Il Male
Opera della mostra Il Male. Esercizi di pittura crudele
15/06/2005
L’amore, la passione, la bellezza: temi utilizzati regolarmente come filo rosso per decine di mostre, saggi ed esposizioni. A Torino un'inquietante esposizione offre una ricognizione completa sulla rappresentazione del Male nell'arte.
Presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, sede dell'evento, sono esposte 180 opere di grandi artisti: da Beato Angelico a grandi nomi del Novecento come Balthus e Schiele fino ai contemporanei come Music e Kokocinski.
La mostra, curata da Vittorio Sgarbi offre una sezione particolare destinata al concetto del Male come tratto fisiognomico in una galleria di ritratti di personaggi malvagi, sfigurati, deformi. Gli anni di Antonello da Messina segnano il punto di partenza della rappresentazione del Male nell'uomo, quando nell'arte, al principio del Quattrocento, irrompe l'individuo con le sue debolezze.
Hieronymus Bosch e Antonello, ciascuno a suo modo, trasportano il Male nella vita quotidiana. Tra le testimonianze del Quattrocento, dipinti di Giovanni Bellini, Beato Angelico e Taddeo di Bartolo; nel Cinquecento le opere di Tiziano, Lorenzo Lotto, Annibale e Agostino Carracci, Bartolomeo Passerotti; nel Seicento i capolavori di Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera, Paolini, Domenico Fetti, Bernardo Strozzi, Giuseppe Vermiglio, Tanzio da Varallo, Salvator Rosa, Mattia Preti e la straordinaria Medusa di Rubens; nel Settecento i dipinti di Ghezzi, Magnasco, Ricci, Gandolfi, Füssli, Bonomini, Fra' Galgario. Tra le opere che rappresentano il Male nell'arte dell'Ottocento emergono i capolavori di William Blake. Il Novecento, secolo di Freud, è reso in opere di grandi maestri come Wildt, Viani, Sironi, Pirandello, Bacon, Munch, Balthus ed Andy Warhol, ma anche di maestri meno noti, come Baccarini, Boncinelli e Ferrazzi.
Dal Novecento si arriva ai contemporanei con Music, Ferroni, Kokocinski, Sughi, Bottoni, Schmidlin, Martinelli e Margherita Manzelli. Una parte complementare alla sezione pittorica della mostra, si svolge presso il Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana di Torino e propone esempi della cinematografia legata agli stessi concetti del Male.
Il Male. Esercizi di pittura crudele
Fino al 26/06/2005
Torino, Palazzina di Caccia di Stupinigi
ORARIO: tutti i giorni inclusi i festivi
martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00 - 19.00, giovedì 9.00 - 22.00, domenica 9.00 - 20.00;
INGRESSO: intero 9 euro, ridotto e gruppi 6 euro,
scuole 4 euro
tel. 02/36505077-02/45470740-41, fax 02/45470762
Presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, sede dell'evento, sono esposte 180 opere di grandi artisti: da Beato Angelico a grandi nomi del Novecento come Balthus e Schiele fino ai contemporanei come Music e Kokocinski.
La mostra, curata da Vittorio Sgarbi offre una sezione particolare destinata al concetto del Male come tratto fisiognomico in una galleria di ritratti di personaggi malvagi, sfigurati, deformi. Gli anni di Antonello da Messina segnano il punto di partenza della rappresentazione del Male nell'uomo, quando nell'arte, al principio del Quattrocento, irrompe l'individuo con le sue debolezze.
Hieronymus Bosch e Antonello, ciascuno a suo modo, trasportano il Male nella vita quotidiana. Tra le testimonianze del Quattrocento, dipinti di Giovanni Bellini, Beato Angelico e Taddeo di Bartolo; nel Cinquecento le opere di Tiziano, Lorenzo Lotto, Annibale e Agostino Carracci, Bartolomeo Passerotti; nel Seicento i capolavori di Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Jusepe de Ribera, Paolini, Domenico Fetti, Bernardo Strozzi, Giuseppe Vermiglio, Tanzio da Varallo, Salvator Rosa, Mattia Preti e la straordinaria Medusa di Rubens; nel Settecento i dipinti di Ghezzi, Magnasco, Ricci, Gandolfi, Füssli, Bonomini, Fra' Galgario. Tra le opere che rappresentano il Male nell'arte dell'Ottocento emergono i capolavori di William Blake. Il Novecento, secolo di Freud, è reso in opere di grandi maestri come Wildt, Viani, Sironi, Pirandello, Bacon, Munch, Balthus ed Andy Warhol, ma anche di maestri meno noti, come Baccarini, Boncinelli e Ferrazzi.
Dal Novecento si arriva ai contemporanei con Music, Ferroni, Kokocinski, Sughi, Bottoni, Schmidlin, Martinelli e Margherita Manzelli. Una parte complementare alla sezione pittorica della mostra, si svolge presso il Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana di Torino e propone esempi della cinematografia legata agli stessi concetti del Male.
Il Male. Esercizi di pittura crudele
Fino al 26/06/2005
Torino, Palazzina di Caccia di Stupinigi
ORARIO: tutti i giorni inclusi i festivi
martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00 - 19.00, giovedì 9.00 - 22.00, domenica 9.00 - 20.00;
INGRESSO: intero 9 euro, ridotto e gruppi 6 euro,
scuole 4 euro
tel. 02/36505077-02/45470740-41, fax 02/45470762
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