Fino all’8 marzo nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio
La bellezza oltre la guerra. A Firenze l'omaggio a Kiev negli scatti di Massimo Listri
Palazzo Presidenziale di Kiev | Foto: © Massimo Listri | Courtesy Massimo Listri
Samantha De Martin
13/02/2024
Firenze - Opere d'arte coperte e sacchi di sabbia. Un grande teatro, completamente vuoto, con sedute di velluto rosso, lussuosi saloni delle feste fermatisi prima dell'ultimo ballo, scorte di pane pronto ad essere distribuito.
Una guerra incombente, tuttavia ancora senza protagonisti e senza sangue, fa capolino tra gli scatti di Massimo Listri.
Gemellata con Kiev dal 27 luglio 1967, Firenze omaggia la capitale dell'Ucraina, simbolo di lotta per la libertà e indipendenza di un popolo aggredito militarmente dalla Russia, con una mostra in corso fino all’8 marzo nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio.
Si tratta di un inedito ciclo di opere fotografiche che il fotografo fiorentino Massimo Listri ha dedicato alle bellezze architettoniche e artistiche della città, dove gran parte del patrimonio storico artistico è a rischio di sopravvivenza.
Secondo le stime dell'Unesco sono oltre 250 gli edifici culturali danneggiati o interamente distrutti, con un danno economico di quasi 3 miliardi di euro.
Ma i visitatori del percorso curato da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento di Firenze, non saranno chiamati a sfogliare immagini di guerra, teatri, case e scuole distrutte.
Khanenko Museum, Kiev | Foto: © Massimo Listri | Courtesy Massimo Listri
"Massimo Listri - sottolinea il curatore Risaliti - ha raggiunto Kiev, ma non ha fotografato le rovine, i feriti e i morti, non ha voluto documentare l'orrore, la disperazione. Il suo reportage, come sempre di altissima qualità poetica e formale, riguarda alcune dei maggiori siti del patrimonio storico artistico e architettonico della capitale ucraina. Ha cercato di generare contemplazione, durata, proiettando sentimenti di morte attraverso al compassione per quanto di bello ha costruito il popolo ucraino nei secoli. Infatti, questo suo nuovo ciclo di fotografie ci tocca nel profondo, ci commuove e ci lascia in qualche modo sgomenti. Sono indiscutibilmente belle, non ostentano altro che bellezza, magnificenza, ricchezza estetica, sacralità, opulenza creativa, devozione spirituale. Eppure, non possiamo non associare tutta questa bellezza e fastosità alla deprimente, allucinata e soffocante presenza della guerra, con i suoi disastri e la sua pesante cappa di dolore".
Banca Nazionale dell'Ucraina, Kiev | Foto: © Massimo Listri | Courtesy Massimo Listri
La mostra rimarrà aperta tutti i giorni, escluso il giovedì, dalle 14 alle 19.
Leggi anche:
• Massimo Listri. Firenze - Kiyv e ritorno
Una guerra incombente, tuttavia ancora senza protagonisti e senza sangue, fa capolino tra gli scatti di Massimo Listri.
Gemellata con Kiev dal 27 luglio 1967, Firenze omaggia la capitale dell'Ucraina, simbolo di lotta per la libertà e indipendenza di un popolo aggredito militarmente dalla Russia, con una mostra in corso fino all’8 marzo nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio.
Si tratta di un inedito ciclo di opere fotografiche che il fotografo fiorentino Massimo Listri ha dedicato alle bellezze architettoniche e artistiche della città, dove gran parte del patrimonio storico artistico è a rischio di sopravvivenza.
Secondo le stime dell'Unesco sono oltre 250 gli edifici culturali danneggiati o interamente distrutti, con un danno economico di quasi 3 miliardi di euro.
Ma i visitatori del percorso curato da Sergio Risaliti, direttore artistico del Museo Novecento di Firenze, non saranno chiamati a sfogliare immagini di guerra, teatri, case e scuole distrutte.
Khanenko Museum, Kiev | Foto: © Massimo Listri | Courtesy Massimo Listri
"Massimo Listri - sottolinea il curatore Risaliti - ha raggiunto Kiev, ma non ha fotografato le rovine, i feriti e i morti, non ha voluto documentare l'orrore, la disperazione. Il suo reportage, come sempre di altissima qualità poetica e formale, riguarda alcune dei maggiori siti del patrimonio storico artistico e architettonico della capitale ucraina. Ha cercato di generare contemplazione, durata, proiettando sentimenti di morte attraverso al compassione per quanto di bello ha costruito il popolo ucraino nei secoli. Infatti, questo suo nuovo ciclo di fotografie ci tocca nel profondo, ci commuove e ci lascia in qualche modo sgomenti. Sono indiscutibilmente belle, non ostentano altro che bellezza, magnificenza, ricchezza estetica, sacralità, opulenza creativa, devozione spirituale. Eppure, non possiamo non associare tutta questa bellezza e fastosità alla deprimente, allucinata e soffocante presenza della guerra, con i suoi disastri e la sua pesante cappa di dolore".
Banca Nazionale dell'Ucraina, Kiev | Foto: © Massimo Listri | Courtesy Massimo Listri
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