Il gran rifiuto

La Gioconda non si tocca

Courtesy of © Louvre | Leonardo da Vinci, Ritratto di Lisa Gherardini, sposa di Francesco del Giocondo, Detta Monna Lisa o La Gioconda, 1503 - 1519 ca., Olio su tavola di legno di pioppo, 77 x 53 cm, Parigi, Musée du Louvre
 

L. Sanfelice

30/12/2013

La Gioconda non si tocca. Aurelie Filippetti, ministro della cultura francese, scuote la testa e tramite il direttore generale del Patrimonio Vincent Berjot, recapita a Silvano Vinceti, presidente del Comitato nazionale per la valorizzazione dei beni culturali ed ambientali, un secco no al prestito del capolavoro di Leonardo Da Vinci gelosamente custodito a Parigi.

E’ lo stesso Vinceti a diffondere il contenuto della lettera ricevuta in risposta alla richiesta avanzata qualche mese fa insieme a 150mila firme raccolte per portare temporaneamente a Firenze la Monna Lisa ed esporla in occasione del centenario del ritrovamento, seguito al clamoroso furto avvenuto al Louvre.

"Sensibile al vostro desiderio di favorire l'accesso dei capolavori dell'umanità al più grande numero possibile di persone” scrive Berjot “mi dispiace tuttavia non poter dar seguito favorevole alla vostra richiesta. Come voi stesso sottolineate, il prestito di quest’opera insigne porrebbe moltissime difficoltà tecniche. Più fondamentalmente, questo quadro è indissolubilmente legato all’immagine e alla reputazione internazionale del museo del Louvre, che ogni anno accoglie più di 8 milioni di visitatori, venuti dalla Francia e dal mondo intero, a cui sarebbe impossibile far accettare l’assenza di quest’opera”.


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