Spettri Digitali

Anna Franceschini, David, 2025. Stampa a colori su PVC, camminatore elettrico I color print on PVC, walking pad 120x60x15 cm. Courtesy: l'artista, Vistamare - Pescara/Milano ed Emanuela Campoli, Parigi
Dal 30 May 2025 al 14 July 2025
Napoli
Luogo: Museo Madre – Fondazione Donnaregina
Indirizzo: Via Luigi Settembrini 79
Curatori: Sara Dolfi Agostini
Sito ufficiale: http://www.madrenapoli.it
La Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – museo Madre apre al pubblico venerdì 30 maggio (ore 18) la mostra Spettri Digitali, che presenta fino al 14 luglio 2025 le opere degli artisti vincitori della seconda edizione del Premio Paul Thorel. La mostra è una collaborazione con la Fondazione Paul Thorel, che ha concepito il premio per sostenere i talenti italiani nel campo dell’arte contemporanea con un focus sulla ricerca e le estetiche delle arti digitali.
I vincitori, tutti molto attivi sulle scene istituzionali italiane e internazionali, sono: Alterazioni Video (collettivo di cinque artisti nato nel 2004 formato da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri; vivono tra New York, Berlino, Palermo e Faro), Eva & Franco Mattes (duo di artisti, operano dagli anni ’90 con lo pseudonimo 0100101110101101.org; vivono tra Milano e New York), e Anna Franceschini (Pavia, 1979; vive a Milano).
Le loro proposte sono state selezionate da un comitato di esperti critici d’arte e curatori di arte contemporanea formato da Marianna Vecellio (curatrice, Castello di Rivoli), Edoardo Bonaspetti (co-direttore di Ordet, Milano e direttore artistico della Fondazione Henraux), Luca Lo Pinto (MACRO – Museo d'arte contemporanea di Roma fino a dicembre 2024) e Giovanna Manzotti (curatrice freelance), e da una giuria composta da Antonio Carloni (vicedirettore Gallerie d’Italia, Torino) Sara Cosulich (direttrice della Pinacoteca Agnelli) e Sara Dolfi Agostini (curatrice Fondazione Paul Thorel), presieduta da Guido Costa (presidente Fondazione Paul Thorel).
“Il museo Madre con questo progetto conferma la volontà di dare spazio a iniziative che sostengono gli artisti dal punto di vista tanto della produzione quanto della ricerca, ampliando sguardi critici sulla creazione di nuovi linguaggi, in questo caso in particolare digitali. – affermano Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ed Eva Fabbris, Direttrice del Museo Madre – Siamo, inoltre, felici di poter collaborare con la Fondazione Paul Thorel, proficuamente impegnata a reinterpretare l’eredità culturale di Paul Thorel, che con la sua pratica e la sua personalità ha sempre aperto alla sperimentazione e alla condivisione.”
“La mostra della seconda edizione del Premio Paul Thorel è una collaborazione con il Museo Madre – Fondazione Donnaregina e dimostra l’interesse crescente delle istituzioni museali italiane per le estetiche riconducibili alla fotografia e all’arte digitale.- dichiara Guido Costa, Presidente della Fondazione Paul Thorel - Sono grato alla Presidente Angela Tecce e alla Direttrice Eva Fabbris per il loro contributo, che rafforza un progetto unico in Italia, di osservatorio di ricerca sul medium da Paul Thorel ai giorni nostri, e di nuove commissioni agli artisti italiani.”
Il Premio Paul Thorel, primo osservatorio sulla scena creativa italiana ed esplorare le arti digitali, individua nell’immagine contemporanea il proprio linguaggio di ricerca e consiste in una residenza di un mese negli spazi della Fondazione a Napoli, per permettere la realizzazione di una produzione artistica inedita, seguita da una mostra collettiva presso l’istituzione partner e la produzione di tre libri d’artista in una collana editoriale dedicata della casa editrice NERO Editions.
Le opere in mostra, create durante una residenza che “riattiva” gli spazi e gli strumenti di lavoro di Thorel, pioniere dell’immagine elettronica scomparso nel 2020, sono esposte per la prima volta grazie al progetto curato da Sara Dolfi Agostini dal titolo “Spettri Digitali”, che si estende nell’ala sinistra posta al secondo piano del museo, e include la performance inedita di Anna Franceschini “Videogiochi Napoli” (2025), con suono di Fabrizio Vatieri, che si terrà nella Sala Madre del museo alle ore 19.00 del 30 maggio 2025, in occasione dell’inaugurazione al pubblico della mostra.
Spettri Digitali è la mostra dei vincitori della 2a edizione del Premio Paul Thorel, un osservatorio sulla scena creativa italiana che esplora le arti digitali e che individua nell’immagine il proprio linguaggio di ricerca e di orizzonte estetico.
