Giuseppe Zigaina. Paesaggio come anatomia. L'incisione: 1965-2014
Giuseppe Zigaina. Paesaggio come anatomia. L'incisione: 1965-2014, Palazzo del Consiglio Regionale, Trieste
Dal 2 April 2014 al 6 May 2014
Trieste
Luogo: Palazzo del Consiglio Regionale
Indirizzo: piazza Oberdan 6
Orari: da lunedì a giovedì 9.30-12.30 / 14.30-17.30; venerdì 9.30-13
Curatori: Francesca Agostinelli
Enti promotori:
- Regione Friuli Venezia Giulia
- Comune di Cervignano del Friuli
- Accademia Udinese di Scienze Lettere e Arti
- Stamperia d’Arte Albicocco
- Circolo ARCI Cervignano
Telefono per informazioni: +39 040 3773106
E-Mail info: gabinetto.cr@regione.fvg.it
Sito ufficiale: http://www.regione.fvg.it
Il 2 aprile Zigaina compie 90 anni, un traguardo importante, che il Friuli Venezia Giulia festeggia attraverso una serie di mostre dedicate all’incisione di questo grande protagonista dell’arte internazionale. Che trova ormai collocazione sui manuali di storia dell’arte per la sua adesione al neorealismo, quindi a una poetica che pone al centro l’uomo e la realtà indagandone le pieghe psichiche, inconsce, visionarie.
La prima delle mostre si inaugura proprio il 2 aprile presso la sede del Consiglio regionale, per procedere nel Centro Civico di quella Cervignano del Friuli in cui l’artista nacque nel 1924 e che, nonostante il richiamo della scena internazionale, non volle mai abbandonare. Infine, a giugno, l’ultima tappa espositiva sarà presso la Stamperia d’arte Albicocco, dove il “l’insostituibile, paziente, caparbio” Corrado Albicocco (come nelle parole di Zigaina), da molti e molti anni tira lastre di incredibile perizia ed espressività, assecondando il maestro e appoggiando la sua inesauribile ricerca artistica.
L’incisione per Zigaina è un viaggio che dura 50 anni e che sempre è stato vissuto a fianco della pittura e della scrittura (sì, Zigaina è un grande scrittore), in modo naturale. Così, fuori da un mondo spesso nutrito da frequentazioni a margine e da scarti minimi rispetto alla pittura, Zigaina accoglie la grafica come luogo di interrogazione originaria e ne fa elemento nodale della sua complessa dimensione artistica. Dimensione in cui il segno prevale in una accezione antica della parola graphè, usata in modo indistinto per disegno e scrittura a definire un unicum artistico di grande valore.
In mostra sono oltre 60 grafiche tecnicamente incentrate sull’acquaforte e i libri di artista di questo intellettuale a tutto campo, in cui il testo scritto si fonde all’immagine incisa per originare oggetti d’arte preziosi, in cui il senso dell’inesprimibile trova terreno in una scrittura magmatica e multiforme, sostenuta da una figurazione che rinforza l’alto valore poetico dei temi. Che l’autore affronta nell’incisione, come nella scrittura, come nella pittura unendo l’impegno civile al sogno. Ma a differenza dello scrivere che si precisa nelle prime ore del mattino, a differenza del dipingere che affronta la luce, l’incisione appartiene al buio dell’inverno e della sera. E questo è il notturno da cui prende consistenza l’immagine incisa in un ingorgo tenebroso che scende sui temi a lui più cari, come I campi dell’Arciduca, i Verso la laguna, Le sere dei vigneti e ancora Sul colle di Redipuglia, sugli orti e nei prati dove insetti misteriosi operano larvali e metamorfiche visitazioni.
Si genera in questo orizzonte colto ed esistenziale, realista e visionario quel Paesaggio come anatomia come titola la mostra, che ben significa il legame con il territorio densamente vissuto dall’autore in una rivisitazione di luoghi ed esistenza, di storia, esperienza e sogno.
La prima delle mostre si inaugura proprio il 2 aprile presso la sede del Consiglio regionale, per procedere nel Centro Civico di quella Cervignano del Friuli in cui l’artista nacque nel 1924 e che, nonostante il richiamo della scena internazionale, non volle mai abbandonare. Infine, a giugno, l’ultima tappa espositiva sarà presso la Stamperia d’arte Albicocco, dove il “l’insostituibile, paziente, caparbio” Corrado Albicocco (come nelle parole di Zigaina), da molti e molti anni tira lastre di incredibile perizia ed espressività, assecondando il maestro e appoggiando la sua inesauribile ricerca artistica.
L’incisione per Zigaina è un viaggio che dura 50 anni e che sempre è stato vissuto a fianco della pittura e della scrittura (sì, Zigaina è un grande scrittore), in modo naturale. Così, fuori da un mondo spesso nutrito da frequentazioni a margine e da scarti minimi rispetto alla pittura, Zigaina accoglie la grafica come luogo di interrogazione originaria e ne fa elemento nodale della sua complessa dimensione artistica. Dimensione in cui il segno prevale in una accezione antica della parola graphè, usata in modo indistinto per disegno e scrittura a definire un unicum artistico di grande valore.
In mostra sono oltre 60 grafiche tecnicamente incentrate sull’acquaforte e i libri di artista di questo intellettuale a tutto campo, in cui il testo scritto si fonde all’immagine incisa per originare oggetti d’arte preziosi, in cui il senso dell’inesprimibile trova terreno in una scrittura magmatica e multiforme, sostenuta da una figurazione che rinforza l’alto valore poetico dei temi. Che l’autore affronta nell’incisione, come nella scrittura, come nella pittura unendo l’impegno civile al sogno. Ma a differenza dello scrivere che si precisa nelle prime ore del mattino, a differenza del dipingere che affronta la luce, l’incisione appartiene al buio dell’inverno e della sera. E questo è il notturno da cui prende consistenza l’immagine incisa in un ingorgo tenebroso che scende sui temi a lui più cari, come I campi dell’Arciduca, i Verso la laguna, Le sere dei vigneti e ancora Sul colle di Redipuglia, sugli orti e nei prati dove insetti misteriosi operano larvali e metamorfiche visitazioni.
Si genera in questo orizzonte colto ed esistenziale, realista e visionario quel Paesaggio come anatomia come titola la mostra, che ben significa il legame con il territorio densamente vissuto dall’autore in una rivisitazione di luoghi ed esistenza, di storia, esperienza e sogno.
SCARICA IL COMUNICATO IN PDF
COMMENTI
-
Dal 22 November 2025 al 3 May 2026
Torino | Sale Chiablese dei Musei Reali
Orazio Gentileschi. Un pittore in viaggio
-
Dal 20 November 2025 al 25 January 2026
Firenze | Palazzo Strozzi
Andro Eradze. Bones of Tomorrow
-
Dal 21 November 2025 al 28 March 2026
Cuneo | Complesso Monumentale di San Francesco
La Galleria Borghese. Da Raffaello a Bernini. Storia di una collezione
-
Dal 21 November 2025 al 29 March 2026
Treviso | Museo Nazionale Collezione Salce
UN MAGICO INVERNO. Bianche emozioni dalla Collezione Salce
-
Dal 21 November 2025 al 12 April 2026
Roma | Museo di Roma a Palazzo Braschi
Ville e giardini di Roma. Una corona di delizie
-
Dal 20 November 2025 al 6 April 2026
Bologna | Museo Civico Archeologico di Bologna
Graphic Japan. Da Hokusai al Manga