I programmi da non perdere

La settimana in tv, da Edward Hopper a Tina Modotti

Edward Hopper, Nighthawks, 1942, Olio su tela, 152.4 x 84.1 cm | Courtesy of Friends of American Art Collection, Art Institute Chicago
 

Francesca Grego

15/01/2024

Audace e moderno, Arcimboldo si racconta su Rai 5
Un pittore moderno, già nel Cinquecento: stiamo parlando di Giuseppe Arcimboldo e a definirlo così è l’autore Benoit Felici. In onda su Rai 5 lunedì 15 gennaio alle 19.20, Arcimboldo. Ritratto di un artista coraggioso celebra il maestro milanese a 400 anni dalla sua scomparsa. Caduto nell’oblio poco dopo la morte, Arcimboldo fu riscoperto quasi per caso negli anni Venti del Novecento dai surrealisti, che videro in lui un precursore dell’arte moderna. Da quel momento in poi, il suo lavoro influenzerà artisti delle estrazioni più disparate.
 
Le sue “teste composte” sono tra le opere più celebri del Rinascimento, ma che cosa sappiamo davvero di questo artista ritenuto da molti un rivoluzionario? Che cosa ha inventato Arcimboldo? Che cosa hanno ereditato da lui i surrealisti e chi è venuto dopo? In costante metamorfosi, profondamente originale, a volte inquietante o sovversiva, la sua arte ha disorientato i contemporanei e continua ad affascinare chiunque la osservi. 
 
Realizzato con la collaborazione del Museo Pompidou Metz e dei suoi commissari, al lavoro per una retrospettiva sull’eredità moderna del maestro, il film coinvolge rinomati artisti contemporanei, aprendo a un dialogo inaspettato.
 
Cancellare per rinascere: l’arte di Emilio Isgrò
Cancellare per rileggere, per riscrivere, per dare nuova vita alle parole: è la missione di Emilio Isgrò, artista concettuale e pittore, ma anche poeta, scrittore, drammaturgo e regista, che avremo l’occasione di conoscere meglio martedì 16 gennaio alle 19.20 su Rai 5 nel documentario Emilio Isgrò. Come cancellare l’inutile.
 
Siciliano di nascita e milanese d’adozione, Isgrò è noto in tutto il mondo per le sue “cancellature”. Per lui sottrarre è aggiungere valore: in un mondo votato alla produzione incontrollata, alla globalizzazione della crescita senza fine, cancellare le parole vuol dire recuperarle e preservarle dall’usura. Non una banale negazione, ma l'affermazione di nuovi significati, ovvera la trasformazione di un segno negativo in gesto positivo. Così Isgrò cancella per esempio le leggi razziali: “È ebreo colui che è nato da madre ebrea” diventa “È ebreo colui che è”, riuscendo a svelare nell’orrore di quelle pagine le parole pronunciate da Dio sul Sinai.
 
Il doc propone un dialogo franco, generoso, profondo tra l’artista e il regista Guido Talarico attraverso un viaggio nei suoi luoghi più cari: lo studio, l’archivio, il museo privato, la casa, un viaggio nella poetica dell’artista, ma anche attraverso un secolo di storia italiana.
 
Il fascino intrigante di Edward Hopper in un documentario
I dipinti di Hopper sembrano familiari, come un'America da film hollywoodiano, ma al contempo sono astratti, onirici, sospesi, e questa è la chiave che li rende magici. Lo scopriremo nella puntata di Art Night in onda su Rai 5 mercoledì 17 dicembre alle 21.15. Osserveremo per esempio come Hopper riesca a fondere tradizioni e tendenze contraddittorie, in un mix unico di ironia, cinismo e malinconia: trasportando, per esempio, modelli “classici” come Vermeer, Watteau, Rembrandt nella realtà americana.
 
Se la luce è un elemento chiave nella sua arte, Hopper si dimostra il più paradossale dei pittori realisti. Nel documentario Hopper, la tela bianca, prodotto da Arte France, La Réunion des Musées nationaux e CNC, gli autori Didier Ottinger e Jean-Pierre Devillers ci trasportano dai dipinti ai luoghi della vita di Hopper: dal suo studio a New York a quello di Truro, da Nyack a Parigi. Basato su rari filmati dell’artista Hopper e su documenti, taccuini e foto donati da sua moglie Jo al Whitney Museum, può contare sul contributo di Brian O'Doherty, l'ultimo testimone e amico di lunga data della coppia.
 
