Il 30 e il 31 maggio nelle sale italiane
L’ironia dissacrante di Cattelan diventa un film
Maurizio Cattelan. Be Right Back | © Dogwoof Documentary Still
Francesca Grego
08/05/2017
“Non ho mai fatto niente di più provocatorio e spietato di ciò che vedo tutti i giorni intorno a me. Io sono solo una spugna. Un altoparlante”. Parola di Maurizio Cattelan, la star dell’arte fuori dalle righe che ha fatto dell’irriverenza una bandiera. Dagli anni Novanta le sue installazioni scatenano clamore e curiosità, alzando vertiginosamente le quotazioni.
Per la prima volta al cinema, il 30 e il 31 maggio la regista statunitense Maura Axelrod ne narrerà vita, morte e miracoli, ricostruendo la dirompente avventura di un artista che ha scosso il mondo dell’arte dalle fondamenta con la sua geniale consapevolezza dei meccanismi della scena mediatica.
Distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema, Maurizio Cattelan. Be Right Back – Il Film si snoda attraverso vivaci interviste a curatori, collezionisti, critici d’arte ed ex-fidanzate, con la camera puntata su opere ironiche e scandalose, fatte apposta per catturare l’attenzione.
Da papa Woytila colpito da un meteorite (La nona ora) a Hitler messo in ginocchio come uno scolaretto in preghiera (Him), fino al gallerista Massimo De Carlo incollato col nastro da imballaggio alle pareti della sua galleria per l’opera vivente A perfect day, nessuno è al riparo dall’onda dissacrante di Cattelan.
Se i tre bambini-fantoccio impiccati nel centro di Milano fanno il paio con il “gestaccio” di L.O.V.E, gigantesco dito medio in marmo di Carrara levato davanti al Palazzo della Borsa, i visitatori del Guggenheim Museum di New York, che nel 2011 consacrò l’artista in una memorabile retrospettiva, trovano nell’ultimissima America una toilette d’eccezione: un water d’oro a 18 carati per “un intimo faccia a faccia con l’arte”, figlio delle diseguaglianze economiche del nostro tempo, ma anche della Fontana di Marcel Duchamp e della Merda d’artista di Piero Manzoni.
Tassidermie, statue di cera di inquietante realismo, provocazioni in ogni formato e materiale si accompagnano a clamorosi “scherzi d’autore”. Come la IV Biennale dei Caraibi, evento fittizio pensato nel ’99 insieme a Jens Hoffmann, che dopo un rumoroso battage pubblicitario mandò in vacanza gli artisti e lasciò i critici a bocca asciutta. O le interviste riciclate, assemblate con il copia-e-incolla di frasi reperite sul web. O ancora lo scambio di identità con il giornalista e direttore associato del New Museum of Contemporary Art di New York Massimo Gioni, tra le voci del film, che nei primi anni Duemila si ritrovò a interpretare la controfigura di Cattelan in un’escalation di situazioni mediatiche sempre più rischiose.
Freddo manipolatore, Gian Burrasca dell’arte, speleologo dell’inconscio di un’epoca? Per scoprirlo non resta che attendere la fine di maggio.
Maurizio Cattelan. Be Right Back – Il Film è un appuntamento della stagione della “Grande Arte al Cinema”, realizzata da Nexo Digital con i media partner Radio DEEJAY, Sky Arte HD e MYmovies.it.
Per la prima volta al cinema, il 30 e il 31 maggio la regista statunitense Maura Axelrod ne narrerà vita, morte e miracoli, ricostruendo la dirompente avventura di un artista che ha scosso il mondo dell’arte dalle fondamenta con la sua geniale consapevolezza dei meccanismi della scena mediatica.
Distribuito in esclusiva per l’Italia da Nexo Digital e Feltrinelli Real Cinema, Maurizio Cattelan. Be Right Back – Il Film si snoda attraverso vivaci interviste a curatori, collezionisti, critici d’arte ed ex-fidanzate, con la camera puntata su opere ironiche e scandalose, fatte apposta per catturare l’attenzione.
Da papa Woytila colpito da un meteorite (La nona ora) a Hitler messo in ginocchio come uno scolaretto in preghiera (Him), fino al gallerista Massimo De Carlo incollato col nastro da imballaggio alle pareti della sua galleria per l’opera vivente A perfect day, nessuno è al riparo dall’onda dissacrante di Cattelan.
Se i tre bambini-fantoccio impiccati nel centro di Milano fanno il paio con il “gestaccio” di L.O.V.E, gigantesco dito medio in marmo di Carrara levato davanti al Palazzo della Borsa, i visitatori del Guggenheim Museum di New York, che nel 2011 consacrò l’artista in una memorabile retrospettiva, trovano nell’ultimissima America una toilette d’eccezione: un water d’oro a 18 carati per “un intimo faccia a faccia con l’arte”, figlio delle diseguaglianze economiche del nostro tempo, ma anche della Fontana di Marcel Duchamp e della Merda d’artista di Piero Manzoni.
Tassidermie, statue di cera di inquietante realismo, provocazioni in ogni formato e materiale si accompagnano a clamorosi “scherzi d’autore”. Come la IV Biennale dei Caraibi, evento fittizio pensato nel ’99 insieme a Jens Hoffmann, che dopo un rumoroso battage pubblicitario mandò in vacanza gli artisti e lasciò i critici a bocca asciutta. O le interviste riciclate, assemblate con il copia-e-incolla di frasi reperite sul web. O ancora lo scambio di identità con il giornalista e direttore associato del New Museum of Contemporary Art di New York Massimo Gioni, tra le voci del film, che nei primi anni Duemila si ritrovò a interpretare la controfigura di Cattelan in un’escalation di situazioni mediatiche sempre più rischiose.
Freddo manipolatore, Gian Burrasca dell’arte, speleologo dell’inconscio di un’epoca? Per scoprirlo non resta che attendere la fine di maggio.
Maurizio Cattelan. Be Right Back – Il Film è un appuntamento della stagione della “Grande Arte al Cinema”, realizzata da Nexo Digital con i media partner Radio DEEJAY, Sky Arte HD e MYmovies.it.
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