L’UOMO VITRUVIANO DI LEONARDO
L'Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci
25/01/2002
Sul verso della moneta italiana da un Euro c’è un’immagine famosissima legata alla cultura figurativa rinascimentale italiana.
Si tratta del cosiddetto “Uomo vitruviano” di Leonardo, conservato nelle Gallerie dell’Accademia a Venezia. Il disegno, risalente al 1490, è uno dei più famosi dell’artista ed illustra il canone delle proporzioni umane che Vitruvio, architetto romano del I secolo a.C., aveva posto al centro della sua teoria architettonica.
Evidente fosse questo il motivo della grande riscoperta di questo trattato in età rinascimentale: l’uomo veniva messo al centro della progettazione come misura di tutte le cose, stesso processo che avveniva nella nuova mentalità che permetteva un allontanamento dalle pastoie medievali. Una teoria che non poteva affascinare chi viveva gli anni che oggi conosciamo anche sotto l’eloquente nome di “Umanesimo”.
Il testo antico si proponeva di dimostrare che le proporzioni umane sono esattamente inscrivibili in due figure geometriche perfette come il cerchio ed il quadrato: tale teoria viene sempre seguita nelle illustrazioni a corredo delle edizioni a stampa del trattato vitruviano, a cominciare da quella a cura di Fra Giocondo del 1511. Da questa edizione in poi le figure sono sempre due. La grande novità leonardesca, nonostante il suo disegno sia precedente di più di un ventennio, sta nell’aver sovrapposto nello stesso foglio le due illustrazioni, riproducendo la simultanea percezione di due diverse immagini.
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