Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia

Giovanna Garzoni, Ritratto del Duca Carlo Emanuele I di Savoia

 

Dal 16 Dicembre 2016 al 07 Maggio 2017

Torino

Luogo: Musei Reali di Torino - Galleria Sabauda e Biblioteca Reale

Indirizzo: piazzetta Reale 1

Orari: dal martedì alla domenica 9-19. La biglietteria chiude alle 18

Curatori: Annamaria Bava, Enrica Pagella

Enti promotori:

  • Musei Reali di Torino
  • Compagnia di San Paolo
  • Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino

Costo del biglietto: intero € 12, ridotto € 6. Gratuito per i minori 18 anni / insegnanti con scolaresche / guide turistiche / personale del Ministero per i Beni e le Attività Culturali / membri ICOM / disabili e accompagnatori / possessori dell'Abbonamento Musei e della Torino+Piemonte Card.

Telefono per informazioni: +39 011 5220421

E-Mail info: pr-to@beniculturali.it

Sito ufficiale: http://museireali.beniculturali.it



La mostra offre al pubblico la possibilità di ripercorrere un momento straordinario per la nascita delle collezioni di Casa Savoia. Tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi, che da subito godettero di grande fama internazionale. Il 30 agosto 1580 moriva il duca Emanuele Filiberto e saliva al trono il figlio diciottenne, Carlo Emanuele I, regnante per ben cinquant’anni, fino al 1630. Ambizioso, colto, amante delle lettere, delle arti e delle scienze, il giovane duca – sulla scia delle scelte intraprese dal padre, che nel 1563 aveva trasferito la capitale sabauda da Chambéry a Torino –  si prodiga per un importante rinnovamento culturale ed artistico della città. Attraverso l’imponente lavoro dell’erudito Emanuele Filiberto Pingone, il duca assicura alla propria famiglia una tradizione di ascendenza sassone che si fa risalire al mitico antenato Beroldo, presunto padre di Umberto Biancamano e nipote di Ottone II di Sassonia (955-983) e punta a consolidare il ruolo dei Savoia come paladini della fede, grazie anche alla presenza, a Torino, della Santa Sindone. In questo contesto, la nuova capitale sabauda doveva assumere un’immagine in grado di competere con i principali centri europei, puntando innanzitutto l’attenzione sulla “zona di comando”, dove nel 1584 si ponevano le fondamenta del Palazzo ducale. L'ingresso alla mostra, ospitata al primo piano della Galleria Sabauda e in Biblioteca Reale, è compreso nel biglietto dei Musei Reali di Torino. Apertura al pubblico da venerdì 16 dicembre a 2 domenica aprile (prorogata al 7 maggio).

L'ESPOSIZIONE

Squali di carta lunghi tre metri, oltre 800 dipinti, 14.000 volumi conservati in armadi, ognuno dei quali dedicato a un aspetto del sapere, busti romani, gioielli, armature, arazzi, carte geografiche: sono tutte le meraviglie del mondo raccolte dall’ambizioso e carismatico duca di Savoia Carlo Emanuele I nella seconda metà del Cinquecento. Oggi parte di questa straordinaria collezione rivive ai Musei Reali di Torino nella mostra Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia, presentata in Galleria Sabauda e alla Biblioteca Reale dal 16 dicembre al 2 aprile 2017.
La mostra è organizzata dai Musei Reali di Torino, con il sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino; media partner Rai TGR. 

Le meraviglie del mondo presenta al pubblico uno straordinario momento del collezionismo sabaudo: quando, tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento, con il duca Carlo Emanuele I si forma il primo ricchissimo nucleo delle raccolte di pittura, scultura e oggetti preziosi che da subito godettero di grande fama internazionale. In mostra sono esposte 250 opere alle quali si aggiungono 80 album di acquerelli e numerosi prestiti internazionali: per la prima volta la magnifica collezione di Carlo Emanuele I viene riunita in un'unica esposizione, come forse non accadeva dai tempi del duca. 

