Le stanze dell'arte
Dal 14 Ottobre 2012 al 11 Novembre 2012
Sanguinetto | Verona
Luogo: Palazzo Taidelli
Indirizzo: corso Vittorio Emanuele 61
Orari: da lunedì a sabato 09-12.30/ 15-19
Curatori: Dionisio Gavagnin
Enti promotori:
- Fondazione Aldo Morelato
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 0442 365250
E-Mail info: info@palazzotaidelli.it
Sito ufficiale: http://www.palazzotaidelli.it
50 artisti internazionali, italiani e stranieri, del calibro di Carlo Carrà, Carlo Mollino, Giulio Paolini, Enzo Mari, Ugo La Pietra e tanti altri, accomunati dalla ricerca sul rapporto tra l’individuo e la casa. La mostra promossa dalla Fondazione Aldo Morelato, grazie al supporto dell’azienda Morelato e alla consulenza di Dionisio Gavagnin, ha lo scopo di approfondire la multiforme relazione tra le persone e il contesto abitativo attorno al quale si svolge la loro esistenza.
Un’esposizione che, attraverso un percorso ricco e intenso costituito da dipinti, fotografie e oggetti di design, propone un ventaglio di espressioni sul vissuto quotidiano entro le mura domestiche. Un luogo, la casa, che “simbolicamente” può rappresentare una “costrizione del presente o una costruzione del futuro”. Uno spazio che può esasperare disagi o diventare un’occasione di riflessione, di liberazione, di benessere.
Come afferma lo stesso curatore, Dionisio Gavagnin, “nell’arte moderna e contemporanea convive uno spettro di valori assegnato alle mura domestiche, e all’abitare in generale, che va dal rassicurante al tragico, fino a ipotesi utopiche che vedono necessario ripensare integralmente l’organizzazione e la funzione degli spazi abitativi e gli oggetti che li occupano”. Una mostra che vuole essere un “viaggio fatto di sorprese, di “luoghi altri” a nutrimento dell’anima, per scoprire che è sulla forza dell’immaginazione che bisogna far leva per una riprogettazione del nostro spazio vitale.”
Un’esposizione che, attraverso un percorso ricco e intenso costituito da dipinti, fotografie e oggetti di design, propone un ventaglio di espressioni sul vissuto quotidiano entro le mura domestiche. Un luogo, la casa, che “simbolicamente” può rappresentare una “costrizione del presente o una costruzione del futuro”. Uno spazio che può esasperare disagi o diventare un’occasione di riflessione, di liberazione, di benessere.
Come afferma lo stesso curatore, Dionisio Gavagnin, “nell’arte moderna e contemporanea convive uno spettro di valori assegnato alle mura domestiche, e all’abitare in generale, che va dal rassicurante al tragico, fino a ipotesi utopiche che vedono necessario ripensare integralmente l’organizzazione e la funzione degli spazi abitativi e gli oggetti che li occupano”. Una mostra che vuole essere un “viaggio fatto di sorprese, di “luoghi altri” a nutrimento dell’anima, per scoprire che è sulla forza dell’immaginazione che bisogna far leva per una riprogettazione del nostro spazio vitale.”
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COMMENTI
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