Gli appuntamenti tra Anversa e Bruxelles

Con Bruegel nelle Fiandre: un autunno di mostre da non perdere

Pieter Bruegel de Oude, Dulle Griet dopo il restauro, 1563, Anversa, Museum Mayer van den Bergh. Foto: © KIK IRPA Brussel
 

Samantha De Martin

15/10/2019

Mondo - Le allegre comitive contadine e le streghe del folclore, le tradizioni della cultura popolare fiamminga e l’intima poesia di scorci naturali avvolti dalla neve delineano la cronaca di un’umanità dipinta da Pieter Brugel il Vecchio con i colori della terra, talvolta immortalata nei suoi istinti più bassi. Una serie di mostre, in programma questo autunno, a conclusione dell’anno dedicato al pittore, svelano, da Bruxelles ad Anversa, l’universo del visionario fiammingo celebrato quest’anno dalle Fiandre in occasione dei 450 anni dalla morte.

Il “rientro” ad Anversa di Margherita la pazza

Sembrava un quadro cupo, una sorta di film horror dall’ambientazione scura, accesa soltanto dai bagliori rossastri delle fiamme. Invece la Dulle Griet - Margherita la pazza - al termine del restauro portato a termine per i 450 anni dalla morte del maestro dagli esperti del Royal Institute for Cultural Heritage di Bruxelles, si è rivelato un trionfo di colori, dal turchese al giallo, dal verde al rosa pallido. Adesso la strega del folclore fiammingo, personificazione dell’avarizia - probabilmente una versione popolare e riadattata della figura di Santa Margherita di Antiochia che, perseguitata per la sua fede, sconfisse il demonio - magra e allampanata, armata di spada, torna, dopo il restauro, al Museo Mayer van den Bergh di Anversa.
Dal 5 ottobre al 31 dicembre il Museo festeggia il rientro dell’opera più enigmatica di Bruegel con una mostra realizzata in collaborazione con il Museo Reale di Belle Arti di Anversa (KMSKA). Una preziosa antologia che riunisce dipinti, sculture, manoscritti e oggetti del XV e XVI secolo provenienti dalle collezioni di Fritz Mayer van den Bergh e Florent van Ertborn rispettivamente all’origine delle attuali collezioni dei musei Mayer van den Bergh e KMSKA.
Quando Fritz Mayer van den Bergh, alla fine del XIX secolo, radunò la propria collezione, Pieter Bruegel era quasi sconosciuto al grande pubblico. Ma il lungimirante collezionista, da subito affascinato, ne acquistò una prima incisione nel 1890 e altre 22 circa tre anni dopo. Nell’ottobre del 1894 si aggiudicò a un'asta di Colonia Margherita la pazza a soli 488 franchi.
Così, anche Florent van Ertborn acquistò un centinaio di opere oggi esposte al Museo Reale di Belle Arti di Anversa, tra cui la celebre Madonna del latte in trono di Jean Fouquet, che, in occasione della mostra ad Anversa, dialogherà con Margherita.

L’arte contemporanea a confronto con la Dulle Griet

Lo spazio artistico alternativo di Anversa, LLS Paleis, fino al prossimo 8 dicembre strizza l’occhio alla mostra del Museo Mayer Van Den Bergh - che torna a ospitare il capolavoro di Bruegel Dulle Griet - con l'esposizione  Mad Meg, Rebellion - Provocation - Despair - Feminism.
Alcuni artisti contemporanei - da Kasper De Vos ad Anne-Mie van Kerckhoven - dedicheranno un focus all’ambiguità della protagonista femminile del dipinto, dai tratti mascolini e lo sguardo perso, interpretato come esempio di schizofrenia, creando un gioco di parallelismi tra l’epoca di Bruegel e l’attualità.

A Bruxelles Bruegel in bianco e nero

Dal 15 ottobre al 14 febbraio alla Biblioteca Reale del Belgio di Bruxelles la mostra The World of Bruegel in Black and White presenta una serie di incisioni di Bruegel e di altri artisti a lui contemporanei per spiegare il procedimento creativo che intercorre tra il disegno e la stampa.
Nel XVI secolo le Fiandre erano un punto di riferimento per la produzione tipografica. Bruegel, prima ancora che come pittore, si affermò proprio come tipografo, realizzando in tutta la sua vita una sessantina di stampe che contribuirono a diffonderne la fama. Grazie ad avanzate tecniche di imaging, il percorso espositivo consentirà di seguire l'esperienza dell'intero processo creativo, dallo schizzo su carta alla stampa delle immagini.

A Bruxelles una porta “virtuale” sull’universo del maestro fiammingo

Un salto nel tempo di circa quattro secoli, catapultati tra i temi che infuocavano la vita nelle Fiandre al tempo di Bruegel: potere e ribellione, religione e riforma, viaggi e curiosità, celebrazioni e divertimenti.
La mostra interattiva Back to Bruegel. Experience the 16th century, dal 18 ottobre 2019 al 18 ottobre 2020 alla Porta di Halle - lo storico monumento eretto nel 1381 - spalancherà una “porta virtuale” sull’universo di Bruegel, ma anche sullo skyline di Bruxelles e delle sue campagne, attraverso speciali telescopi.
Indossando gli occhiali VR, i visitatori potranno esplorare il mondo di Bruegel e la società delle Fiandre facendo un viaggio virtuale di 400 anni.

Al Palais de la Dynastie dentro le opere di Bruegel

Pieter Bruegel il Vecchio trascorse gli ultimi anni della sua vita a Bruxelles. La capitale gli ispirò capolavori assoluti come Paesaggio invernale con pattinatori e trappola per uccelli e Banchetto nuziale.
Ecco perché il maestoso Palais de la Dynastie dedica al pittore la spettacolare mostra multimediale Beyond Bruegel che consente ai visitatori di camminare letteralmente in mezzo all'esercito di Margherita la pazza, o di muoversi al cospetto degli straordinari personaggi frutto dell' immaginazione dell'artista.

I disegni di Jan Brueghel il Vecchio in mostra alla Snijders & Rockoxhuis House di Anversa

A conclusione dell’anno dedicato a Pieter Bruegel, l’attenzione si sposta sull’eredità raccolta dal figlio Jan Brueghel I. I suggestivi spazi della Snijders & Rockox House di Anversa accolgono fino al 26 gennaio una mostra divisa in sei capitoli che esplorano i principali interessi dell’artista definito il “Brueghel dei velluti, dei fiori e del paradiso” per via dei suoi soggetti preferiti e dei toni vellutati dei colori.
Dai ricordi del viaggio in Italia alle vedute di fiumi e villaggi, strade e viaggiatori, foreste, scenari marini e costieri, il percorso ospita una cinquantina di disegni in prestito anche dal Louvre, dal Rijksmuseum e del British Museum.

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