Libri Alla scoperta della scuola orafa di Padova
13/07/2005
La Scuola Orafa di Padova è poco conosciuta a livello nazionale, mentre è famosissima in tutto il mondo. Un paradosso e una mancanza a cui Graziella Folchini Grassetto ha voluto porre rimedio con il volume “Gioielleria Contemporanea. La Scuola di Padova”, andando a riempire un vuoto nella letteratura dell’arte orafa italiana. Edito da Arnoldsche di Stoccarda, casa editrice specializzata in questo settore, il libro ha una veste grafica molto raffinata, che richiama subito all’oro, metallo chiave delle molteplici sperimentazioni dell’eclettica scuola padovana: lucido, opaco, ricoperto di smalti o trasformato fino a farlo diventare sempre qualcosa di nuovo e diverso.
Gioielleria Contemporanea. La Scuola di Padova si apre con uno scritto del direttore dello Schmuckmuseum Pforzheim, Fritz Falck, a cui si deve la felice nascita del nome “Scuola di Padova”. Segue quindi un approfondimento dell’autrice, che spiega le ragioni e gli obiettivi del libro, un testo che analizza una sperimentazione orafa contemporanea originatasi a metà del secolo scorso all’interno dell’Istituto Statale d’Arte “Pietro Selvatico”, scuola di “Arti e Mestieri” tra le più illustri e antiche in Italia, fondata a Padova nel 1867.
COMMENTI
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Mondo | Dal 15 giugno in una grande mostra itinerante
Donne sulla Via della Seta: 150 tesori di Roma antica sbarcano in Cina
-
Torino | In mostra da Camera - Centro Italiano per la Fotografia
A Torino i reportage indimenticabili di Margaret Bourke-White
-
Trento | Dal 6 luglio al 13 ottobre per i 100 anni del museo
Dürer e il Rinascimento trentino in mostra al Castello del Buonconsiglio
-
Milano | Le prossime mostre al Museo delle Culture
L’arte, una terapia per la vita. L’autunno del Mudec tra Dubuffet e Niki de Saint Phalle
-
Pisa | Dal 15 giugno a Palazzo dell’Opera del Duomo
La Torre di Pisa si racconta, a 850 anni dalla prima pietra
-
Sul piccolo schermo dal 17 al 23 giugno
La settimana dell'arte in tv, da Cambellotti ai segreti di Vermeer