Festival, mostre e itinerari in un piccolo paese dai mille volti
Ensor, Memling, Bouts: un biennio d'arte da vivere nelle Fiandre
James Ensor (1860 - 1949), L'intrigo, 1890), Anversa, Koninklijk Museum voor Schone Kunsten
Francesca Grego
10/03/2023
Mondo - Visioni surreali, maschere coloratissime, caricature grottesche, paesaggi e nature morte di incredibile delicatezza: sorprende per la varietà di stili e di soggetti l’arte di James Ensor (1860-1949), il grande pittore belga che ispirò gli Espressionisti, suscitò la censura di Hitler e rifiutò di legarsi a qualsiasi movimento. A 75 anni dalla scomparsa dell’artista, le Fiandre si preparano a celebrarlo con un programma denso di eventi che avrà come centro propulsore la sua città, Ostenda, e coinvolgerà importanti musei come il KMSKA di Anversa, recentemente rinnovato.
“A ciascuno la propria passione”, è il motto che ispira quest’anno di rinascita nelle Fiandre. E così accanto ai festeggiamenti in onore di Ensor, padre del Modernismo belga, i viaggiatori potranno scegliere all’interno di un’offerta culturale decisamente varia: nel segno di un turismo rigenerativo, che privilegia la connessione tra le diverse anime del territorio e il contatto con i visitatori, il programma del 2023 spazierà dai Primitivi fiamminghi come Hans Memling e Dieric Bouts, a un sorprendente tour tra i castelli della Schelda, fino all’inaugurazione a luglio del Belgian Beer World, lo spettacolare hub che celebrerà eccellenza e tradizione della leggendaria birra belga nell’antica sede della Borsa di Bruxelles. Pronti per la partenza?
Hans Memling (1433 circa - 1494), Dittico di Maarten van Nieuwenhove, 1487, Olio su pannello di quercia, 41.5 x 52 cm (Ciascun pannello), Bruges Sint Jaanshospitaal-Memlingmuseum
Riscoprire i Primitivi, da Lovanio a Bruges
Attrazione imperdibile per ogni art lover che visiti il Belgio, i Primitivi fiamminghi sono al centro del calendario culturale del 2023. A Lovanio un festival eclettico celebrerà il talento di Dieric Bouts con mostre, spettacoli di teatro, musica e letteratura. Nella città in cui il maestro quattrocentesco trascorse tutta la sua esistenza, l’esposizione Dieric Bouts. Picture Maker riunirà circa 30 opere dell’artista in un dialogo oltre i confini del tempo: accanto ai dipinti del genio di casa troveremo opere di celebri contemporanei come Jan Van Eyck e Rogier van der Weyden, ma anche testimonianze della cultura visiva attuale, capaci di aprire prospettive inedite sul lavoro di Bouts (Museo M Leuven, dal 20 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024).
A Bruges, invece, sarà presentato il nuovo allestimento del Sint-Janshospitaal, uno dei più antichi ospedali d’Europa, che oggi ospita un museo dedicato al grande Hans Memling. Seconda al mondo per capolavori del maestro, la collezione di Bruges rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca sull’arte dei Primitivi. Nel nuovo percorso espositivo scopriremo perciò i risultati degli ultimi studi condotti su Memling, in un racconto dove alla visione di celebri gioielli di pittura si affiancano innovative applicazioni digitali.
Castello Marnix de Sainte Aldegonde I Courtesy VisitFlanders
Arte, storia, natura: tour tra Castelli della Schelda
Non tutti lo sanno, ma il paesaggio delle Fiandre è punteggiato di fortezze, dimore storiche e castelli circondati da parchi e giardini: nel 2023 uno speciale itinerario percorribile anche in bicicletta invita a scoprirli uno per uno, in un affascinante viaggio attraverso i secoli. Si parte dall’iconico castello Het Steen ad Anversa, risalente al XI secolo, per proseguire lungo il corso del fiume Schelda fino al castello di Gravensteen, incastonato nel centro storico di Gent. Splendori di corte e conflitti per il potere riecheggiano ancora tra le mura questi antichi manieri, tra meraviglie di architettura e gli invitanti scenari naturali del Rivierpark Scheldevallei. Se il castello di Wissekerke è il primo in Belgio in stile neogotico e quello di Ursel è conosciuto per il suo bellissimo parco, il castello di Laarne sfoggia una superba collezione di dipinti, arazzi e mobili d’epoca, mentre il Marnix de Sainte Aldegonde sembra uscito da una fiaba.
James Ensor, L'entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, 1888, Olio su tela, 253 x 431 cm, Los Angeles, J. Paul Getty Museum, Flemish Art Collection
Da Ostenda ad Anversa, per l’anno di James Ensor
“Mio fiore variopinto, mio paradiso sul mare”… In una vecchia registrazione radiofonica Ensor si esprime così a proposito della sua città, Ostenda, musa e teatro di gran parte delle sue opere. Nulla di cui stupirsi, allora, se questa vivace località balneare affacciata sul Mare del Nord oggi si prepara a diventare l’epicentro dei festeggiamenti del 2024, a partire dalla parata carnevalesca in puro stile Ensor che aprirà le celebrazioni il prossimo 12 dicembre.