Il 30 agosto 1580 moriva il duca Emanuele Filiberto e saliva al trono il figlio Carlo Emanuele I (detto Il Grande), appena diciottenne, che regnerà per ben cinquant’anni, dal 1580 al 1630. Protagonista della vita di corte, attraverso la sua straordinaria collezione di meraviglie il duca afferma l'importanza dello Stato sabaudo, mettendolo al pari delle grandi potenze dell’epoca. Ambizioso, colto, amante delle lettere, delle arti e delle scienze, il giovane duca – in continuità con le scelte del padre che nel 1563 aveva trasferito la capitale sabauda da Chambéry a Torino – si prodiga per un importante rinnovamento culturale e artistico della città. Eredita da Emanuele Filiberto la visione strategica e l’attitudine militare; dalla madre, Margherita di Valois, figlia di Francesco I re di Francia, l’attenzione per la cultura e il gusto del bello. La moglie, Caterina Michela d’Asburgo, Infanta di Spagna, contribuisce ad ampliare i suoi orizzonti portando a corte la cultura spagnola.

La mostra si apre con la storia del duca, ritratto in varie opere dalla sua fanciullezza all’età adulta. Sin da piccolo immerso nell’arte (Raffaello, Mantegna, codici miniati di grande bellezza) grazie alle raccolte del padre Emanuele Filiberto, il giovane duca esprime fin da subito il suo più profondo desiderio: creare un compendio di tutte le cose straordinarie del mondo. Ed ecco che nascono così le raccolte di oggetti antichi, le preziose collezioni librarie, il compendio delle meraviglie naturali, la raccolta di armi ed armature, la straordinaria quadreria, l’arredo scultoreo moderno, i ritratti. 

La passione per l’arte classica è uno dei cardini della politica culturale di Carlo Emanuele I, che non risparmia energie per accaparrarsi importanti opere di antichità. Nel 1583 acquista a Roma la collezione di Girolamo Garimberti, antiquario di fiducia di Cesare Gonzaga, consulente di Alessandro Farnese, di Rodolfo Pio da Carpi e del duca di Baviera Alberto V. Arrivano così a Torino circa duecento opere: teste di marmo e statue di varie dimensioni, oltre a tavole e colonne di marmi policromi. Nel 1610 è la volta di un’altra celebre raccolta romana: quella del banchiere Bindo Altoviti. Una parte delle sculture è destinata alla Galleria, ma le statue di grandi dimensioni vanno a decorare le fontane e i giardini del nuovo Palazzo Ducale e contribuiscono a trasformare il Casino di caccia del Viboccone, ora scomparso, in un raffinato luogo di svago, con un cortile ellittico popolato di sculture antiche. 

Un favoloso patrimonio parzialmente giunto fino a noi e ora custodito in gran parte tra i tesori dei Musei Reali di Torino, oggetti che trovano un profondo significato nella unitarietà generale della raccolta del duca. La collezione, per la prima volta, verrà in parte ricomposta al primo piano della Galleria Sabauda e nei caveaux della Biblioteca Reale, grazie a importanti prestiti di Musei e Istituti non soltanto torinesi, ma anche nazionali e stranieri.

A un anno esatto dall'autonomia gestionale introdotta dalla riforma dei Musei statali, Le meraviglie del mondo è la prima importante esposizione completamente curata dai Musei Reali. Una grande sfida volta a conferire un'espressione identitaria, come sottolinea Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali: “L'idea di questa mostra si fonda su una tradizione di studi e il nostro obiettivo è stato quello di mettere in contatto un più vasto pubblico con questa stagione straordinaria e poco nota della città di Torino. Una stagione che ruota intorno alla figura di un principe dalla curiosità insaziabile e dall'attivismo frenetico, tanto in politica come in guerra, così come sul progetto di dotare la sua capitale di un patrimonio artistico di grande valenza simbolica, degno delle più importanti corti europee. Fondamentale per la riuscita è stata la collaborazione dell'Archivio di Stato di Torino, della Biblioteca Nazionale Universitaria di Torino e di Palazzo Madama, oltre al determinante sostegno della Compagnia di San Paolo e della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, che vivamente ringrazio”.

Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo commenta “La Compagnia di San Paolo sostiene la mostra che siamo qui ad inaugurare, ritendendo che la figura di Carlo Emanuele I e il suo tempo siano fondamentali per comprendere ancora oggi molti aspetti urbanistici, architettonici e culturali della nostra città. La mostra, rappresenta inoltre il momento di avvio di una collaborazione tra la Compagnia stessa e i Musei Reali con l’obiettivo di creare un dialogo forte tra le istituzioni museali e il contesto culturale di riferimento. E’ infatti prevista la realizzazione di un nuovo percorso di visita che, attraverso un rimando tra una selezione delle opere in mostra e di quelle conservate nelle principali chiese di Via Garibaldi (Santi Martiri, Cappella dei Mercanti, SS. Trinità e Misericordia), consentirà al visitatore di scoprire un patrimonio di arte e architettura ancora poco noto ma fondamentale per comprendere la storia comune a tutta la città. Il progetto è la naturale prosecuzione del programma di valorizzazione delle architetture religiose del centro storico avviato dalla Compagnia in occasione dell’Ostensione della Sindone”. 

Adriana Acutis, Presidente della Consulta per la Valorizzazione dei Beni Artistici e Culturali di Torino, sottolinea che “La capacità dei Musei Reali di collaborare superando l’ostacolo dell’individualismo ne fa una realtà rilevante a livello internazionale. La capacità di imprese ed enti di collaborare attraverso Consulta per il bene della città fa di Consulta una realtà in grado di incidere sul rinnovamento del territorio e, con la progettualità collegata alla mostra "Le meraviglie del mondo. Le collezioni di Carlo Emanuele I di Savoia", di essere parte attiva nell’affermazione dell’identità dei Musei Reali. "La forza vitale dell’arte e della cultura è un bene comune sul quale da quasi 30 anni le imprese e gli enti soci di Consulta investono con senso di responsabilità e spirito di aggregazione, in stretta collaborazione fra pubblico e privato. La costanza di questo intervento ha permesso a Consulta di essere parte attiva nell’aggregazione dei Musei Reali e ora nella loro affermazione come realtà museale di rilevanza internazionale.” 

La mostra è a cura di Annamaria Bava ed Enrica Pagella con la collaborazione di Gabriella Pantò e Giovanni Saccani. Il percorso nella Biblioteca Reale è curato da Pietro Passerin d’Entrèves e Franca Varallo.

APPUNTAMENTI E ATTIVITÀ DIDATTICHE 

VISITE GUIDATE DI APPROFONDIMENTO ALLA MOSTRA 
18 e 28 dicembre
6, 8, 15, 22, 29 gennaio
12, 19, 26 febbraio
12, 19, 26 marzo
Le visite si tengono alle ore 16 e sono comprese nel biglietto d’ingresso; informazioni e prenotazioni: mr-to.info@beniculturali.it
A cura dei Servizi educativi dei Musei Reali

LABORATORI EDUCATIVI PER LE SCUOLE
Le attività educative hanno l’obiettivo di avvicinare i più piccoli alla storia e al gusto collezionistico attraverso un approccio giocoso e divertente.
Attività comprese nel costo del biglietto, su prenotazione. 
Informazioni e prenotazioni: pr-to.info@beniculturali.it
A cura dei Servizi educativi dei Musei Reali
•    PER SCUOLA PRIMARIA

L’ALBUM DELLE MERAVIGLIE: COSTRUIAMOLO INSIEME

L’attività è strutturata in due fasi. La prima prevede una visita guidata alla sezione della mostra allestita in Biblioteca Reale, dedicata agli album dei pesci, dei fiori e degli uccelli, per ammirarli e per introdurre le tematiche che verranno sviluppate nel laboratorio. In questa seconda fase i bimbi si cimenteranno nella produzione del proprio piccolo “album delle meraviglie”.