Nella mostra Spettri Digitali ci sono icone nate per disperdersi nell’infosfera globale, uno spazio digitale e generativo che trabocca nel mondo analogico, quello materiale e tangibile. La contaminazione tra realtà online e offline rivela un destino ormai comune a persone, macchine, oggetti, nuovi e vecchi protagonisti dell’immaginario collettivo. Mentre si moltiplicano tra salotti, vetrine e schermi, diventano anche spettri digitali, intrappolati in un tempo presente che si nutre e per certi versi coincide con il passato.
Gli spettri digitali non muoiono e le tracce non si cancellano. Lo studioso di cultura digitale Davide Sisto parla di un mondo in cui non contano più copyright e consenso. Siamo tutti “a disposizione permanente dei posteri, e quindi capaci accidentalmente di vivere per sempre, ingombranti testimoni del passaggio della morte e della contemporanea impossibilità di scomparire e di dimenticare.”
Nelle opere di Anna Franceschini i corpi scultorei venerati dalla storia dell’arte e dell’architettura, e quelli prostetici dell’illustre presepe napoletano, non sono più memento mori - simbolo di caducità - ma intermediari dinamici di una reciprocità tra vita e morte fondata sull’unione di culto, economia e un processo di umanizzazione dell’esperienza digitale. Il film, i meme e i ritratti di Alterazioni Video accendono i riflettori sullo scrittore e performer Filippo Anniballi prematuramente scomparso, e sulle vite che non ha vissuto. L’artista è l’ignaro redivivo del mondo digitale, amplificato dall’IA e risuscitato in un’Islanda fake che aveva immaginato teatro di una sceneggiatura rimasta incompiuta. Eva & Franco Mattes portano in mostra la natura virale dell’immagine contemporanea. Calamitati a lavagne magnetiche di ipotetici uffici - spazi in cui prolifera la noia - ci sono cento meme generati da utenti anonimi partendo da un’opera degli artisti. Si tratta di un Topolino impiccato davanti a un vecchio televisore, icona innocente ma egemonica di una cultura pop americana divenuta globale.
L’immortalità imposta dalla società dell’informazione produce così un purgatorio digitale, che si materializza a Napoli, città che custodisce storicamente il mistero della morte nel culto delle anime in pena, e proietta chi se ne prende cura in una bolla d’eternità.
Contemporaneamente alla mostra Spettri Digitali al Museo Madre – Fondazione Donnaregina di Napoli, negli spazi della Fondazione Paul Thorel sarà possibile visitare Nature?, la sesta mostra di un ciclo espositivo che offre una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. La mostra include opere di artisti italiani e internazionali che fanno parte della collezione di arte contemporanea di Thorel, oggi gestita dalla Fondazione. Per l'occasione del Napoli Gallery Weekend, in scenda dal 23 al 25 Maggio 2025, la Fondazione ha inaugurato la mostra ed esteso il programma espositivo a nuovi spazi prima dedicati esclusivamente all'archivio e alla produzione, adesso ripensati per accogliere le sfide di un'istituzione sempre più versatile e aperta al pubblico.
I vincitori, tutti molto attivi sulle scene istituzionali italiane e internazionali, sono: Alterazioni Video (collettivo di cinque artisti nato nel 2004 formato da Paololuca Barbieri Marchi, Alberto Caffarelli, Matteo Erenbourg, Andrea Masu e Giacomo Porfiri; vivono tra New York, Berlino, Palermo e Faro), Eva & Franco Mattes (duo di artisti, operano dagli anni ’90 con lo pseudonimo 0100101110101101.org; vivono tra Milano e New York), e Anna Franceschini (Pavia, 1979; vive a Milano).
Le loro proposte sono state selezionate da un comitato di esperti critici d’arte e curatori di arte contemporanea formato da Marianna Vecellio (curatrice, Castello di Rivoli), Edoardo Bonaspetti (co-direttore di Ordet, Milano e direttore artistico della Fondazione Henraux), Luca Lo Pinto (MACRO – Museo d'arte contemporanea di Roma fino a dicembre 2024) e Giovanna Manzotti (curatrice freelance), e da una giuria composta da Antonio Carloni (vicedirettore Gallerie d’Italia, Torino) Sara Cosulich (direttrice della Pinacoteca Agnelli) e Sara Dolfi Agostini (curatrice Fondazione Paul Thorel), presieduta da Guido Costa (presidente Fondazione Paul Thorel).
“Il museo Madre con questo progetto conferma la volontà di dare spazio a iniziative che sostengono gli artisti dal punto di vista tanto della produzione quanto della ricerca, ampliando sguardi critici sulla creazione di nuovi linguaggi, in questo caso in particolare digitali. – affermano Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee ed Eva Fabbris, Direttrice del Museo Madre – Siamo, inoltre, felici di poter collaborare con la Fondazione Paul Thorel, proficuamente impegnata a reinterpretare l’eredità culturale di Paul Thorel, che con la sua pratica e la sua personalità ha sempre aperto alla sperimentazione e alla condivisione.”