Tra arte e rivoluzione: Tina Modotti, Maestra della fotografia
Tra le prime fotografe nel mondo, ma anche attivista, attrice, icona di stile e di bellezza. Parliamo di Tina Modotti, ancora per pochi giorni protagonista di una mostra a Rovigo e da febbraio al prestigioso Jeu de Paume di Parigi. Giovedì prossimo 18 gennaio la vedremo in tv nel documentario Tina Modotti. Maestra della fotografia, scritto da Clarissa Montilla, Alessio Guerrini, Dario Marani, per la regia di Dario Marani, e arricchito dai contributi di fotografi, storici, critici, antropologi (in onda su Rai 5 alle 19.30).
 
Nata a Udine nel 1896 e scomparsa in circostanze mai chiarite a Città del Messico nel 1942, alla passione per l’obiettivo Tina ha affiancato quella per la politica, mettendo in queste attività tutta se stessa, fino alla fine. Un’avventura da rivivere tutta d’un fiato sullo schermo, in un indimenticabile viaggio tra arte e rivoluzione.
 
Tutto su Leonardo, in una mini serie
Su Leonardo è stato detto e scritto di tutto: un genio, un mito, un profeta, il più grande artista di tutti i tempi, il precursore della scienza moderna, l'uomo universale. Su Rai Storia uno speciale in due puntate prova ora a restituirne il profilo completo. In onda lunedì 15 gennaio alle 16.05 e mercoledì 17 alle 21.10, Leonardo da Vinci. L’ultimo ritratto racconta il genio del Rinascimento attraverso gli interventi di studiosi che hanno dedicato la loro carriera a decifrarne la complessità.
 
Il racconto è ambientato al tempo di Leonardo, tra la fine del Quattrocento e gli inizi del Cinquecento, quando il mondo si stava “allargando” grazie alla scoperta dell’America e le conoscenze umane si ampliavano improvvisamente in misura esponenziale. Era l’epoca della teoria copernicana sul moto celeste, della Riforma e della caduta di Costantinopoli…
 
Viaggi sullo schermo: i segreti di Parma svelati su Rai Storia 
Nota per l’arte, la gastronomia, per le splendide case in stucco dal colore dell’oro antico, Parma è protagonista dell’episodio di questa settimana della serie Storie delle nostre città. Martedì 16 gennaio alle 22.05 gli spettatori di Rai Storia avranno occasione di riscoprirne le bellezze, le vicende, i personaggi più celebri e influenti, tra l’assedio di Federico II di Svevia e i fasti dei Farnese, in una visita esclusiva a una delle più eleganti città italiane.
 
La settimana su Sky Arte, da Michelangelo a Caravaggio, da Pompei al Guggenheim
Il fascino dell’antico e le meraviglie del Rinascimento risplendono su Sky Arte nella prima parte della settimana. Protagoniste del prime time martedì 16 gennaio saranno Le Pietà di Michelangelo (21.15), seguite dal documentario Raffaello – La divina bellezza (22.05). E a tarda sera, una full immersion nei misteri di Pompei, con Pompei – I giardini dell’ozio, dedicato alle splendide ville vesuviane e ai loro parchi (22.55) e Pompei. Eros e mito, docufilm di Pappi Corsicato con Isabella Rossellini nelle insolite vesti di Cicerone (23.45)
 
Giovedì 18 la programmazione di Sky Arte è un invito al viaggio: con la serie The Art of Museum visiteremo alcuni dei più importanti musei del mondo, dal Guggenheim di New York (21.15) al Prado di Madrid (22.15), dal Musée d’Orsay di Parigi (23.25) al Rijksmuseum di Amsterdam (00.15).
 
E se venerdì 19 il documentario Colosseo – Il gioiello di Roma ci svelerà vita, morte e miracoli del monumento italiano più famoso nel mondo (18.15), sabato 20 alle 17.20 Il caso Caravaggio di Frederic Biamonti racconterà l’incredibile storia di un dipinto creduto perduto da 400 anni, ritrovato in Francia nel 2016 e attribuito al maestro seicentesco.
 
Domenica 21, infine, scopriremo storie d’arte e di creatività al femminile: da Iris, premiato documentario dedicato all’icona fashion Iris Apfel (21.15) a Rose Valland – Spia per amore dell’arte (23.40), passando per Maria Grazia Chiuri ovvero La prima donna Dior (18.25) e una celebrità del design e dell’architettura come Gae Aulenti al centro del documentario Sinceramente, Gae (22.40).