A Milano fino al 28 Aprile
L’arte della fiducia negli scatti di Michele Alassio

Michele Alassio, Nazarè, Portogallo, Settembre 2016, fotografia della serie "Confidence"
Eleonora Zamparutti
21/12/2016
Milano - Sono cariche di forza poetica le fotografie della serie “Confidence”, realizzate dal fotografo veneziano Michele Alassio ed esposte a Milano presso la sede di Banca Generali private banking in piazza Sant’Alessandro fino al 28 Aprile.
Chiamato da Gian Maria Mossa, direttore generale di Banca Generali, per celebrare l’anniversario dei 10 anni dalla quotazione in borsa della banca, Alassio ha cercato di tradurre in immagini la parola chiave che gli era stata comunicata, “fiducia” appunto. Il risultato sono i 16 scatti inediti realizzati lungo un viaggio durato tre mesi durante il quale l’obiettivo di Michele Alassio ha saputo cogliere l’attimo, dando forma e rappresentazione al sentimento di sicurezza che deriva da stima e speranza.
Un pallone all’ombra delle fronde di una quercia di 650 anni, un’onda alta 35 metri che si infrange immancabilmente a qualche metro dal bagnasciuga, un ponte pedonale oscillante a 50 metri da terra, una splendida veduta di Napoli e del suo Vesuvio, minaccia incombente da millenni sulla vita della metropoli e dei suoi abitanti, sono gli squarci visionari lungo le pareti degli uffici e i corridoi della Banca.
Sono lavori tecnicamente sofisticati e che osservati da vicino rivelano punti di sfocatura apparentemente non visibili e sorprendenti effetti, come ad esempio l’immagine notturna ingannevole della scultura “Servi muti” (installata presso la Collezioni Gori di Pistoia) la quale in verità è stata di fatto ripresa alla luce del giorno e poi trattata sapientemente per apparire al chiaro di luna.
La luce del sole irrompe all’improvviso nelle immagini di Alassio, come nella veduta del mare e dell’orizzonte da Populonia o del Passo Giau illuminato dall’ultimo raggio prima che si scateni un furibondo temporale.
Campeggia in fondo al corridoio al primo piano dell’edificio l’immagine di chiusura del percorso espositivo: si tratta della senese Rocca Tentennano, anticamente di proprietà dei Salimbeni, la famiglia a cui si devono i natali del Monte dei Paschi di Siena. Sembra quasi evocare l’inizio di un nuovo capitolo, considerato che proprio a fine novembre, nel giorno dell’inaugurazione della mostra, Banca Generali è diventata il principale azionista della banca senese.
Le fotografie della serie “Confidence” si mescolano ad altre, realizzate da Alassio nel corso degli anni e appartenenti alle serie “Sacks”, dedicata a un lavoro realizzato in collaborazione con il neuropsichiatra Oliver Sacks, “Venice”, immagini prodotte con la tecnica del viraggio selettivo su carta baritata ad alta qualità, rivelate poi a pennello, “J.L.B.” sui lavori di Jorge Luis Borges e “Dream & Nightmares”. Il fotografo ha una lunga esperienza alle spalle. Ha esordito alla Ikona Photo Gallery di Ziva Kraus a Venezia nell’ ’85 e ha intrapreso una carriera di successo che ha lo ha visto collaborare con le più prestigiose testate giornalistiche del mondo e alcune tra le più importanti gallerie d’arte. Attualmente l’artista è rappresentato dalla Barry Friedman Gallery di New York.
Chiamato da Gian Maria Mossa, direttore generale di Banca Generali, per celebrare l’anniversario dei 10 anni dalla quotazione in borsa della banca, Alassio ha cercato di tradurre in immagini la parola chiave che gli era stata comunicata, “fiducia” appunto. Il risultato sono i 16 scatti inediti realizzati lungo un viaggio durato tre mesi durante il quale l’obiettivo di Michele Alassio ha saputo cogliere l’attimo, dando forma e rappresentazione al sentimento di sicurezza che deriva da stima e speranza.
Un pallone all’ombra delle fronde di una quercia di 650 anni, un’onda alta 35 metri che si infrange immancabilmente a qualche metro dal bagnasciuga, un ponte pedonale oscillante a 50 metri da terra, una splendida veduta di Napoli e del suo Vesuvio, minaccia incombente da millenni sulla vita della metropoli e dei suoi abitanti, sono gli squarci visionari lungo le pareti degli uffici e i corridoi della Banca.
Sono lavori tecnicamente sofisticati e che osservati da vicino rivelano punti di sfocatura apparentemente non visibili e sorprendenti effetti, come ad esempio l’immagine notturna ingannevole della scultura “Servi muti” (installata presso la Collezioni Gori di Pistoia) la quale in verità è stata di fatto ripresa alla luce del giorno e poi trattata sapientemente per apparire al chiaro di luna.
La luce del sole irrompe all’improvviso nelle immagini di Alassio, come nella veduta del mare e dell’orizzonte da Populonia o del Passo Giau illuminato dall’ultimo raggio prima che si scateni un furibondo temporale.
Campeggia in fondo al corridoio al primo piano dell’edificio l’immagine di chiusura del percorso espositivo: si tratta della senese Rocca Tentennano, anticamente di proprietà dei Salimbeni, la famiglia a cui si devono i natali del Monte dei Paschi di Siena. Sembra quasi evocare l’inizio di un nuovo capitolo, considerato che proprio a fine novembre, nel giorno dell’inaugurazione della mostra, Banca Generali è diventata il principale azionista della banca senese.
Le fotografie della serie “Confidence” si mescolano ad altre, realizzate da Alassio nel corso degli anni e appartenenti alle serie “Sacks”, dedicata a un lavoro realizzato in collaborazione con il neuropsichiatra Oliver Sacks, “Venice”, immagini prodotte con la tecnica del viraggio selettivo su carta baritata ad alta qualità, rivelate poi a pennello, “J.L.B.” sui lavori di Jorge Luis Borges e “Dream & Nightmares”. Il fotografo ha una lunga esperienza alle spalle. Ha esordito alla Ikona Photo Gallery di Ziva Kraus a Venezia nell’ ’85 e ha intrapreso una carriera di successo che ha lo ha visto collaborare con le più prestigiose testate giornalistiche del mondo e alcune tra le più importanti gallerie d’arte. Attualmente l’artista è rappresentato dalla Barry Friedman Gallery di New York.
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