“La mostra della seconda edizione del Premio Paul Thorel è una collaborazione con il Museo Madre – Fondazione Donnaregina e dimostra l’interesse crescente delle istituzioni museali italiane per le estetiche riconducibili alla fotografia e all’arte digitale.- dichiara Guido Costa, Presidente della Fondazione Paul Thorel - Sono grato alla Presidente Angela Tecce e alla Direttrice Eva Fabbris per il loro contributo, che rafforza un progetto unico in Italia, di osservatorio di ricerca sul medium da Paul Thorel ai giorni nostri, e di nuove commissioni agli artisti italiani.”
Il Premio Paul Thorel, primo osservatorio sulla scena creativa italiana ed esplorare le arti digitali, individua nell’immagine contemporanea il proprio linguaggio di ricerca e consiste in una residenza di un mese negli spazi della Fondazione a Napoli, per permettere la realizzazione di una produzione artistica inedita, seguita da una mostra collettiva presso l’istituzione partner e la produzione di tre libri d’artista in una collana editoriale dedicata della casa editrice NERO Editions.
Le opere in mostra, create durante una residenza che “riattiva” gli spazi e gli strumenti di lavoro di Thorel, pioniere dell’immagine elettronica scomparso nel 2020, sono esposte per la prima volta grazie al progetto curato da Sara Dolfi Agostini dal titolo “Spettri Digitali”, che si estende nell’ala sinistra posta al secondo piano del museo, e include la performance inedita di Anna Franceschini “Videogiochi Napoli” (2025), con suono di Fabrizio Vatieri, che si terrà nella Sala Madre del museo alle ore 19.00 del 30 maggio 2025, in occasione dell’inaugurazione al pubblico della mostra.
Spettri Digitali è la mostra dei vincitori della 2a edizione del Premio Paul Thorel, un osservatorio sulla scena creativa italiana che esplora le arti digitali e che individua nell’immagine il proprio linguaggio di ricerca e di orizzonte estetico.
Nella mostra Spettri Digitali ci sono icone nate per disperdersi nell’infosfera globale, uno spazio digitale e generativo che trabocca nel mondo analogico, quello materiale e tangibile. La contaminazione tra realtà online e offline rivela un destino ormai comune a persone, macchine, oggetti, nuovi e vecchi protagonisti dell’immaginario collettivo. Mentre si moltiplicano tra salotti, vetrine e schermi, diventano anche spettri digitali, intrappolati in un tempo presente che si nutre e per certi versi coincide con il passato.
Gli spettri digitali non muoiono e le tracce non si cancellano. Lo studioso di cultura digitale Davide Sisto parla di un mondo in cui non contano più copyright e consenso. Siamo tutti “a disposizione permanente dei posteri, e quindi capaci accidentalmente di vivere per sempre, ingombranti testimoni del passaggio della morte e della contemporanea impossibilità di scomparire e di dimenticare.”
Nelle opere di Anna Franceschini i corpi scultorei venerati dalla storia dell’arte e dell’architettura, e quelli prostetici dell’illustre presepe napoletano, non sono più memento mori - simbolo di caducità - ma intermediari dinamici di una reciprocità tra vita e morte fondata sull’unione di culto, economia e un processo di umanizzazione dell’esperienza digitale. Il film, i meme e i ritratti di Alterazioni Video accendono i riflettori sullo scrittore e performer Filippo Anniballi prematuramente scomparso, e sulle vite che non ha vissuto. L’artista è l’ignaro redivivo del mondo digitale, amplificato dall’IA e risuscitato in un’Islanda fake che aveva immaginato teatro di una sceneggiatura rimasta incompiuta. Eva & Franco Mattes portano in mostra la natura virale dell’immagine contemporanea. Calamitati a lavagne magnetiche di ipotetici uffici - spazi in cui prolifera la noia - ci sono cento meme generati da utenti anonimi partendo da un’opera degli artisti. Si tratta di un Topolino impiccato davanti a un vecchio televisore, icona innocente ma egemonica di una cultura pop americana divenuta globale.
L’immortalità imposta dalla società dell’informazione produce così un purgatorio digitale, che si materializza a Napoli, città che custodisce storicamente il mistero della morte nel culto delle anime in pena, e proietta chi se ne prende cura in una bolla d’eternità.
Contemporaneamente alla mostra Spettri Digitali al Museo Madre – Fondazione Donnaregina di Napoli, negli spazi della Fondazione Paul Thorel sarà possibile visitare Nature?, la sesta mostra di un ciclo espositivo che offre una rilettura condivisa dell’archivio di Paul Thorel (1956-2020), artista italo-francese pioniere dell’immagine elettronica, in attesa della pubblicazione del catalogo ragionato a lui dedicato. La mostra include opere di artisti italiani e internazionali che fanno parte della collezione di arte contemporanea di Thorel, oggi gestita dalla Fondazione. Per l'occasione del Napoli Gallery Weekend, in scenda dal 23 al 25 Maggio 2025, la Fondazione ha inaugurato la mostra ed esteso il programma espositivo a nuovi spazi prima dedicati esclusivamente all'archivio e alla produzione, adesso ripensati per accogliere le sfide di un'istituzione sempre più versatile e aperta al pubblico.
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