EXPO 2015
Apre il Museo della Follia nel Palazzo della Ragione
Antonio Ligabue, Autoritratto con mosca
Ludovica Sanfelice
19/05/2015
Mantova - La nuova edizione del progetto itinerante del Museo della Follia raggiunge Mantova. L’intuizione di Vittorio Sgarbi di rendere omaggio alla pazzia e ai suoi effetti sulla creatività, combinata alla risonanza che EXPO ha prodotto sull’offerta culturale lombarda, esplodono così nelle sale del Palazzo della Ragione, dove fino al 22 novembre saranno esposte 190 opere di Antonio Ligabue da Gualtieri, di cui 12 dipinti e 2 disegni inediti provenienti da collezioni private, e 37 opere di Pietro Ghizzardi, mai viste prima.
Il compito di immaginare un evento collaterale di Expo per Mantova e l’individuazione della sede proprio nel Palazzo della Ragione hanno acceso la lampadina: perchè non cavalcare genio e follia e portare avanti l’idea pensata per Salemi e poi sperimentata nei Sassi di Matera?
Il progetto però non si esaurisce con la grande antologica e semina schegge di follia in altre rassegne propriamente collegate e non che nel raggio di pochi chilometri mostrano altri aspetti della produzione dei due artisti del Novecento mediopadano, prescelti per la loro collocazione ai margini della società e per la loro capacità di inventare linguaggi artistici capaci di dare fiato e forma alle loro allucinazioni, ai loro desideri e alle loro mortificazioni.
Un Leopardo di Ligabue e Orsola di Ghizzardi, ad esempio, sono esposti (e rimarranno visibili fino al 31 ottobre) allo spazio Eataly di Expo nel quadro della rassegna collettiva “Il Tesoro d’Italia” a cura ancora di Sgarbi. Dal 29 maggio, poi, la mostra “Arte e Follia”, sempre a cura di Vittorio Sgarbi e promossa dal Centro Studi e Archivio "Antonio Ligabue" di Parma, presieduto da Augusto Agosta Tota, utilizzerà il complesso del Labirinto della Masone in bambù progettato da Franco Maria Ricci come quinta per l’esposizione di altre 30 opere di Ligabue e 50 di Ghizzardi, di cui 9 inedite.
Il compito di immaginare un evento collaterale di Expo per Mantova e l’individuazione della sede proprio nel Palazzo della Ragione hanno acceso la lampadina: perchè non cavalcare genio e follia e portare avanti l’idea pensata per Salemi e poi sperimentata nei Sassi di Matera?
Il progetto però non si esaurisce con la grande antologica e semina schegge di follia in altre rassegne propriamente collegate e non che nel raggio di pochi chilometri mostrano altri aspetti della produzione dei due artisti del Novecento mediopadano, prescelti per la loro collocazione ai margini della società e per la loro capacità di inventare linguaggi artistici capaci di dare fiato e forma alle loro allucinazioni, ai loro desideri e alle loro mortificazioni.
Un Leopardo di Ligabue e Orsola di Ghizzardi, ad esempio, sono esposti (e rimarranno visibili fino al 31 ottobre) allo spazio Eataly di Expo nel quadro della rassegna collettiva “Il Tesoro d’Italia” a cura ancora di Sgarbi. Dal 29 maggio, poi, la mostra “Arte e Follia”, sempre a cura di Vittorio Sgarbi e promossa dal Centro Studi e Archivio "Antonio Ligabue" di Parma, presieduto da Augusto Agosta Tota, utilizzerà il complesso del Labirinto della Masone in bambù progettato da Franco Maria Ricci come quinta per l’esposizione di altre 30 opere di Ligabue e 50 di Ghizzardi, di cui 9 inedite.
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