El Lissitzky. L'esperienza della totalità / Mario Radice. Architettura, numero, colore

El Lissitzky. L'esperienza della totalità / Mario Radice. Architettura, numero, colore

 

Dal 14 Febbraio 2014 al 08 Giugno 2014

Rovereto | Trento

Luogo: Mart Rovereto

Indirizzo: corso Bettini 43

Orari: da martedì a domenica 10-18; venerdì 10-21

Curatori: Oliva María Rubio, Giovanni Marzari

Costo del biglietto: intero € 11, ridotto € 7, famiglia € 22, gratuito fino a 14 anni

Telefono per informazioni: +39 0464 438887

E-Mail info: f.fossamargutti@mart.trento.it

Sito ufficiale: http://www.mart.trento.it



El Lissitzky. 
L'esperienza della totalità

"Nella mia vita non sono stato parco con la mia energia. Adesso sono arrivato al limite, in cui so come bisogna creare quadri "belli", "forti", "dinamici". In me deve sorgere di nuovo un enigma. Non appartengo agli uccelli che cantano per cantare" El Lissitzky 
Pittore, designer, architetto, grafico, fotografo e soprattutto rivoluzionario: una vita al limite - anzi, consacrata al superamento dei limiti - quella di El Lissitzky (Pochinok, 1890 - Mosca, 1941), il geniale artista russo a cui il Mart di Rovereto dedica una grande mostra, a cura di Oliva María Rubio. 
L'esposizione, che ha la sua prima sede a Rovereto, è coprodotta dal Mart, dal Museo Picasso di Malaga (dal 23 giugno al 24 settembre 2014) e dalla Fundació Catalunya - La Pedrera di Barcellona (20 ottobre 2014 – 18 gennaio 2015), in collaborazione con La Fábrica e presenta oltre 100 opere dell’artista russo provenienti da importanti istituzioni internazionali. 
El Lissitzky era un creativo e un innovatore, nelle sue opere voleva fondere paesi e culture, arte e design, oriente e occidente. Per lui l’arte doveva essere un processo di ricerca in relazione con l’architettura, l’edilizia e il design. 
La mostra vuole ripercorrere l’evoluzione dell’artista attraverso tutti i linguaggi utilizzati per dare concretezza a ciò che intendeva per arte nuova, collettiva e rivoluzionaria: dipinti, progetti tipografici, illustrazioni di libri e riviste, progetti architettonici, fotografie, fotomontaggi e fotogrammi come “Corridore nella città” del 1926 o l’iconico autoritratto “Il costruttore” del 1924. 
Al Mart saranno inoltre presentati i “Proun”, opere concepite dall'artista non esclusivamente come dipinti, ma come “stazioni di transito dalla pittura all’architettura” e realizzate soprattutto durante la permanenza a Vitebsk (1919-1920). “Il Proun – scriveva El Lissitzky – inizia come una superficie piana, si trasforma in un modello dello spazio tridimensionale e prosegue con la costruzione di tutti gli oggetti del vivere quotidiano”. 
El Lissitzky in linea con l’energia propulsiva delle avanguardie russe, riesce a tradurre, con il suo lavoro, l’anelito verso un’arte che sia “esperienza della totalità”. 
In mostra è esposto il documentario "El Lissitzky. A Film of The Life" prodotto da Lissitzky Center, Novosibirsk e M.T. Abraham Foundation, Parig. Una mostra in coproduzione con Museo Picasso Malaga

Mario Radice. Architettura, numero, colore 

"Il così detto astrattismo non esiste affatto. Tutto esiste già nel campo infinito della natura" Mario Radice 
La mostra “Mario Radice. Architettura, numero, colore”, curata da Giovanni Marzari, nasce dalla volontà di valorizzare la preziosa documentazione del Fondo Radice, donato dalle figlie dell’artista al Mart e conservato nell’Archivio del ‘900 
Si tratta di un patrimonio straordinario composto da circa 1.700 pezzi, in prevalenza disegni e schizzi per opere pittoriche, progetti di architettura e design. 
Il nucleo di materiali autografi, tra cui si contano anche numerose fotografie, è qui esposto per la prima volta e messo a confronto con opere straordinarie provenienti dalla collezione dal Mart e da altri musei e istituzioni nazionali. 
Il percorso artistico di Mario Radice (Como 1898 - Milano 1987), alla luce dei ricchi ed inediti materiali archivistici, suggerisce una rilettura storico-critica sull’astrattismo italiano che non solo approfondisce le vicende delle origini, radicate nel clima degli anni Trenta, ma getta nuova luce sui fitti intrecci con la grande stagione architettonica del Razionalismo. 
La mostra “Mario Radice. Architettura numero colore”, nel delineare il profilo di uno tra i massimi esponenti del gruppo degli astrattisti comaschi, precursore e figura di spicco nel panorama culturale italiano del '900, si sviluppa lungo un percorso costruito sia all'interno della biografia dell'artista, sia grazie al confronto con le opere di quegli architetti e pittori che costituiscono le punte più avanzate dell'avanguardia artistica italiana. 
Così, attraverso la figura di Mario Radice, si possono interpretare i fermenti e gli esiti di quel movimento dell’arte italiana, cresciuto tra le due guerre, dominato dalla ricerca dell’armonia, della disciplina e dell’ordine e regolato dal culto della geometria, della proporzione e del rigore compositivo, del «colore in quanto colore» e delle «forme in quanto forme». 
Un esaustivo catalogo edito da Electa accompagnerà il percorso espositivo con saggi critici di Giovanni Marzari, Fulvio Irace, Alice Barale, Ornella Selvafolta, Francesca Bacci, Federico Zanoner, Daniela Ferrari, Paola Pettenella che tratteranno da punti di vista diversi i contesti e l’opera di Mario Radice. 

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