Dal 19 ottobre a Milano

Il Realismo Magico va in scena a Palazzo Reale

Cagnaccio di San Pietro, Donna allo specchio, 1927. Olio su tavola. Collezione della Fondazione Cariverona (Archivio fotografico della Fondazione Cariverona)
 

Francesca Grego

07/10/2021

Milano - L’autunno di Palazzo Reale è pronto al decollo con una grande mostra dedicata a una delle più interessanti tendenze dell’arte italiana tra le due guerre. Dal 19 ottobre Realismo magico riunirà a Milano oltre 80 capolavori per fare il punto su una stagione recentemente rivalutata, dopo una damnatio memoriae legata più a ragioni storiche che a motivi prettamente artistici. Dipinti di Giorgio De Chirico, Felice Casorati, Carlo Carrà, Gino Severini, Antonio Donghi racconteranno come, dopo la rivoluzione delle avanguardie, la pittura figurativa e le eredità del passato siano tornate protagoniste in modo nuovo, con una resa dell’immagine “algida, tersa, spesso indagata nei più minuti dettagli, talmente realistica da rivelarsi inquietante e straniante”, scrivono i curatori Gabriella Belli e Valerio Terraroli. 


Antonio Donghi, Donna al caffè, 1931. Olio su tela. Venezia, Ca’ Pesaro - Galleria Internazionale d’Arte Moderna (Archivio fotografico Fondazione Musei Civici, Venezia) © Antonio Donghi by SIAE 2021

Il termine Realismo Magico è perciò una contraddizione solo apparente e la sua invenzione nel 1925 da parte del critico tedesco Franz Roh è un indizio della dimensione internazionale raggiunta dal fenomeno: se pensiamo all’arte europea dello stesso periodo, ritroviamo gli stessi spunti nel movimento tedesco della Nuova Oggettività, così come in Olanda e in Unione Sovietica. E che dire dei quadri che, seppure con presupposti diversi, Edward Hopper andava dipingendo sull’altra riva dell’Atlantico? 


Cagnaccio di San Pietro, Dopo l'orgia, 1928, Olio su tela, 180 x 140 cm, Milano, Collezione privata

In Italia gli artisti risalgono alle radici, recuperando la grande tradizione del passato: le muse ispiratrici sono quelle di Giotto, Masaccio e Piero della Francesca, soprattutto per le qualità plastiche della loro pittura. Su queste basi si innestano il gusto Déco tipico dell’epoca e le atmosfere sospese della Metafisica. “Precisione realistica di contorni, solidità di materia ben poggiata sul suolo; e intorno come un'atmosfera di magia che faccia sentire, traverso un'inquietudine intensa, quasi un’altra dimensione in cui la vita nostra si proietta…”, commenta lo scrittore, giornalista e drammaturgo Massimo Bontempelli nel 1928. A Palazzo Reale avremo modo di esplorare la galassia del Realismo Magico nella sua interezza, in un itinerario che ripercorre la linea del tempo soffermandosi su temi e soggetti significativi: dal ritratto ai nudi femminili, dal paesaggio alla natura morta, passando per l’infanzia, la maternità, l’eros, l’allegoria.


Felice Casorati, Ritratto di Silvana Cenni, 1922, Collezione privata | Foto © Pino dell'Aquila

Come in una mappa dinamica dell’arte italiana tra le due guerre, vedremo prendere forma le diverse declinazioni di uno stile che non si trasformò mai in un movimento, tra opere originali come il Ritratto di Silvana Cenni di Casorati e invenzioni di De Chirico come l’Autoritratto e l’Ottobrata, ma anche i Giocatori di Carte di Severini, Le figlie di Loth di Carrà, Dopo l’orgia di Cagnaccio di San Pietro o l’Allieva di Mario Sironi, per la prima volta accostata al rilievo L’architetto - Gli amanti di Arturo Martini. 

Promossa e prodotta dal Comune di Milano-Cultura, Palazzo Reale e 24 ORE Cultura Gruppo 24 ORE, con un allestimento dello Studio Mario Bellini con Raffaele Cipolletta, Realismo Magico. Uno stile italiano sarà visitabile a Milano dal 19 ottobre 2021 al 27 febbraio 2022. 


Mario Broglio, Il romanzo. Olio su tavola. Collezione privata