Dove era come sarà. Riflessioni su una inedita ricostruzione. Conversazione con Stefano Boeri
Dal 06 Settembre 2017 al 06 Settembre 2017
Roma
Luogo: Giardini di Palazzo Venezia
Indirizzo: piazza di S. Marco 49
Orari: h 21
Curatori: Sonia Martone, Pisana Posocco
Enti promotori:
- Polo Museale del Lazio
Costo del biglietto: Ingresso libero fino ad esaurimento posti
Sito ufficiale: http://www.art-city.it
Stefano Boeri, milanese, si laurea in Architettura al Politecnico di Milano (1980) e consegue, nel 1989, il Dottorato di ricerca in Urbanistica presso l’Università IUAV di Venezia. La sua attività di ricerca e progettazione architettonica e urbanistica è internazionalmente riconosciuta: attualmente è professore ordinario di Progettazione Urbanistica al Politecnico di Milano e visiting professor in varie università estere, tra cui il Berlage Institute di Rotterdam, il Politecnico di Losanna, lo Strelka Institute di Mosca. Fonda, nel 1999, il Boeri Studio, insieme a Gianandrea Barreca e Giovanni La Varra. Nel 2008 nasce Stefano Boeri Architetti e, nel 2013, con Yibo Xu, la Stefano Boeri China, con sede a Shanghai.
La sua ricerca si muove dalla produzione di visioni urbane alla progettazione di architetture e spazi aperti (tra cui diversi waterfront siti a Napoli, Trieste, Genova, La Maddalena, Doha, Marsiglia e Salonicco). La sua attenzione progettuale è costantemente rivolta alle implicazioni geopolitiche e ambientali dei fenomeni urbani.
Tra le realizzazioni più note sono certamente da ricordare il Bosco Verticale di Milano (che ha ricevuto numerosi riconoscimenti internazionali, tra cui l’International Highrise Award nel 2014 e il Premio come più bel grattacielo del mondo insignito dal CTBUH nel 2015), la Villa Méditerranée di Marsiglia e la Casa del Mare a La Maddalena.
Il Bosco Verticale costituisce un interessante esempio di edificio residenziale sostenibile, capace di contribuire alla rigenerazione della flora ambientale. Realizzato nel centro di Milano, si compone di 900 alberi, di oltre 20.000 piante e di una sterminata varietà di arbusti e piante floreali, distribuiti in relazione alla posizione delle facciate verso il sole. L’intenzione è quella di contribuire alla creazione di un microclima speciale (capace di assorbire le particelle di CO2 e le polveri sottili), e di produrre ossigeno ed umidità. Il Bosco Verticale è, altresì, anche una misura anti-sprawl, che mira a controllare e ridurre l’espansione urbana. Ogni torre del Bosco Verticale è equivalente a una zona di espansione residenziale che può misurare fino a 50.000 metri quadrati.
Mercoledì 6 settembre ore 21
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