Milano, Bologna, Roma e Napoli tra le tappe di un tour targato Arthemisia
Da Bruegel a Klimt, sei grandi mostre da non perdere in autunno
Gustav Klimt, Giuditta e Oloferne, 1901 | © Österreichische Galerie Belvedere, Wien | Foto: Johannes Stoll
Francesca Grego
30/07/2021
Istantanee dalla Belle Epoque, pittoresche scene dal medioevo fiammingo, giardini inondati di luce, splendori dalla Vienna di inizio secolo: è quanto ci attende nel calendario espositivo del prossimo autunno, con la complicità di maestri assoluti come Pieter Bruegel, Giovanni Boldini, Claude Monet, Gustav Klimt. Da Milano a Napoli, passando per Asti, Genova, Bologna e Roma le grandi mostre non mancheranno. Eccone un'anticipazione.
Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935 |Courtesy of © 2014 The M.C. Escher Company. All rights reserved
Escher a Genova dal 9 settembre
Immaginifico, ipnotico, surreale, nessuno come Escher ha messo in comunicazione fantasia e matematica, rigore e meraviglia. A Palazzo Ducale una grande mostra ne riporta in scena l'avventura, mettendo in luce la varietà della sua produzione. Icone come Giorno e Notte, Mano con sfera riflettente, Vincolo di unione introdurranno lavori meno conosciuti e autentiche chicche, come i paesaggi realizzati durante gli anni che l'artista trascorse in Italia. Il tuffo nell'infinito sarà ancora più profondo grazie a inediti allestimenti immersivi e al confronto con visionari di ogni tempo, da Giovan Battista Piranesi a Victor Vasarely.
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas , vers 1916-1919 Huile sur toile, 130 x 152 cm. Paris, Musée Marmottan Monet, legs Michel Monet, 1966. Inv. 5098 I © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux-arts, Paris
Monet a Milano dal 18 settembre
Più di 50 dipinti del maestro francese sono in arrivo a Palazzo Reale, per una full immersion nella galassia impressionista. Seguendo il filo della luce e del colore, ripercorreremo l'intera carriera del pittore, a partire dai quadri che gli furono più cari, che volle tenere con sé fino alla morte nella sua casa di Giverny. Dai primi, minuscoli quadri dipinti all'aria aperta a famosi capolavori come le Ninfee, la Passeggiata di Argenteuil o le Rose, l'ultimo in assoluto, l'evoluzione dell'artista si svela in una mostra realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan di Parigi, che detiene il più vasto nucleo di opere di Monet esistente al mondo.
Klimt a Roma dal 26 ottobre
Ori sublimi, decori in cui l'occhio si perde, conturbanti veneri moderne hanno fatto la fortuna di Gustav Klimt nella Vienna di inizio secolo. E dalla capitale asburgica – precisamente dal Museo del Belvedere e dalla Klimt Foundation – arrivano le oltre 200 opere chiamate a celebrarne l'ormai centenaria fortuna nella cornice di Palazzo Braschi. Dalle grafiche ai grandi pannelli dipinti, da celebri gioielli come Giuditta a lavori meno noti ma altrettanto preziosi, il guru della Secessione è pronto a mostrarsi in tutto il suo fulgore.
Giovanni Boldini, Mademoiselle De Nemidoff,1908. Olio su tela, 232x122 cm. Collezione privata
Boldini a Bologna dal 29 ottobre
Solo 50 chilometri separano Bologna da Ferrara, la città natale di Giovanni Boldini. Eppure nel capoluogo emiliano non era mai stata allestita una grande mostra sul pittore della Belle Epoque. Il vuoto sarà presto colmato dal prossimo progetto di Palazzo Albergati, dove una spettacolare galleria di dipinti racconterà i talenti del ritrattista favorito dall'alta società europea tra Ottocento e Novecento. Signore affascinanti, abiti da sogno, volti sensuali o malinconici splenderanno insieme nell'affresco di un'epoca e del suo cantore, capace come pochi di catturarne l'anima e le più fuggevoli emozioni tra fruscii di seta e taffettà.
Pieter Brueghel il Giovane, Danza nuziale allʼaperto,1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm. U.S.A., collezione privata
Bruegel a Napoli da fine novembre
Dalle lontane Fiandre, la dinastia artistica dei Bruegel ha cambiato l'arte e il gusto dell'Europa: complice la passione dei regnanti, oggi troviamo i loro quadri nei musei spagnoli come a Vienna e a Bruxelles. Dalla fine di novembre una selezione di ben 100 dipinti raggiungerà la Basilica della Pietrasanta a Napoli, un luogo unico, dove millenni di storia respirano ancora. Tra echi della Magna Grecia e fasti barocchi, i visitatori potranno ammirare le brulicanti ed enigmatiche composizioni di Pieter Bruegel il Vecchio o le opere del figlio Jan, noto con il soprannome di Bruegel dei Velluti e collaboratore di Rubens.
Llewelyn Lloyd, Paesaggio rosa con figura,1916. Olio su tavola, 17,2x23,2 cm. Collezione privata I Credito fotografico: Antonio Quattrone
I Macchiaioli ad Asti da fine novembre
Uno dei più importanti movimenti artistici italiani si racconta a Palazzo Mazzetti a partire da fine novembre. Paesaggi naturali, scene di lavoro e di vita quotidiana, ritratti, angoli silenziosi e sconosciuti del Belpaese declinano la versione nostrana della pittura en plein air, che battè sul tempo gli Impressionisti francesi: un trionfo di luce e di colore da apprezzare nei quadri di Giovanni Fattori, Silvestro Lega e degli altri artisti ribelli che rinnovarono la pittura italiana nel nome della “macchia”, anche grazie a prestiti da esclusive collezioni private.
