Libri Alla scoperta della scuola orafa di Padova
13/07/2005
La Scuola Orafa di Padova è poco conosciuta a livello nazionale, mentre è famosissima in tutto il mondo. Un paradosso e una mancanza a cui Graziella Folchini Grassetto ha voluto porre rimedio con il volume “Gioielleria Contemporanea. La Scuola di Padova”, andando a riempire un vuoto nella letteratura dell’arte orafa italiana. Edito da Arnoldsche di Stoccarda, casa editrice specializzata in questo settore, il libro ha una veste grafica molto raffinata, che richiama subito all’oro, metallo chiave delle molteplici sperimentazioni dell’eclettica scuola padovana: lucido, opaco, ricoperto di smalti o trasformato fino a farlo diventare sempre qualcosa di nuovo e diverso.
Gioielleria Contemporanea. La Scuola di Padova si apre con uno scritto del direttore dello Schmuckmuseum Pforzheim, Fritz Falck, a cui si deve la felice nascita del nome “Scuola di Padova”. Segue quindi un approfondimento dell’autrice, che spiega le ragioni e gli obiettivi del libro, un testo che analizza una sperimentazione orafa contemporanea originatasi a metà del secolo scorso all’interno dell’Istituto Statale d’Arte “Pietro Selvatico”, scuola di “Arti e Mestieri” tra le più illustri e antiche in Italia, fondata a Padova nel 1867.
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Genova | Lunedì 16 dicembre la presentazione a Palazzo Ducale
Nascono i Quaderni della Wolfsoniana, rivista di arte, architettura e design
-
Mondo | Dal 23 gennaio alla Pinakothek der Moderne
L’umanità al centro del mondo: a Monaco un viaggio nel disegno del Rinascimento italiano
-
Roma | All'Ara Pacis fino al 31 agosto
Tra ombra e colore. A Roma tutto l’universo di Franco Fontana in oltre 200 fotografie
-
Milano | A Milano fino al 26 gennaio
Dalle confische alle collezioni pubbliche: l'arte salvata in mostra a Palazzo Reale
-
Mondo | Le mostre in attesa del grande appuntamento di CAMERA nel 2026
Da Santiago del Cile a Torino, la fotografia di Letizia Battaglia in quattro appuntamenti
-
Ferrara | In mostra a Ferrara dal 22 marzo 2025
Mucha e Boldini, una strana coppia in arrivo a Palazzo dei Diamanti