunità rurali dell’Italia centro – meridionale.

Lunedì 14 marzo, alle ore 17.30, il Madre, in collaborazione con l’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, presenta la conferenza Two Clans | Weather Reports di Elizabeth A. Povinelli. L’incontro in lingua inglese, a cui sarà possibile accedere fino a esaurimento posti (ingresso gratuito al museo) e che sarà trasmesso anche in streaming sui canali social del museo, sarà introdotto da Tiziana Terranova, con interventi di Kathryn Weir; Vivian Ziherl (Kunstinstituut Melly,Rotterdam, NL/Monash University, Australia); Miguel Mellino (Università L’Orientale, Napoli).
​​Elizabeth A. Povinelli è una teorica critica e una regista. È Franz Boas Professor di antropologia e studi di genere alla Columbia University e uno dei membri fondatori del Karrabing Film Collective.
L’installazione Weather Reports (2021), commissionata per Rethinking Nature, è composta da dei disegni a parete che sintetizzano cinque secoli di storia per evocare i drammatici sconvolgimenti ecologici e cartografici con cui l’Europa ha affermato il proprio controllo sul destino di territori, terre e popoli. Queste cartografie illustrano un panorama che si estende dalle odierne Alpi italiane alla palude salata dell’odierna regione australiana del Top End del Territorio del Nord, per raccontare gli effetti di questa storia su due “clan” appartenenti ai rispettivi territori, gli antenati di Povinelli e gli antenati dei membri di Karrabing Film Collective. Le storie di questi due clan sono anche presentate in parallelo attraverso la giustapposizione del film The Inheritence (2021), che situa l’espropriazione subita dalla famiglia Povinelli in Trentino Alto-Adige nel contesto più ampio dell’immigrazione europea verso gli Stati Uniti, e il video a due canali The Mermaid, Mirrorworls (2018), che presenta un’immagine dei possibili futuri che scaturiranno dalla tossicità industriale nelle terre ancestrali dei membri di Karrabing.
Il lavoro di Povinelli comprende otto libri, tra cui Geontologies (2016), e il memoir illustrato, The Inheritance (2021), così come più di otto film realizzati con il Karrabing Film Collective. Insieme tentano di teorizzare e rappresentare artisticamente le fondamenta e i fini del tardo liberalismo neocoloniale. Between Gaia and Ground: Four Axioms of Existence and the Ancestral Catastrophe of Late Liberalism (2021), di Elizabeth Povinelli, che alimenta le basi concettuali di “Rethinking Nature”, teorizza la catastrofe climatica, ambientale, virale e sociale come una catastrofe ancestrale che affligge i popoli indigeni e colonizzati da secoli.

Giovedì 17 marzo, alle ore 18.00, appuntamento con una visita guidata alla mostra Rethinking Nature condotta dalla direttrice artistica del museo Madre Kathryn Weir. Un percorso in cui saranno poste in evidenza le connessioni tra le differenti pratiche artistiche esposte, le tematiche che sottendono al progetto e l’articolazione di vocabolari creativi sperimentali volti a produrre forme alternative di conoscenza e di pratica sociale incentrate sull’ecologia politica.

Sabato 19 marzo, alle ore 11.00, secondo appuntamento con il ciclo di visite presso l’Orto Botanico: Maria Thereza Alves proporrà una rilettura della storia dell’Orto Botanico e della formazione della sua collezione, raccontata dal professore di Botanica Sistematica dell’Università degli Studi di Napoli Federico II Paolo Caputo, in conversazione con Iain Chambers.

Domenica 20 marzo, alle ore 11.00, una nuova occasione per la scoperta delle opere e delle riflessioni in mostra attraverso una visita condotta dall’assistant curator Pietro Scammacca, al percorso espositivo Rethinking Nature, che include più di 50 opere realizzate da oltre 40 artisti e collettivi provenienti da 22 paesi, tra cui 15 nuove produzioni presentate in anteprima internazionale.

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