Luce di pietra
luce di pietra roma
29/03/2007
Da Palazzo Farnese, sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, a Villa Medici, passando per le chiese francesi di San Luigi dei Francesi e San Nicola dei Lorenesi, il percorso notturno e inedito di Luce di pietra invita il visitatore a scoprire questi luoghi inconsueti, ricchi d’arte e di storia, attraverso quattordici installazioni luminose realizzate in situ. Per tre settimane e mezzo, dal 24 marzo al 15 aprile, dalle 19.30 alle 23.30, il pubblico potrà visitarli gratuitamente.
Artisti italiani e francesi, affermati o emergenti, a confronto con i più grandi maestri del passato, riuniti per una sfida, guardare con occhi nuovi i monumenti carichi di storia, e una scommessa, rischiarare di nuova luce questi luoghi secolari.
Christian Boltanski, Claude Lévêque, Sarkis, Michel Verjux, Laurent Grasso, Nathalie Junod Ponsard, Jean-Baptiste Ganne e Yann Toma sono gli artisti francesi invitati a dialogare su questi temi con alcuni rappresentanti dell’arte contemporanea italiana, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, due protagonisti dell’Arte Povera, Enzo Cucchi, rappresentante della Transavanguardia, e la giovane generazione, Micol Assaël, Elisabetta Benassi e Patrick Tuttofuoco.
Il curatore generale della manifestazione è Henry-Claude Cousseau, direttore dell’Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi; per gli artisti italiani, il consigliere artistico è Marcello Smarrelli. Un catalogo, edito da SKIRA, a cura di Marcello Smarrelli e Olivier Descotes, addetto culturale dell'Ambasciata di Francia e direttore del progetto, con la presentazione delle opere in situ, sarà pubblicato poco dopo l’inizio dell’esposizione e costituirà la memoria di un evento già tanto atteso dai romani.
Il cuore della manifestazione è nel pieno centro storico della capitale, in uno dei monumenti più significativi del Rinascimento italiano: Palazzo Farnese, che ospiterà i progetti di gran parte degli artisti coinvolti. Sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, è solitamente visibile ad accesso molto limitato.
Michel Verjux interverrà sulla facciata di Palazzo Farnese e sulla Piazza con grandi proiezioni di luce bianca dal titolo Duetto sulla diagonale Facciata, suolo, cielo…).
La facciata del Palazzo farà da fondale scenografico al senso di precarietà e fragilità della vita umana proprio della ricerca dell’artista Christian Boltanski, che realizzerà un teatro d’ombre sulla finestra del primo piano. Un cilindro di marmo statuario scolpito, che si illumina di notte ricordando un tubo di luce al neon, è l’opera di Enzo Cucchi in piazza Farnese.
Nel cortile centrale disegnato da Michelangelo, Jannis Kounellis lavorerà su una installazione che richiama i raid aerei, in cui la luce entra ad esaltare il carattere drammatico della rappresentazione. Il faro di Micol Assaël illuminerà il centro dell’atrio del Palazzo facendo eco ai rostri marini inseriti nella parete.
La celeberrima galleria col Trionfo di Bacco e Arianna di Annibale Carracci sarà visibile stando comodamente sdraiati a terra all’interno di un’alcova di veli ideata dall’artista Claude Lévêque.
Il sottosuolo di Palazzo Farnese, solitamente inaccessibile, si popolerà delle installazioni luminose di giovani artisti. Il percorso inizia con un’installazione di Elisabetta Benassi: un’Alfa Romeo GT Veloce sarà esposta in uno spazio sotterraneo. I suoi fari accesi saranno l’unica fonte luminosa nell’ambiente. Nathalie Junod Ponsard, favorita dall’oscurità del luogo, interverrà ideando vibrazioni luminose su un mosaico del III secolo a.C. Le luci al neon a forma di Y di Patrick Tuttofuoco si rifletteranno sulle pareti del sottosuolo.
Nella sala del cippo, che segnava il limite di edificabilità per il rischio di alluvioni dal Tevere, Yann Toma genererà un’inondazione di lampadine, creando un corto circuito tra l’immagine visiva e il luogo.
Una scatoletta di plexiglas nero, di Laurent Grasso, presenterà al pubblico la scritta luminosa color arancione “du soleil dans la nuit”.
L’Accademia di Francia a Roma sarà la sede dell’installazione di Jean-Baptiste Ganne che interverrà nella cisterna di Villa Medici. Nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi (facente parte del patrimonio dei Pieux Etablissements de la France à Rome et à Lorette ) vicino a Piazza Navona, riaperta al pubblico dopo anni di restauri. Giovanni Anselmo realizzerà l’opera Particolare, in cui proiezioni di scritte “particolare” esaltano il rapporto fra visibile e invisibile, tra finito e infinito, tra lo spazio e il dettaglio.
Nella chiesa di San Luigi dei Francesi (di stessa proprietà), l’artista Sarkis si confronterà direttamente con il Ciclo di San Matteo del Caravaggio, nella Cappella Contarelli, realizzando un’installazione multimediale sul tema dell’icona.
