I racconti di Vinicio Capossela al Teatro Palladium

 

14/12/2004

Da giovedì 16 a sabato 18 dicembre alle ore 21 Vinicio Capossela dà voce ai suoi racconti dal palco del Teatro Palladium Università Roma Tre, con uno spettacolare reading dedicato alla sua prima esperienza editoriale. Grande amante del linguaggio, della poesia, della parola, Vinicio Capossela ha sempre dedicato molto tempo alla scrittura, come s’intuisce dai testi delle sue canzoni. Da anni le parole si affollavano su un piccolo taccuino e non gli davano tregua. Non si muore tutte le mattine è il primo romanzo di Vinicio Capossela (Feltrinelli editore, 2004) e, dalla scorsa primavera, è anche un reading che ha registrato un enorme successo in tutta Italia. Tornano molti personaggi e luoghi delle sue canzoni e dei suoi radioracconti, ma qui si affiancano a nuove voci e trovano nuovi spazi dove accasarsi e farsi sentire. L’autore stesso racconta che, quando scriveva, non poteva fare a meno di leggere ogni capitolo ad alta voce, per ascoltarsi e per sentire a che ritmo andava, e ogni volta “mi pareva di stare su un treno diverso: diretto, direttissimo, accelerato, locale”. Il progetto di Capossela, la sua ambizione, sta proprio nella scomponibilità del romanzo e nel suo prestarsi allo smembramento: e le pagine vendute a etto, sfuse, a capitoli, a ognuno la parte che gli serve, come dal macellaio! Brandelli di scrittura a cui dare voce. Ed è la voce di Vinicio Capossela, la vera protagonista di questo spettacolo. La voce diventa musica e la musica si lascia raccontare: Glenn Gould, Tony Castellano, Charlie Parker, le macchine che ruggiscono, il frastuono della gioventù, il botto e la vita: “giacchè siamo rimasti solo voce, la voce è la nostra barca, il nostro confine, quel che resta di noi”