Paolo Picozza. In caduta libera con poco cielo davanti
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Paolo Picozza. In caduta libera con poco cielo davanti, MACRO Testaccio, Roma
Dal 18 Dicembre 2013 al 26 Gennaio 2014
Roma
Luogo: MACRO Testaccio
Indirizzo: piazza O. Giustiniani 4
Curatori: Achille Bonito Oliva
Telefono per informazioni: +39 06 671070400
E-Mail info: macro@comune.roma.it
Sito ufficiale: http://www.museomacro.org/
Dal 18 dicembre 2013 al 26 gennaio 2014, il MACRO presenta In caduta libera con poco cielo davanti, la prima importante mostra in un museo pubblico dedicata a Paolo Picozza, artista romano nato nel 1970 e scomparso prematuramente nel settembre del 2010.
L’esposizione, a cura di Achille Bonito Oliva, raccoglie circa quaranta opere dell’artista, tra cui tele di grandi dimensioni, opere su carta e alcuni tra i suoi ultimi lavori inediti; in mostra anche un’intervista video inedita.
Nelle grandi tele e nei fogli di carta preparatori Paolo Picozza rappresenta la sua città, Roma, tra vedute urbane e periferie possenti, oltre a paesaggi di campagne arcaiche. La natura viene interpretata dall’artista in tutte le sue possibili metamorfosi, tramite il recupero di uno spirito espressionista e nordico, mettendo in risalto il cupo dell’atmosfera notturna. L’immagine si costruisce con tutta la forza del gesto, le figure acquistano tridimensionalità sulla superficie grazie alla scelta dei materiali e alla scala cromatica e tonale.
L’esposizione, a cura di Achille Bonito Oliva, raccoglie circa quaranta opere dell’artista, tra cui tele di grandi dimensioni, opere su carta e alcuni tra i suoi ultimi lavori inediti; in mostra anche un’intervista video inedita.
Nelle grandi tele e nei fogli di carta preparatori Paolo Picozza rappresenta la sua città, Roma, tra vedute urbane e periferie possenti, oltre a paesaggi di campagne arcaiche. La natura viene interpretata dall’artista in tutte le sue possibili metamorfosi, tramite il recupero di uno spirito espressionista e nordico, mettendo in risalto il cupo dell’atmosfera notturna. L’immagine si costruisce con tutta la forza del gesto, le figure acquistano tridimensionalità sulla superficie grazie alla scelta dei materiali e alla scala cromatica e tonale.
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