La Basilica di Loreto in mostra a Roma
Loreto
26/02/2004
Fino al 20 gennaio è possibile visitare a Roma presso un’aula dell’ex chiesa delle Zitelle del complesso di San Michele a Ripa un’interessante mostra dedicata alla storia della decorazione a fresco della cupola della Basilica di Loreto. L’esposizione raccoglie in forma inedita una collezione di disegni che testimoniano le due fasi realizzative dei lavori.
Il titolo può lasciare interdetti: “Ianua Coeli” è un’invocazione litanica alla Vergine, figura protagonista delle decorazioni ideate per la cupola.
Oggi chi entra nel tempio lauretano e getta lo sguardo in direzione della volta, si trova di fronte la decorazione ottocentesca di Cesare Maccari, l’ultima di una successione di committenze che hanno avuto luogo nel corso dei secoli. Ma andiamo per ordine.
L’edificazione della cupola ottagonale fu portata a termine nel maggio dell’anno 1500 da Giuliano da Sangallo. Sul finire del primo decennio del Seicento Cristoforo Roncalli, detto il Pomarancio, venne incaricato di affrescare la zona (1609-15). In breve tempo, però, la decorazione secentesca, a causa delle infiltrazioni e del fumo dei ceri e delle lampade, andò persa e solo tra il 1888 ed il 1908 ne venne ideata un’altra, quella eseguita da Cesare Maccari, nell’ambito del ripristino architettonico diretto da Giuseppe Sacconi.
Il progetto messo in atto da Roncalli era caratterizzato da una totale copertura in oro, fonte di luce che sembrava provenire dalla volta, internamente circolare (gli angoli erano stati tamponati per ottenere uno spazio uniforme). Il programma iconografico prevedeva la presenza dei Padri della Chiesa, di angeli reggi-scudo, di sedici Virtù all’altezza del tamburo, dei quattro Evangelisti nei sottarchi della cupola: il tutto era completato dall’Incoronazione della Vergine.
Oggi la decorazione originaria è esposta in mostra grazie alla ricostruzione ad acquerello e tempera realizzata da Fabio Ascenzi, che nel riprodurre le scelte cromatiche si è rifatto alla cupola della chiesa romana di San Silvestro in Capite, affrescata da Pomarancio cinque anni prima di quella di Loreto.
Al San Michele, inoltre, è possibile ammirare gli splendidi disegni di Roncalli eseguiti per lo più a sanguigna, che denotano i contatti del pittore con l’antico, le sue tipiche figure possenti, gli effetti illusionistici. Nei 41 fogli risulta evidente l’attenzione di Pomarancio, che spesso si aiuta con la quadrettatura, per i particolari anatomici, per il flettersi di un arto, o per la posizione di uno strumento nelle mani di un angelo: un vero e proprio trattato sul disegno dell’epoca senza l’ausilio di nessun testo scritto.
Tra questi fogli spiccano inevitabilmente i due modelli completi della decorazione e lo studio per l’Incoronazione, centro focale dell’intera volta.
Oggi nella Basilica lauretana è possibile vedere la decorazione di Maccari totalmente diversa dalla precedente. Il programma del pittore senese prende le mosse da un avvenimento ben preciso: la proclamazione dell’Immacolata Concezione da parte di Pio IX nel 1854. Ne consegue una decorazione con le “Storie del Dogma dell’Immacolata Concezione” all’interno della cupola, che nel frattempo Giuseppe Sacconi ha riportato alla forma di ottagono. Maccari ripercorre la storia del dogma da celebrare inserendo scene che la illustrano (“S. Bonaventura introduce la festa dell’Immacolata Concezione nell’ordine francescano”, “Duns Scoto difende il privilegio di Maria alla Sorbona” tra le altre) fino alla proclamazione del 1854.
Affiancate a queste immagini, in cui spesso tre storie diverse trovano spazio nello stesso pannello, nella parte più alta della calotta viene scelto il tema delle “Litanie”: angeli musicanti che reggono dei tabernacoli con i simboli di invocazioni litaniche e, più in basso, le lunette con le varie funzioni di “Regina” riconosciute alla Vergine (Regina patriarcarum, apostolorum, martyrum, angelorum).
In mostra si possono vedere, oltre ai disegni con i grandi pannelli narrativi, gli schizzi e alcuni bozzetti colorati realizzati per le scene delle lunette, nonché alcuni studi per le vetrate.
“Ianua coeli”
Fino al 20 gennaio 2002
Complesso di San Michele a Ripa, Ex Chiesa delle Zitelle
Roma, Via di San Michele 18
Orario: 10h-13h/15h-18h
Ingresso gratuito
Visite guidate a cura dell’associazione Palladio (Tel. 06/68132260)
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