Gli appuntamenti sul piccolo schermo
L'Agenda dell'Arte - In TV
Televisore Anni '70 | Foto: AlexAntropov86, via Pixabay
Francesca Grego
08/08/2019
• Balletto - Parade e Pulcinella. Omaggio a Pablo Picasso dal Teatro Grande degli Scavi di Pompei. Su Rai5 giovedì 8 agosto alle 21.15
In prima visione tv, i due balletti che nel 2017 hanno celebrato i 100 anni del viaggio in Italia compiuto da Pablo Picasso e Jean Cocteau in occasione della nascita di Parade.
Tra le magiche rovine di Pompei, tornano due leggendarie creazioni dei Balletti Russi di Sergej Djagilev, con le musiche di Erik Satie (Parade) e Igor Stravinskij (Pulcinella) e le coreografie di Léonide Massine riprese dal figlio Lorca. In evidenza, le scene e i costumi ideati da Picasso per le produzioni del 1917 e del 1920.
Se in Parade l’arte rivoluzionaria del genio andaluso interpreta gli aspetti più vivaci della natura umana ispirandosi al mondo del circo, in Pulcinella rivivono le atmosfere dei vicoli e dei mercati napoletani di inizio secolo, che tanto piacquero all’artista. Per l’occasione Picasso realizzò scenografie geometriche ispirate al Cubismo, le cui tinte fredde esaltavano i colori brillanti dei costumi.
I due spettacoli sono stati rappresentati nel Teatro Grande degli Scavi di Pompei dai danzatori del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato e con i primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino e Manuel Paruccini.
• Dobici – 20 anni di fotografia. Su Rai5 venerdì 9 agosto alle 22.20
Dalla metà degli anni Novanta Alessandro Dobici è uno dei più blasonati interpreti del ritratto fotografico. Amatissimo per l’intensità del suo stile dai più noti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura italiana, ha catturato i volti di Roberto Benigni, Giancarlo Giannini, Bernardo Bertolucci, Bigas Luna, Citto Maselli, Valeria Golino e Claudio Baglioni, che segue con la sua Nikon da più di vent’anni.
Dopo la grande mostra che l’ha visto protagonista a Cuba, Dobici racconta il suo lavoro in un documentario che ne restituisce lo spirito e ne ripercorre l’avventura attraverso i viaggi, la vita, i volti di celebrities e di gente comune incontrati nel corso della carriera. Ne viene fuori un nuovo ritratto: quello di un artista e professionista del suo tempo, capace di dividere la sua attività tra arte e mercato conservando integrità e rigore.
• Peter Marcias, Uno sguardo alla Terra. Su Sky Arte HD lunedì 12 agosto alle 21.15
Documentaristi di tutto il mondo si incontrano per confrontarsi sullo statuto dell’immagine e sul suo ruolo nel raccontare la realtà. L’occasione che riunisce Vincenzo Marra, Brillante Mendoza, Wang Bing, José Luis Guerin davanti alla camera del regista Peter Marcias è il restauro dello storico documentario L’ultimo pugno di terra, con cui nel 1962 Fiorenzo Serra e Manlio Brigaglia restituirono un ritratto lucido, intenso e amaro della Sardegna al varo del Piano di Rinascita.
I luoghi, le persone, i suoni e la natura dell’isola spingono a meditare su come sia cambiata la regione in oltre 50 anni, ma soprattutto su come siano cambiati gli occhi che la osservano dietro la cinepresa.
Un dietro le quinte tutt’altro che celebrativo apre lo sguardo sulle relazioni tra passato e presente in un viaggio di grande potenza narrativa, mostrando come il cinema possa essere un mezzo per comprendere lo spirito del tempo. Riflessioni sui metodi del documentarista, sulla ricerca etnografica, sul rapporto con lo spettatore riportano l’attenzione su un mestiere di estrema attualità, in un film che appare doloroso a chi quella storia l’ha vissuta sulla propria pelle e a tutti gli altri folgorante.
Leggi anche:
• Picasso torna a Roma a 100 anni dal suo ultimo viaggio in Italia
• Alessandro Dobici. Fotografie. Retrospettiva 1995-2018
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Tra le magiche rovine di Pompei, tornano due leggendarie creazioni dei Balletti Russi di Sergej Djagilev, con le musiche di Erik Satie (Parade) e Igor Stravinskij (Pulcinella) e le coreografie di Léonide Massine riprese dal figlio Lorca. In evidenza, le scene e i costumi ideati da Picasso per le produzioni del 1917 e del 1920.
Se in Parade l’arte rivoluzionaria del genio andaluso interpreta gli aspetti più vivaci della natura umana ispirandosi al mondo del circo, in Pulcinella rivivono le atmosfere dei vicoli e dei mercati napoletani di inizio secolo, che tanto piacquero all’artista. Per l’occasione Picasso realizzò scenografie geometriche ispirate al Cubismo, le cui tinte fredde esaltavano i colori brillanti dei costumi.
I due spettacoli sono stati rappresentati nel Teatro Grande degli Scavi di Pompei dai danzatori del Teatro dell’Opera di Roma sotto la direzione di Eleonora Abbagnato e con i primi ballerini Rebecca Bianchi, Claudio Cocino e Manuel Paruccini.
• Dobici – 20 anni di fotografia. Su Rai5 venerdì 9 agosto alle 22.20
Dalla metà degli anni Novanta Alessandro Dobici è uno dei più blasonati interpreti del ritratto fotografico. Amatissimo per l’intensità del suo stile dai più noti personaggi del mondo dello spettacolo e della cultura italiana, ha catturato i volti di Roberto Benigni, Giancarlo Giannini, Bernardo Bertolucci, Bigas Luna, Citto Maselli, Valeria Golino e Claudio Baglioni, che segue con la sua Nikon da più di vent’anni.
Dopo la grande mostra che l’ha visto protagonista a Cuba, Dobici racconta il suo lavoro in un documentario che ne restituisce lo spirito e ne ripercorre l’avventura attraverso i viaggi, la vita, i volti di celebrities e di gente comune incontrati nel corso della carriera. Ne viene fuori un nuovo ritratto: quello di un artista e professionista del suo tempo, capace di dividere la sua attività tra arte e mercato conservando integrità e rigore.
• Peter Marcias, Uno sguardo alla Terra. Su Sky Arte HD lunedì 12 agosto alle 21.15
Documentaristi di tutto il mondo si incontrano per confrontarsi sullo statuto dell’immagine e sul suo ruolo nel raccontare la realtà. L’occasione che riunisce Vincenzo Marra, Brillante Mendoza, Wang Bing, José Luis Guerin davanti alla camera del regista Peter Marcias è il restauro dello storico documentario L’ultimo pugno di terra, con cui nel 1962 Fiorenzo Serra e Manlio Brigaglia restituirono un ritratto lucido, intenso e amaro della Sardegna al varo del Piano di Rinascita.
I luoghi, le persone, i suoni e la natura dell’isola spingono a meditare su come sia cambiata la regione in oltre 50 anni, ma soprattutto su come siano cambiati gli occhi che la osservano dietro la cinepresa.
Un dietro le quinte tutt’altro che celebrativo apre lo sguardo sulle relazioni tra passato e presente in un viaggio di grande potenza narrativa, mostrando come il cinema possa essere un mezzo per comprendere lo spirito del tempo. Riflessioni sui metodi del documentarista, sulla ricerca etnografica, sul rapporto con lo spettatore riportano l’attenzione su un mestiere di estrema attualità, in un film che appare doloroso a chi quella storia l’ha vissuta sulla propria pelle e a tutti gli altri folgorante.
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