Maurits Cornelis Escher, Mano con sfera riflettente, 1935 |Courtesy of © 2014 The M.C. Escher Company. All rights reserved
Escher a Genova dal 9 settembre
Immaginifico, ipnotico, surreale, nessuno come Escher ha messo in comunicazione fantasia e matematica, rigore e meraviglia. A Palazzo Ducale una grande mostra ne riporta in scena l'avventura, mettendo in luce la varietà della sua produzione. Icone come Giorno e Notte, Mano con sfera riflettente, Vincolo di unione introdurranno lavori meno conosciuti e autentiche chicche, come i paesaggi realizzati durante gli anni che l'artista trascorse in Italia. Il tuffo nell'infinito sarà ancora più profondo grazie a inediti allestimenti immersivi e al confronto con visionari di ogni tempo, da Giovan Battista Piranesi a Victor Vasarely.
Claude Monet (1840-1926), Nymphéas , vers 1916-1919 Huile sur toile, 130 x 152 cm. Paris, Musée Marmottan Monet, legs Michel Monet, 1966. Inv. 5098 I © Musée Marmottan Monet, Académie des beaux-arts, Paris
Monet a Milano dal 18 settembre
Più di 50 dipinti del maestro francese sono in arrivo a Palazzo Reale, per una full immersion nella galassia impressionista. Seguendo il filo della luce e del colore, ripercorreremo l'intera carriera del pittore, a partire dai quadri che gli furono più cari, che volle tenere con sé fino alla morte nella sua casa di Giverny. Dai primi, minuscoli quadri dipinti all'aria aperta a famosi capolavori come le Ninfee, la Passeggiata di Argenteuil o le Rose, l'ultimo in assoluto, l'evoluzione dell'artista si svela in una mostra realizzata in collaborazione con il Musée Marmottan di Parigi, che detiene il più vasto nucleo di opere di Monet esistente al mondo.
Klimt a Roma dal 26 ottobre
Ori sublimi, decori in cui l'occhio si perde, conturbanti veneri moderne hanno fatto la fortuna di Gustav Klimt nella Vienna di inizio secolo. E dalla capitale asburgica – precisamente dal Museo del Belvedere e dalla Klimt Foundation – arrivano le oltre 200 opere chiamate a celebrarne l'ormai centenaria fortuna nella cornice di Palazzo Braschi. Dalle grafiche ai grandi pannelli dipinti, da celebri gioielli come Giuditta a lavori meno noti ma altrettanto preziosi, il guru della Secessione è pronto a mostrarsi in tutto il suo fulgore.
Giovanni Boldini, Mademoiselle De Nemidoff,1908. Olio su tela, 232x122 cm. Collezione privata
Boldini a Bologna dal 29 ottobre
Solo 50 chilometri separano Bologna da Ferrara, la città natale di Giovanni Boldini. Eppure nel capoluogo emiliano non era mai stata allestita una grande mostra sul pittore della Belle Epoque. Il vuoto sarà presto colmato dal prossimo progetto di Palazzo Albergati, dove una spettacolare galleria di dipinti racconterà i talenti del ritrattista favorito dall'alta società europea tra Ottocento e Novecento. Signore affascinanti, abiti da sogno, volti sensuali o malinconici splenderanno insieme nell'affresco di un'epoca e del suo cantore, capace come pochi di catturarne l'anima e le più fuggevoli emozioni tra fruscii di seta e taffettà.
Pieter Brueghel il Giovane, Danza nuziale allʼaperto,1610 ca. Olio su tavola, 74,2x94 cm. U.S.A., collezione privata
Bruegel a Napoli da fine novembre
Dalle lontane Fiandre, la dinastia artistica dei Bruegel ha cambiato l'arte e il gusto dell'Europa: complice la passione dei regnanti, oggi troviamo i loro quadri nei musei spagnoli come a Vienna e a Bruxelles. Dalla fine di novembre una selezione di ben 100 dipinti raggiungerà la Basilica della Pietrasanta a Napoli, un luogo unico, dove millenni di storia respirano ancora. Tra echi della Magna Grecia e fasti barocchi, i visitatori potranno ammirare le brulicanti ed enigmatiche composizioni di Pieter Bruegel il Vecchio o le opere del figlio Jan, noto con il soprannome di Bruegel dei Velluti e collaboratore di Rubens.
Llewelyn Lloyd, Paesaggio rosa con figura,1916. Olio su tavola, 17,2x23,2 cm. Collezione privata I Credito fotografico: Antonio Quattrone
I Macchiaioli ad Asti da fine novembre
Uno dei più importanti movimenti artistici italiani si racconta a Palazzo Mazzetti a partire da fine novembre. Paesaggi naturali, scene di lavoro e di vita quotidiana, ritratti, angoli silenziosi e sconosciuti del Belpaese declinano la versione nostrana della pittura en plein air, che battè sul tempo gli Impressionisti francesi: un trionfo di luce e di colore da apprezzare nei quadri di Giovanni Fattori, Silvestro Lega e degli altri artisti ribelli che rinnovarono la pittura italiana nel nome della “macchia”, anche grazie a prestiti da esclusive collezioni private.
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