5x3x1 - 5 opere x 3 giorni x 1 Maestro. A Lin Delija

Lin Delija, Larva al tramonto

 

Dal 30 Luglio 2018 al 02 Agosto 2018

Antrodoco | Rieti

Luogo: Museo della città 'Lin Delija - Carlo Cesi'

Indirizzo: corso Roma 9

Curatori: Livio Caruso

Enti promotori:

  • Patrocinio del Comune di Antrodoco

Costo del biglietto: ingresso gratuito

Telefono per informazioni: +39 0746578185

E-Mail info: culturaesport@comunediantrodoco.it



Ricordo di Lin Delija Nel 1972, attraverso l'allora preside dell'Istituto d'Arte di Rieti Italo Crisostomi e la professoressa di Storia dell’Arte Anna Maria Dell’Agata, entrai in contatto con Lin Delija, al quale portavo periodicamente - su indicazione del preside - libri riguardanti l'arte e la pittura (soprattutto del rinascimento). Tra i vari libri ricordo quelli scritti dal famoso storico dell'arte Andrè Chastel. Perciò leggevo anche io quanto portavo a Lin. Ho ancora in mente la casa laboratorio in fondo a via Giuseppe Mannetti, allora vicolo cieco. Ricordo il luogo come uno spazio antico e magico, pieno di colori e di profumo di olio di lino. Le pareti erano come un patchwork coloratissimo. Ma anche l’esterno era pieno di suoi lavori. A volte andavamo in una taverna a metà di via Cutilia a mangiare mortadella o coppa di testa con le bucce di arancia accompagnate da Montepulciano. In quel periodo Lin dipingeva essenzialmente ad olio. Lo ricordo molto bene. L'influsso di Lin rispetto i miei lavori iniziali è stato significativo, soprattutto rispetto le tematiche del nudo, delle scene religiose e delle crocifissioni. Contribuì anche a farmi conoscere il mondo francescano, che tanto lo riguardava. A Rieti spesso andavo in solitudine sul colle San Mauro, al Convento dei frati cappuccini (ordine francescano), li mi piaceva pensare e riflettere. Credo che la suggestione di Lin e dei Cappuccini su di me perduri tutt’ora, anche sui ragionamenti che continuamente faccio sulle questioni della fede e della vita. Ricordo Lin ruvido, schietto, sofferto, colorito, forte, profondo, carnale e intenso. Non sempre portava il berretto tradizionale albanese, il Qeleshe. Lo vidi anche con il basco francese. Mi colpì talmente che ne acquistai anche io uno, e da allora a volte ancora lo utilizzo. Nel 1977 mi trasferii in Friuli. Dal 1981 a Gorizia. Ora, dopo oltre quarant’anni, stando qui a Gorizia, ho ritrovato parte del mio passato, i miei luoghi di origine. Per anni avevo tentato di ricordare il nome di quell’artista, che il tempo non mi ha fatto dimenticare la personalità (solo il suo nome e cognome), che avevo frequentato tra il 1972 e il 1973 ad Antrodoco. Poi un giorno, guardando immagini su facebook relative a Canetra di Castel Sant’Angelo e ad Antrodoco mi imbatto sul Museo a lui dedicato: Museo della città “Lin Delija-Carlo Cesi”. Ecco: Lin Delija !!!. Ho ricordato così anche Anna Dell’Agata: trovo su internet che aveva creato l’Associazione culturale "Centro Agathé" a Pineto in provincia di Teramo, e ne ricavo il contatto telefonico. Mi son fatto coraggio e l’ho chiamata. Dopo i primi intensi contatti telefonici, Dell’Agata mi ha messo in contatto con Armando Nicoletti, che scopro socio fondatore dell’Associazione Culturale “Lin Delija”. È storia di questi giorni il ricco scambio, a distanza, di ricordi, informazioni e proposte tra me e le persone che fanno parte o ruotano attorno all’Associazione e al Comune di Antrodoco. Tramite Armando vengo in contatto con Luca Cipolloni, Assessore alla cultura. In tutto ciò vi sono circostanze e coincidenze a dir poco strabilianti. Fato? Destino? Semplice casualità? Chissà… Abbiamo deciso di incontraci, comunque, durante questa estate 2018 per dare corpo a questo tempo ritrovato sotto l’egida dell’arte. Livio Caruso-DDS, luglio 2018

Inaugurazione: lunedì 30 luglio, ore 18.30
Orario:
 10-12 / 15-18 

SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI