Lilliana Comes. Voices in the Moonlight: Parole di Donne

© Lilliana Comes

 

Dal 17 Aprile 2016 al 08 Maggio 2016

Perugia

Luogo: Torre Strozzi

Indirizzo: Strada della Parlesca

Orari: martedì - venerdi 16:00 - 19:00 / sabato - domenica 11:00 - 19:00

Curatori: Luca Aglietti, Giuseppe Giulio, Massimiliano Poggioni

Enti promotori:

  • Regione Umbria
  • Comune di Perugia
  • Centro di Cultura d'Arte contemporanea Torre Strozzi
  • Associazione culturale ARTECH
  • 3.0 Press and Education
  • TWINS pr and media
  • LUXGALLERY
  • Umbria Radio inblu

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 327 4784920

E-Mail info: info@torrestrozzi.com

Sito ufficiale: http://www.lillianacomes.com/



L’esposizione “Voices in the Moonlight: Parole di Donne”, di cui Luxgallery è media partner, ospita dal 17 aprile fino all’8 maggio negli spazi millenari della Torre Strozzi, una selezione di ritratti che raccontano l’universo femminile con una delicatezza che si oppone decisamente allo scenario di violenza di cui sono vittime nei fatti di cronaca quotidiana.
La tavolozza usata dalla pittrice partenopea gioca sui colori caldi freddi, creando contrasti sorprendenti che velano il volto delle donne di una patina malinconica che nasconde però un’anima palpitante di vita.
Nella personale perugina, Lilliana Comes raccoglie preziosi frammenti di memoria femminile che spaziano dalle emozioni del primo amore alla scoperta della felicità, dalla terra del sole al vintage floreale degli anni Settanta.
Dalle tele di questa rassegna, l’autrice invita le donne a riappropriarsi del loro tempo, “perché quello che rimane al termine del più difficile dei dialoghi interculturali, è il riflesso della nostra voce di ogni singola parola vissuta”.     
“Voices in the Moonlight: Parole di Donne si focalizza sulla tematica e l’importanza del dialogo e sulla rappresentazione visiva ed evocativa dell’universo femminile – ha dichiarato Lilliana Comes – le opere e le illustrazioni esposte in questo progetto inedito, non sono le uniche protagoniste ma sono parte integrante di un atmosfera creativa più ampia, l’intento è quello di indirizzare l’osservatore ad una più attenta riflessione individuale e collettiva sull’importanza della comunicazione interculturale ricostruendo le emozioni dell’esistenza femminile e di genere dalla storia alla politica, dalla società alla cultura”.
La stessa comunicazione interculturale promossa dall’artista emerge anche dal video multietnico caricato oggi sulla home page del motore di ricerca di Mountain View, in cui prendono parola 337 donne da 13 città del mondo di tutte le età e etnie: dalla scienziata degli scimpanzè Jane Goodall all’attivista pakistana Malala Yousafzai, che due anni fa ha vinto il Premio Nobel per la Pace.

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