Dal 22 novembre
L'adorazione dei Magi di Dürer ospite del nuovo Complesso Museale dei Chiostri di Sant'Eustorgio
Albrecht Dürer, L'Adorazione dei Magi. Firenze, Gallerie degli Uffizi
Ludovica Sanfelice
10/11/2016
Milano - Dal 22 novembre, un programma di iniziative festeggerà i primi 15 anni di attività del Museo Diocesano di Milano, nato nel 2001 per volontà del cardinale Carlo Maria Martini. Le celebrazioni saranno inaugurate insieme al nuovo complesso Museale dei Chiostri di Sant'Eustorgio che ricondurrà ad una sola entità Museo Diocesano, Museo di Sant'Eustorgio, Cappella Portinari e Basilica di Sant'Eustorgio e, per la grande occasione, esporrà fino al 5 febbraio l'Adorazione dei Magi di Albrecht Dürer, straordinario prestito delle Gallerie degli Uffizi.
La collocazione seppur temporanea dell'opera non ha nulla di casuale perchè nel transetto destro della Basilica di Sant'Eustorgio sono custodite le reliquie dei Magi, nella stessa cappella in cui è possibile ammirare anche l'imponente sarcofago che avrebbe conservato le spoglie dei re durante il trasporto a Milano. E' qui che il percorso di visita si concluderà.
Il dipinto datato 1504 fu invece realizzato da Dürer dopo il primo soggiorno italiano, dettaglio evidente nelle influenze riscontrabili in diverse soluzioni. Soprattutto quelle relative allo sfondo che inducono ad ipotizzare un contatto con l'Adorazione dei Magi di Leonardo.
Nel capolavoro, ricco anche di spunti espressivi originali, ricordatevi di soffermare lo sguardo sul re con barba e capelli lunghi stagliato al centro della scena, dipinto a immagine e somiglianza dello stesso Dürer.
Consulta anche:
Guida d'arte di Milano
La collocazione seppur temporanea dell'opera non ha nulla di casuale perchè nel transetto destro della Basilica di Sant'Eustorgio sono custodite le reliquie dei Magi, nella stessa cappella in cui è possibile ammirare anche l'imponente sarcofago che avrebbe conservato le spoglie dei re durante il trasporto a Milano. E' qui che il percorso di visita si concluderà.
Il dipinto datato 1504 fu invece realizzato da Dürer dopo il primo soggiorno italiano, dettaglio evidente nelle influenze riscontrabili in diverse soluzioni. Soprattutto quelle relative allo sfondo che inducono ad ipotizzare un contatto con l'Adorazione dei Magi di Leonardo.
Nel capolavoro, ricco anche di spunti espressivi originali, ricordatevi di soffermare lo sguardo sul re con barba e capelli lunghi stagliato al centro della scena, dipinto a immagine e somiglianza dello stesso Dürer.
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