Gaspar Adriensz van Wittel (Gaspare Vanvitelli)

Amersfoort 1653 - Roma 1736

© Arte.it | Gaspard van Wittel

Padre del celebre architetto Luigi (autore della Reggia di Caserta per Carlo di Borbone), italianizzò il suo nome in Gaspare Vanvitelli. Noto anche come “Gaspare degli occhiali”, a causa della miopia che lo costringeva all’uso delle lenti da vista, dopo i primi anni di formazione in patria arrivò a Roma nel 1674 dove diventò ben presto noto per le sue nitide e precise vedute urbanistiche, frutto anche dell’utilizzo degli strumenti dei cartografi nordeuropei, come la cosiddetta “scatola ottica”. La sua attività generò in Italia un notevole interesse per il tipo di veduta a carattere topografico, che si svilupperà nel ‘700 grazie ad autori come Canaletto, del quale van Wittel è considerato un precursore. Lavorò tra Roma, Venezia, Bologna e Urbino. A Napoli il pittore olandese realizzò diverse vedute, come La Grotta di Posillipo (inizi XVIII secolo), Il Borgo di Chiaja (inizi XVIII secolo), La Darsena (1702). Tra le sue vedute più celebri si ricordano Venezia dall’isola di san Giorgio (1697) e Il Colosseo e l’Arco di Costantino a Roma (1716).



Le opere