Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. La passione della collezione
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Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo. La passione della collezione
Dal 11 Dicembre 2014 al 31 Gennaio 2015
Roma
Luogo: Accademia Nazionale di San Luca
Indirizzo: piazza dell’Accademia di San Luca 77
Orari: da lunedì a sabato 9-19
Curatori: Nicoletta Cardano, Francesco Moschini, M. Giuseppina Caccia Dominioni Panza
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 06 6798850
E-Mail info: segreteria@accademiasanluca.it
Sito ufficiale: http://www.accademiasanluca.eu/
Giovedì 11 dicembre 2014 nell’ambito della Giornata di Studio che l’Accademia di San Luca dedica a Giuseppe Panza di Biumo verrà inaugurata la mostra Omaggio a Giuseppe Panza di Biumo: la passione della collezione. Nella Galleria al terzo piano di Palazzo Carpegna, accanto alle raccolte dell’Accademia, saranno esposte una decina di opere molto significative della collezione e del suo sviluppo.
Giuseppe Panza di Biumo radunò, a partire dagli anni Cinquanta fino al Duemila, un’eccezionale collezione d’arte contemporanea; attraverso le sue ricerche e il rapporto di retto con artisti, musei e gallerie riuscì con straordinaria lungimiranza a capire il valore e le potenzialità di ciò che era ancora in divenire.
Le opere in mostra spaziano dall’Espressionismo astratto di Franz Kline, al minimalismo di Richard Nonas, all’arte concettuale di Joseph Kosuth, per arrivare alle sperimentazioni, documentate nella terza fase de lla collezione a partire dal 1988, con le ricerche di Lawrence Carroll e i monocromi di Lies Kraal e Stuart Arends. Saranno esposti i quattro disegni di Franz Kline, acquistati alla Galleria La Tartaruga nel 1958 in occasione della prima mostra dell’artista americ ano in Europa, che appartengono a uno dei nuclei iniziali della collezione. La loro presenza sottolinea sia l’interesse via via più accentuato del collezionista per l’arte americana, ma anche e soprattutto il rapporto con Ro ma iniziato nel 1957, che questa mostra intende sottolineare.
«Era la prima mostra di Kline in Europa, a Roma, non a Parigi, la capitale dell’arte o a Londra, la città che aveva più relazioni con l’America. È un fatto importante che questo interesse sia nato in Italia prima che in altri paesi d’Europa» (G. Panza, Ricordi di un co llezionista, Milano 2006). Sa ranno inoltre presenti Richard Nonas, definito da Panza l’artista più radicale tra i Minimalisti, con la scultura The Venus of the South, Bari, January 1975 e Joseph Kosuth (Titled (Art as Idea as Idea) (Meaning in Italian) 1967), la cui ricerca nell’ambito dell’arte concettuale basata sulle relazioni tra significato, rappresentazione e comunicazione destò nel collezionista un interesse precoce. A testimonianza degli sviluppi della collezione dopo il 1988, che prosegue negli anni del Postmodernismo in un percorso coerente di ricerca della qualità, saranno esposti i lavori di Lawrence Carroll, membro dell’Accademia di San Luca fr a gli artisti stranieri membri. Panza ne rilevava le affinità con il Rauschenberg degli anni Cinqua nta e la sintonia, messa in evid enza dallo stesso artista, con l’opera di Giorgio Morandi. La scultura Buoy, 1987-1988 è un esempio della ricerca caratterizzata da op ere di grandi dimensioni, in cui la complessità dell’esiste nza, la realtà del dolore dell’umanità sono rese con un’arte tutta manuale fatta di legno, tela, colore e cera per esprimere «la metafora di que llo che vediamo prima che il reale diventi reale» (G. Panza, Ricordi di un collezionista, Milano 2006).
Lies Kraal e Stuart Arends lavorano diversamente con il colore e rappresentano quell’interesse verso “l’art e del colore”, la sperimentazione delle vibrazioni luminose e della materia cromatica che caratterizza dagli anni Ottanta la raccolta del collezionista. Accanto al monocromo del 1991 di Kraal vengono presentati due esempi di O.S. di Arends, piccole strutture cubiche, testimonianza della passione di Panza per «l’arte dei piccoli oggetti, da fare con le mani e soprattutto con le dita» (G. Panza, Ricordi di un collezionista, Milano 2006) rinnovando una tradizione antica, opposta all’interesse prevalente negli anni Sessanta e Settanta per le sculture Minimal e per l’Arte ambientale.