LUCE DI PIETRA
Percorso franco-italiano di arte contemporanea
Roma, dal 24 marzo al 15 aprile 2007
Palazzo Farnese, Villa Medici, San Luigi dei Francesi, San Nicola dei Lorenesi
Ufficio Stampa Civita, Barbara Izzo
tel. +39 06 692050220 348-8535647 e-mail izzo@civita.it
Per la Francia
Claudine Colin Communication, Nathalie Chabrillat
tel.+33.1.42.72.60.01 e-mail contact@claudinecolin.com
Artisti italiani e francesi, affermati o emergenti, a confronto con i più grandi maestri del passato, riuniti per una sfida, guardare con occhi nuovi i monumenti carichi di storia, e una scommessa, rischiarare di nuova luce questi luoghi secolari.
Christian Boltanski, Claude Lévêque, Sarkis, Michel Verjux, Laurent Grasso, Nathalie Junod Ponsard, Jean-Baptiste Ganne e Yann Toma sono gli artisti francesi invitati a dialogare su questi temi con alcuni rappresentanti dell’arte contemporanea italiana, Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis, due protagonisti dell’Arte Povera, Enzo Cucchi, rappresentante della Transavanguardia, e la giovane generazione, Micol Assaël, Elisabetta Benassi e Patrick Tuttofuoco.
Il curatore generale della manifestazione è Henry-Claude Cousseau, direttore dell’Ecole Nationale des Beaux-Arts di Parigi; per gli artisti italiani, il consigliere artistico è Marcello Smarrelli. Un catalogo, edito da SKIRA, a cura di Marcello Smarrelli e Olivier Descotes, addetto culturale dell'Ambasciata di Francia e direttore del progetto, con la presentazione delle opere in situ, sarà pubblicato poco dopo l’inizio dell’esposizione e costituirà la memoria di un evento già tanto atteso dai romani.
Il cuore della manifestazione è nel pieno centro storico della capitale, in uno dei monumenti più significativi del Rinascimento italiano: Palazzo Farnese, che ospiterà i progetti di gran parte degli artisti coinvolti. Sede dell’Ambasciata di Francia in Italia, è solitamente visibile ad accesso molto limitato.
Michel Verjux interverrà sulla facciata di Palazzo Farnese e sulla Piazza con grandi proiezioni di luce bianca dal titolo Duetto sulla diagonale Facciata, suolo, cielo…).
La facciata del Palazzo farà da fondale scenografico al senso di precarietà e fragilità della vita umana proprio della ricerca dell’artista Christian Boltanski, che realizzerà un teatro d’ombre sulla finestra del primo piano. Un cilindro di marmo statuario scolpito, che si illumina di notte ricordando un tubo di luce al neon, è l’opera di Enzo Cucchi in piazza Farnese.
Nel cortile centrale disegnato da Michelangelo, Jannis Kounellis lavorerà su una installazione che richiama i raid aerei, in cui la luce entra ad esaltare il carattere drammatico della rappresentazione. Il faro di Micol Assaël illuminerà il centro dell’atrio del Palazzo facendo eco ai rostri marini inseriti nella parete.
La celeberrima galleria col Trionfo di Bacco e Arianna di Annibale Carracci sarà visibile stando comodamente sdraiati a terra all’interno di un’alcova di veli ideata dall’artista Claude Lévêque.
Il sottosuolo di Palazzo Farnese, solitamente inaccessibile, si popolerà delle installazioni luminose di giovani artisti. Il percorso inizia con un’installazione di Elisabetta Benassi: un’Alfa Romeo GT Veloce sarà esposta in uno spazio sotterraneo. I suoi fari accesi saranno l’unica fonte luminosa nell’ambiente. Nathalie Junod Ponsard, favorita dall’oscurità del luogo, interverrà ideando vibrazioni luminose su un mosaico del III secolo a.C. Le luci al neon a forma di Y di Patrick Tuttofuoco si rifletteranno sulle pareti del sottosuolo.
Nella sala del cippo, che segnava il limite di edificabilità per il rischio di alluvioni dal Tevere, Yann Toma genererà un’inondazione di lampadine, creando un corto circuito tra l’immagine visiva e il luogo.
Una scatoletta di plexiglas nero, di Laurent Grasso, presenterà al pubblico la scritta luminosa color arancione “du soleil dans la nuit”.
L’Accademia di Francia a Roma sarà la sede dell’installazione di Jean-Baptiste Ganne che interverrà nella cisterna di Villa Medici. Nella chiesa di San Nicola dei Lorenesi (facente parte del patrimonio dei Pieux Etablissements de la France à Rome et à Lorette ) vicino a Piazza Navona, riaperta al pubblico dopo anni di restauri. Giovanni Anselmo realizzerà l’opera Particolare, in cui proiezioni di scritte “particolare” esaltano il rapporto fra visibile e invisibile, tra finito e infinito, tra lo spazio e il dettaglio.
Nella chiesa di San Luigi dei Francesi (di stessa proprietà), l’artista Sarkis si confronterà direttamente con il Ciclo di San Matteo del Caravaggio, nella Cappella Contarelli, realizzando un’installazione multimediale sul tema dell’icona.
LUCE DI PIETRA
Percorso franco-italiano di arte contemporanea
Roma, dal 24 marzo al 15 aprile 2007
Palazzo Farnese, Villa Medici, San Luigi dei Francesi, San Nicola dei Lorenesi
Ufficio Stampa Civita, Barbara Izzo
tel. +39 06 692050220 348-8535647 e-mail izzo@civita.it
Per la Francia
Claudine Colin Communication, Nathalie Chabrillat
tel.+33.1.42.72.60.01 e-mail contact@claudinecolin.com
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