In seguito la mostra Rose, Rose, Rose, A mes yeux, riscoprirà Mu.ZEE un tema che percorre tutta la produzione di Ensor, le nature morte, mentre un’esposizione dedicata agli autoritratti è in programma alla Ensorhuis, la casa natale dell’artista che ha riaperto nel 2020 con un allestimento rinnovato. Accanto a un moderno centro interattivo, qui esistono ancora la mansarda con lo studio di pittura dell’artista e la bottega di souvenir della nonna, che eccitava la fantasia del piccolo James in un “inestricabile guazzabuglio di conchiglie, merletti, pesci rari impagliati, vecchi libri, incisioni, armi e porcellane cinesi”.
La casa natale di James Ensor a Ostenda, oggi trasformata in museo | Courtesy VisitFlanders
Anche Anversa si unirà alle celebrazioni del 2024 con un variegato programma espositivo. Al KMSKA, il Museo Reale di Belle Arti riallestito di recente, il padre del Simbolismo belga dialogherà con celebri colleghi europei - da Claude Monet a Edvard Munch - nella mostra In your wildest dreams, Ensor beyond impressionism (autunno 2024). Al Museo della Moda, invece, l’attitudine carnevalesca dell’artista si rivelerà più attuale che mai in un’esposizione dedicata al travestimento e al make-up, mentre il Museo della Fotografia e il Museo Plantin-Moretus ne ripercorreranno l’eclettica e singolare carriera, tra segreti nascosti e riletture contemporanee.
Athos Burez, I Bagni di Ostenda. Dall'opera I Bagni di Ostenda di James Ensor I Courtesy VisitFlanders © Athos Burez
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Hans Memling (1433 circa - 1494), Dittico di Maarten van Nieuwenhove, 1487, Olio su pannello di quercia, 41.5 x 52 cm (Ciascun pannello), Bruges Sint Jaanshospitaal-Memlingmuseum
Riscoprire i Primitivi, da Lovanio a Bruges
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A Bruges, invece, sarà presentato il nuovo allestimento del Sint-Janshospitaal, uno dei più antichi ospedali d’Europa, che oggi ospita un museo dedicato al grande Hans Memling. Seconda al mondo per capolavori del maestro, la collezione di Bruges rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per la ricerca sull’arte dei Primitivi. Nel nuovo percorso espositivo scopriremo perciò i risultati degli ultimi studi condotti su Memling, in un racconto dove alla visione di celebri gioielli di pittura si affiancano innovative applicazioni digitali.
Castello Marnix de Sainte Aldegonde I Courtesy VisitFlanders
Arte, storia, natura: tour tra Castelli della Schelda
Non tutti lo sanno, ma il paesaggio delle Fiandre è punteggiato di fortezze, dimore storiche e castelli circondati da parchi e giardini: nel 2023 uno speciale itinerario percorribile anche in bicicletta invita a scoprirli uno per uno, in un affascinante viaggio attraverso i secoli. Si parte dall’iconico castello Het Steen ad Anversa, risalente al XI secolo, per proseguire lungo il corso del fiume Schelda fino al castello di Gravensteen, incastonato nel centro storico di Gent. Splendori di corte e conflitti per il potere riecheggiano ancora tra le mura questi antichi manieri, tra meraviglie di architettura e gli invitanti scenari naturali del Rivierpark Scheldevallei. Se il castello di Wissekerke è il primo in Belgio in stile neogotico e quello di Ursel è conosciuto per il suo bellissimo parco, il castello di Laarne sfoggia una superba collezione di dipinti, arazzi e mobili d’epoca, mentre il Marnix de Sainte Aldegonde sembra uscito da una fiaba.
James Ensor, L'entrata di Cristo a Bruxelles nel 1889, 1888, Olio su tela, 253 x 431 cm, Los Angeles, J. Paul Getty Museum, Flemish Art Collection
Da Ostenda ad Anversa, per l’anno di James Ensor
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In seguito la mostra Rose, Rose, Rose, A mes yeux, riscoprirà Mu.ZEE un tema che percorre tutta la produzione di Ensor, le nature morte, mentre un’esposizione dedicata agli autoritratti è in programma alla Ensorhuis, la casa natale dell’artista che ha riaperto nel 2020 con un allestimento rinnovato. Accanto a un moderno centro interattivo, qui esistono ancora la mansarda con lo studio di pittura dell’artista e la bottega di souvenir della nonna, che eccitava la fantasia del piccolo James in un “inestricabile guazzabuglio di conchiglie, merletti, pesci rari impagliati, vecchi libri, incisioni, armi e porcellane cinesi”.
La casa natale di James Ensor a Ostenda, oggi trasformata in museo | Courtesy VisitFlanders
Anche Anversa si unirà alle celebrazioni del 2024 con un variegato programma espositivo. Al KMSKA, il Museo Reale di Belle Arti riallestito di recente, il padre del Simbolismo belga dialogherà con celebri colleghi europei - da Claude Monet a Edvard Munch - nella mostra In your wildest dreams, Ensor beyond impressionism (autunno 2024). Al Museo della Moda, invece, l’attitudine carnevalesca dell’artista si rivelerà più attuale che mai in un’esposizione dedicata al travestimento e al make-up, mentre il Museo della Fotografia e il Museo Plantin-Moretus ne ripercorreranno l’eclettica e singolare carriera, tra segreti nascosti e riletture contemporanee.
Athos Burez, I Bagni di Ostenda. Dall'opera I Bagni di Ostenda di James Ensor I Courtesy VisitFlanders © Athos Burez
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