Giovedì 11 dicembre 2014 dalle ore 09.30 Giornata di Studi
a cura di Nicoletta Cardano e Francesco Moschini in collaborazione con Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo "Sapienza" Università di Roma
comitato scientifico: Paolo Portoghesi, Francesco Moschini, Nicoletta Cardano, Claudio Zambianchi
La giornata si articolerà in tre sessioni: dopo aver introdotto nella mattinata la figura di Panza, il significato e lo sviluppo della sua collezione, una prima parte nel pomeriggio sarà dedicata ai progetti per la realizzazione di un museo di arte contemporanea e ai rapporti con le istituzioni, mentre l’ultima sessione sarà incentrata sui criteri di esposizione delle opere e su Villa Menafoglio Litta Panza a Varese, luogo privilegiato di sperimentazione e di verifica per l’allestimento, dove è tutt’ora collocata parte della collezione, donata nel 1996 al FAI.
Giuseppe Panza di Biumo radunò, a partire dagli anni Cinquanta fino al Duemila, un’eccezionale collezione d’arte contemporanea; attraverso le sue ricerche e il rapporto di retto con artisti, musei e gallerie riuscì con straordinaria lungimiranza a capire il valore e le potenzialità di ciò che era ancora in divenire.
Le opere in mostra spaziano dall’Espressionismo astratto di Franz Kline, al minimalismo di Richard Nonas, all’arte concettuale di Joseph Kosuth, per arrivare alle sperimentazioni, documentate nella terza fase de lla collezione a partire dal 1988, con le ricerche di Lawrence Carroll e i monocromi di Lies Kraal e Stuart Arends. Saranno esposti i quattro disegni di Franz Kline, acquistati alla Galleria La Tartaruga nel 1958 in occasione della prima mostra dell’artista americ ano in Europa, che appartengono a uno dei nuclei iniziali della collezione. La loro presenza sottolinea sia l’interesse via via più accentuato del collezionista per l’arte americana, ma anche e soprattutto il rapporto con Ro ma iniziato nel 1957, che questa mostra intende sottolineare.
«Era la prima mostra di Kline in Europa, a Roma, non a Parigi, la capitale dell’arte o a Londra, la città che aveva più relazioni con l’America. È un fatto importante che questo interesse sia nato in Italia prima che in altri paesi d’Europa» (G. Panza, Ricordi di un co llezionista, Milano 2006). Sa ranno inoltre presenti Richard Nonas, definito da Panza l’artista più radicale tra i Minimalisti, con la scultura The Venus of the South, Bari, January 1975 e Joseph Kosuth (Titled (Art as Idea as Idea) (Meaning in Italian) 1967), la cui ricerca nell’ambito dell’arte concettuale basata sulle relazioni tra significato, rappresentazione e comunicazione destò nel collezionista un interesse precoce. A testimonianza degli sviluppi della collezione dopo il 1988, che prosegue negli anni del Postmodernismo in un percorso coerente di ricerca della qualità, saranno esposti i lavori di Lawrence Carroll, membro dell’Accademia di San Luca fr a gli artisti stranieri membri. Panza ne rilevava le affinità con il Rauschenberg degli anni Cinqua nta e la sintonia, messa in evid enza dallo stesso artista, con l’opera di Giorgio Morandi. La scultura Buoy, 1987-1988 è un esempio della ricerca caratterizzata da op ere di grandi dimensioni, in cui la complessità dell’esiste nza, la realtà del dolore dell’umanità sono rese con un’arte tutta manuale fatta di legno, tela, colore e cera per esprimere «la metafora di que llo che vediamo prima che il reale diventi reale» (G. Panza, Ricordi di un collezionista, Milano 2006).
Lies Kraal e Stuart Arends lavorano diversamente con il colore e rappresentano quell’interesse verso “l’art e del colore”, la sperimentazione delle vibrazioni luminose e della materia cromatica che caratterizza dagli anni Ottanta la raccolta del collezionista. Accanto al monocromo del 1991 di Kraal vengono presentati due esempi di O.S. di Arends, piccole strutture cubiche, testimonianza della passione di Panza per «l’arte dei piccoli oggetti, da fare con le mani e soprattutto con le dita» (G. Panza, Ricordi di un collezionista, Milano 2006) rinnovando una tradizione antica, opposta all’interesse prevalente negli anni Sessanta e Settanta per le sculture Minimal e per l’Arte ambientale.
Giovedì 11 dicembre 2014 dalle ore 09.30 Giornata di Studi
a cura di Nicoletta Cardano e Francesco Moschini in collaborazione con Dipartimento di Storia dell'Arte e Spettacolo "Sapienza" Università di Roma
comitato scientifico: Paolo Portoghesi, Francesco Moschini, Nicoletta Cardano, Claudio Zambianchi
La giornata si articolerà in tre sessioni: dopo aver introdotto nella mattinata la figura di Panza, il significato e lo sviluppo della sua collezione, una prima parte nel pomeriggio sarà dedicata ai progetti per la realizzazione di un museo di arte contemporanea e ai rapporti con le istituzioni, mentre l’ultima sessione sarà incentrata sui criteri di esposizione delle opere e su Villa Menafoglio Litta Panza a Varese, luogo privilegiato di sperimentazione e di verifica per l’allestimento, dove è tutt’ora collocata parte della collezione, donata nel 1996 al FAI.
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