I giardini dell’arte #1 - Stefania Mazzola, Oasi del gioco
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Stefania Mazzola, Briefing, 2017, olio su tela, 220X185 cm.
Dal 23 Agosto 2022 al 28 Agosto 2022
Rovereto | Trento
Luogo: Palazzo Betta Grillo
Indirizzo: Via Santa Maria 66
Orari: ore 16.30 - 18.30
Curatori: Francesca Piersanti
Stefania Mazzola ritorna alla Scuola di Sant’Osvaldo con un progetto decisamente estivo. L’artista trascorrerà l’ultima settimana di agosto dentro al giardino di Palazzo Betta Grillo per studiare piante, fiori e schemi architettonici che compongono e animano uno dei luoghi più suggestivi e meno noti di Santa Maria.
Una vacanza o forse una residenza artistica che intercetta uno dei filoni di ricerca della Mazzola e offre, verso sera, la possibilità per chi lo desidera, di accedere al giardino per immergersi nel rigoglioso e raro campionario di specie botaniche settecentesche e ottocentesche, guardare l’artista mentre disegna e dipinge, fare due chiacchiere con lei. All’ombra dei grandi alberi monumentali sarà inoltre possibile degustare gli sciroppi offerti dall’azienda agricola biologica Debiasi e giocare a scacchi. Sui tavolini allestiti nel giardino, saranno infatti a disposizione degli ospiti alcune scacchiere. Oltre a sperimentare una maniera inedita di vivere il meraviglioso giardino raramente aperto al pubblico, chi arriverà in giardino parteciperà a riallacciare, in maniera simbolica e partecipativa, il legame che nella ricerca artistica di Mazzola da sempre unisce giardini e schemi di gioco.
La magica sospensione del tempo e delle cose che avviene nel gioco è una questione molto cara a Mazzola e il tema centrale del saggio del 1957 di Eugen Fink, Oasi del gioco, da cui il titolo del progetto. “Il gioco ha significato e dona significato: esso rappresenta. Ogni rappresentazione ha un senso che viene annunciato e che riguarda qualcosa di più reale dei cosiddetti fatti reali. “, scriveva Fink, e sopra questa citazione appoggiamo con delicatezza e convinzione produzione, funzione e fruizione dell’arte.
Evento a cura di Francesca Piersanti per la Scuola di Sant’Osvaldo - Distretto di Santa Maria, realizzato nell’ambito del progetto di Rigenerazione Urbana del Comune di Rovereto.
Una vacanza o forse una residenza artistica che intercetta uno dei filoni di ricerca della Mazzola e offre, verso sera, la possibilità per chi lo desidera, di accedere al giardino per immergersi nel rigoglioso e raro campionario di specie botaniche settecentesche e ottocentesche, guardare l’artista mentre disegna e dipinge, fare due chiacchiere con lei. All’ombra dei grandi alberi monumentali sarà inoltre possibile degustare gli sciroppi offerti dall’azienda agricola biologica Debiasi e giocare a scacchi. Sui tavolini allestiti nel giardino, saranno infatti a disposizione degli ospiti alcune scacchiere. Oltre a sperimentare una maniera inedita di vivere il meraviglioso giardino raramente aperto al pubblico, chi arriverà in giardino parteciperà a riallacciare, in maniera simbolica e partecipativa, il legame che nella ricerca artistica di Mazzola da sempre unisce giardini e schemi di gioco.
La magica sospensione del tempo e delle cose che avviene nel gioco è una questione molto cara a Mazzola e il tema centrale del saggio del 1957 di Eugen Fink, Oasi del gioco, da cui il titolo del progetto. “Il gioco ha significato e dona significato: esso rappresenta. Ogni rappresentazione ha un senso che viene annunciato e che riguarda qualcosa di più reale dei cosiddetti fatti reali. “, scriveva Fink, e sopra questa citazione appoggiamo con delicatezza e convinzione produzione, funzione e fruizione dell’arte.
Evento a cura di Francesca Piersanti per la Scuola di Sant’Osvaldo - Distretto di Santa Maria, realizzato nell’ambito del progetto di Rigenerazione Urbana del Comune di Rovereto.
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