LE MERAVIGLIE DELLA CORTE: ALLA SCOPERTA DELLA VITA NEL DUCATO SABAUDO

Dopo una visita guidata alla sezione della mostra in Galleria Sabauda sulla figura di Carlo Emanuele I e sul ducato sabaudo, i bambini ripercorrano quanto visto in mostra in una sfida a squadre per completare una scheda.
•    PER SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO CICLO
VEDERE, AMMIRARE, RAGIONARE: CREA LA TUA GRANDE GALLERIA
L’attività prevede dapprima una visita guidata alla sezione della mostra in Galleria Sabauda, con particolare attenzione alle opere della Grande Galleria di Carlo Emanuele, poi i ragazzi si cimenteranno nel costruire e allestire il modellino della loro Grande Galleria in 3D.
•    VISITE GUIDATE DI APPROFONDIMENTO PER SCUOLA DELL’INFANZIA, SCUOLA PRIMARIA E SECONDARIA
Sono previste visite di approfondimento alle varie sezioni della mostra allestita in Galleria Sabauda e Biblioteca Reale, in particolare sui reperti archeologici, il gusto collezionistico e le opere d’arte esposte.

PROGETTO DI ALTERNANZA SCUOLA/LAVORO "LE MERAVIGLIE DEL MONDO CON APPRENDISTI CICERONI" 
In collaborazione con il FAI Delegazione di Torino e il Liceo Statale Giordano Bruno di Torino, il progetto coinvolgerà un gruppo di allievi impegnato nella traduzione in lingue comunitarie di numerose schede del catalogo della mostra e permetterà di fornire indicazioni utili ai visitatori, accompagnandoli in un viaggio storico-artistico plurilingue: inglese, francese, spagnolo, rumeno e, naturalmente, italiano. All'attuale fase di formazione seguirà a gennaio l'attività pratica dei ragazzi negli spazi della mostra in Galleria Sabauda 

VISITE STORICHE AL CASTELLO DI RIVOLI INCENTRATE SULLA FIGURA DI CARLO EMANUELE I
Le grandi iniziali CE che troneggiano ancora oggi nella grande sala neoclassica, al secondo piano del Castello di Rivoli ricordano che li nacque l’unico figlio di Emanuele Filiberto. Il duca, infatti, con la moglie Margherita di Valois aveva scelto il Castello come sua residenza, stabilendosi  a partire dall’inverno del 1561, con la corte, e gli ambasciatori di Venezia, Francia, Malta. “Aveva il Duca trasferita la sua stanza in Rivoli…. Un bel loggiato e ameni verzieri accrescevano pregio al luogo, che non tardò a divenire splendido convegno, sicché la piccola Rivoli appariva sede di potente Principe”. Rivoli, possiamo dire, diventa la capitale provvisoria del Ducato.Ad abbellire il Castello  arazzi di Fiandra, stucchi, dorature, la biblioteca ducale e ad affrescare le sale l’Argente e il Brandano. Ed è in questo luogo, che troneggia su Torino ,“Li 12 di genaro 1562 a hore 12 “nasce l’erede della dinastia, alla presenza della corte e degli ambasciatori, e grazie anche a Michele Nostrodamo, giunto apposta da Salon de Provence.  Carlo Emanuele I rimase legato al luogo che lo vide nascere, sarà propulsore del grande cantiere castellamontiano che ha creato la Manica Lunga e il Castello, facendo sistemare nelle sale, rinnovate e oggi andate perdute, una parte della sua Galleria. Preziosa è la sala affrescata da Isidoro Bianchi, la sala dell’Incoronazione o di Amedeo VIII che celebra il primo duca della dinastia, sala che neanche la furia dei francesi del Catinat o il cambiamento di gusto dei Duchi d’Aosta non cambieranno. In occasione della mostra “Le meraviglie del mondo. Le Collezioni di Carlo Emanuele I”, la canonica visita guidata gratuita delle 16,30 che la domenica e i festivi si tiene al Castello di Rivoli, sarà dedicata in modo particolare a Carlo Emanuele I. Un percorso storico volto a mettere in evidenza un fase della nostra storia poco conosciuta, ma preziosa. Il visitatore, volendo, potrà abbinare alla visita, anche l’esperienza della Merenda Reale, il rituale goloso, che ogni fine settimana la nostra Caffetteria propone, aderendo all’iniziativa di Turismo Torino. Proprio negli anni di Carlo Emanuele I e della sua consorte Catalina Micaela dalla Spagna arriva il “brodo indiano”, accompagnato ai bagnati, i golosi biscotti, della tradizione piemontese.


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