Corrado Bonomi. Immaginario immaginifico
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Corrado Bonomi. Immaginario immaginifico, Galleria Biasutti & Biasutti, Torino
Dal 06 Febbraio 2014 al 01 Marzo 2014
Torino
Luogo: Galleria Biasutti & Biasutti
Indirizzo: via Bonafous 7/l
Orari: da martedì a sabato 10-12.30 / 15.30-19.30
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 011 8173511
E-Mail info: info@biasuttiebiasutti.com
Sito ufficiale: http://www.biasuttiebiasutti.com
La Galleria Biasutti & Biasutti inaugura una mostra dedicata all’artista novarese Corrado Bonomi, classe 1956, uno degli esponenti più significativi del “concettualismo ironico”.
Il percorso espositivo prevede l’ambientazione delle sue opere più note: i Fenomeni naturali, ritratti antropomorfi composti da frutta e verdure di plastica, attraverso i quali l’artista associa un gusto smaccatamente kitsch di un ornamento domestico, alle grottesche “teste composte” dell’Arcimboldo; le Fatine fatali fatate, simpatiche e buffe fatine alate, sexy, abbigliate da pin-up, che in realtà rappresentano una critica feroce alla società contemporanea, colpevole di aver trasformato le donne di successo in veline, letterine o miss, in ogni caso in un perfetto soprammobile, mai parlante né pensante. “Fatali” perché a continuare così finiranno male e “fatate” perché comunque ammaliano l’osservatore. E ancora i Roseti, ramificazioni di rose, costruite con materiali plastici da giardinaggio, rivisitati nel loro ruolo ed utilizzati per diventare, steli, foglie e boccioli variopinti.
La mostra intende presentare l’arte di Bonomi come gioco combinatorio, che stupisce l’osservatore, lo fa sorridere, riflettere e sobillare qualche dubbio sul vivere contemporaneo, utilizzando l’aspetto ludico per far emergere anche in modo feroce, quello sarcastico.
Il percorso espositivo prevede l’ambientazione delle sue opere più note: i Fenomeni naturali, ritratti antropomorfi composti da frutta e verdure di plastica, attraverso i quali l’artista associa un gusto smaccatamente kitsch di un ornamento domestico, alle grottesche “teste composte” dell’Arcimboldo; le Fatine fatali fatate, simpatiche e buffe fatine alate, sexy, abbigliate da pin-up, che in realtà rappresentano una critica feroce alla società contemporanea, colpevole di aver trasformato le donne di successo in veline, letterine o miss, in ogni caso in un perfetto soprammobile, mai parlante né pensante. “Fatali” perché a continuare così finiranno male e “fatate” perché comunque ammaliano l’osservatore. E ancora i Roseti, ramificazioni di rose, costruite con materiali plastici da giardinaggio, rivisitati nel loro ruolo ed utilizzati per diventare, steli, foglie e boccioli variopinti.
La mostra intende presentare l’arte di Bonomi come gioco combinatorio, che stupisce l’osservatore, lo fa sorridere, riflettere e sobillare qualche dubbio sul vivere contemporaneo, utilizzando l’aspetto ludico per far emergere anche in modo feroce, quello sarcastico.
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