In mostra a Ferrara dal 22 marzo 2025
Mucha e Boldini, una strana coppia in arrivo a Palazzo dei Diamanti

Alphonse Mucha, Le stagioni: Estate, 1896. Litografia a colori. Mucha Trust
Francesca Grego
16/12/2024
Ferrara - Un incontro nel segno della Belle Époque e della bellezza femminile: è quello che ci attende la prossima primavera a Palazzo dei Diamanti, dove le opere di Alphonse Mucha dialogheranno con i dipinti di Giovanni Boldini. Entrambi gli artisti raggiunsero il successo nella vibrante atmosfera della Parigi fin de siècle, creando immagini destinate a diventare icone di un’epoca. Dal 22 marzo al 20 luglio 2025 avremo modo di conoscerli meglio in un confronto inedito, pensato in collaborazione del Mucha Foundation e impreziosito dai capolavori del Museo Giovanni Boldini di Ferrara, la più grande raccolta pubblica di opere del maestro emiliano che riaprirà presso il rinnovato Palazzo Massari nel 2026.

Giovanni Boldini, La signora in rosa (Olivia Concha de Fontecilla), 1916, Olio su tela, 113 x 163 cm, Ferrara, Museo Giovanni Boldini
Noto in tutto il mondo per gli manifesti in stile Art Nouveau, Mucha fu in realtà un artista decisamente poliedrico: oltre che pittore, disegnatore e illustratore, fu fotografo, scenografo, progettista d’interni, creatore di gioielli e packaging designer. Le sue opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente (detto appunto “Le style Mucha”), incarnato da opere come Gismonda (1894), la serie de Le stagioni (1896), Job (1896), Fantasticheria (1897), Médée (1898). Quando nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti la stampa lo celebrò come “il più grande artista decorativo al mondo”. La mostra a Palazzo dei Diamanti ne ricostruirà il percorso artistico e biografico, esplorando i diversi aspetti della produzione di Mucha, il quale era fermamente convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e garantire la pace e la fratellanza tra i popoli.

Alphonse Mucha, Fantasticheria, 1897. Litografia a colori © Mucha Trust
La bellezza è protagonista assoluta anche nell’arte di Giovanni Boldini, pittore e ritrattista ricercatissimo da una facoltosa committenza internazionale. A Palazzo dei Diamanti vedremo una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni del maestro ferrarese, dedicati ai temi del ritratto e della figura femminile. Accanto a capolavori riconosciuti come La signora in rosa (1916) o Fuoco d’artificio (c. 1890) saranno presentati studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che documentano il rapporto dell’artista con la realtà circostante, nonché la sua abilità e prontezza nel registrare pose e atteggiamenti: due doti che gli permisero di conferire vitalità e dinamismo ai suoi dipinti, contraddistinti da quel tratto rapidissimo ma sempre magistralmente controllato che ha reso unico lo stile di Boldini.

Giovanni Boldini, La signora in rosa (Olivia Concha de Fontecilla), 1916, Olio su tela, 113 x 163 cm, Ferrara, Museo Giovanni Boldini
Noto in tutto il mondo per gli manifesti in stile Art Nouveau, Mucha fu in realtà un artista decisamente poliedrico: oltre che pittore, disegnatore e illustratore, fu fotografo, scenografo, progettista d’interni, creatore di gioielli e packaging designer. Le sue opere divennero presto emblematiche della nascente Art Nouveau, alla cui affermazione contribuì elaborando uno stile inconfondibile e seducente (detto appunto “Le style Mucha”), incarnato da opere come Gismonda (1894), la serie de Le stagioni (1896), Job (1896), Fantasticheria (1897), Médée (1898). Quando nel 1904 visitò per la prima volta gli Stati Uniti la stampa lo celebrò come “il più grande artista decorativo al mondo”. La mostra a Palazzo dei Diamanti ne ricostruirà il percorso artistico e biografico, esplorando i diversi aspetti della produzione di Mucha, il quale era fermamente convinto che la bellezza e la forza ispiratrice dell’arte potessero favorire il progresso dell’umanità e garantire la pace e la fratellanza tra i popoli.

Alphonse Mucha, Fantasticheria, 1897. Litografia a colori © Mucha Trust
La bellezza è protagonista assoluta anche nell’arte di Giovanni Boldini, pittore e ritrattista ricercatissimo da una facoltosa committenza internazionale. A Palazzo dei Diamanti vedremo una significativa selezione di dipinti, disegni e incisioni del maestro ferrarese, dedicati ai temi del ritratto e della figura femminile. Accanto a capolavori riconosciuti come La signora in rosa (1916) o Fuoco d’artificio (c. 1890) saranno presentati studi di donne a figura intera e di singoli volti femminili che documentano il rapporto dell’artista con la realtà circostante, nonché la sua abilità e prontezza nel registrare pose e atteggiamenti: due doti che gli permisero di conferire vitalità e dinamismo ai suoi dipinti, contraddistinti da quel tratto rapidissimo ma sempre magistralmente controllato che ha reso unico lo stile di Boldini.
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