Presentato il calendario 2018 del museo londinese
Lotto, Mantegna e Bellini: l’arte italiana protagonista alla National Gallery nel 2018
Giovanni Bellini detto Giambellino, Presentazione di Gesù al Tempio, 1469 circa, Olio su tavola, Venezia, Fondazione Querini Stampalia | Courtesy © Fondazione Querini Stampalia
Francesca Grego
07/06/2017
Mondo - Mentre volge al termine il confronto tra Michelangelo e Sebastiano Dal Piombo e si prepara il grande appuntamento con i capolavori giotteschi della Scuola di Rimini, la National Gallery presenta le mostre del 2018, dove l’arte italiana gioca ancora un ruolo di primo piano.
Accanto a Claude Monet, Edgar Degas e Bartolomé Esteban Murillo, del quale si celebrano i 400 anni dalla nascita, spiccano Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto, cui sono dedicati due importanti progetti espositivi.
Focus sul Rinascimento della Penisola, dunque, di cui il museo di Trafalgar Square mostrerà la ricchezza di dimensioni e sfumature.
Mantegna e Bellini
Dal 1° ottobre sarà protagonista la relazione tra Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, legati da affinità artistiche, oltre che dal matrimonio del pittore padovano con la sorellastra del collega.
Dipinti, disegni e sculture – queste ultime particolarmente influenti sull’opera pittorica di entrambi – scandiranno uno stimolante dialogo, grazie a prestiti da prestigiose istituzioni internazionali.
Cuore del percorso, due confronti tra opere cruciali per comprendere i reciproci influssi destinati a perdurare anche a distanza, dopo la partenza di Mantegna da Venezia alla volta della corte mantovana dei Gonzaga.
La Presentazione al tempio di Bellini proveniente dalla Fondazione Querini Stampalia di Venezia sarà accostata alla versione di Mantegna conservata alla Gemäldegalerie di Berlino, che ne fu probabilmente la fonte di ispirazione. Pressoché identici quanto a impostazione e personaggi rappresentati, forse legati a un’occasione familiare, i due dipinti differiscono per profondità spaziale, passaggi cromatici e atmosfera, dove la narrazione distesa di Bellini si discosta dagli accenti drammatici del Mantegna.
Non è accertato invece l’ordine di esecuzione delle tavole dell’Agonia nel giardino, note anche con il titolo di Preghiera nell’orto, nelle quali i pittori rappresentarono l'ultimo momento di raccoglimento di Cristo nel Getsemani.
Due opere dipinte non a caso nel decennio successivo all'unione tra Mantegna e Niccolosia Bellini, che presentano notevoli affinità compositive e che fino agli ultimi decenni del XIX secolo furono esposte insieme nelle sale della National Gallery.
I ritratti di Lorenzo Lotto
Dal 5 novembre l’attenzione del pubblico inglese sarà invece su Lorenzo Lotto, i cui ritratti saranno esposti per la prima volta in un museo britannico, con la collaborazione del Museo del Prado di Madrid.
Una vivace sfilata di ecclesiastici, mercanti, umanisti, uomini, donne e bambini, descritti con la profondità psicologica caratteristica del pittore veneziano in tele di sorprendente immediatezza, sature di colore e sapienti effetti chiaroscurali.
Per completare i ritratti con informazioni sullo status, sul gusto e sulla personalità dei committenti Lotto aggiunse spesso oggetti raffinati appartenuti ai suoi modelli. Tappeti, sculture e gioielli d’epoca troveranno perciò posto nel percorso della mostra londinese, accanto ai registri tenuti dallo stesso artista sulla propria attività: una miniera di dati preziosi sui personaggi rappresentati, che tratteggerà in maniera vivida e puntuale il contesto dell'opera di Lotto insieme alla società in trasformazione del Rinascimento italiano.
Leggi anche:
• Da Giovanni da Rimini a Giotto: i capolavori della scuola riminese alla National Gallery
• Cagnacci, Michelangelo e Sebastiano del Piombo alla conquista di Londra
Accanto a Claude Monet, Edgar Degas e Bartolomé Esteban Murillo, del quale si celebrano i 400 anni dalla nascita, spiccano Andrea Mantegna, Giovanni Bellini e Lorenzo Lotto, cui sono dedicati due importanti progetti espositivi.
Focus sul Rinascimento della Penisola, dunque, di cui il museo di Trafalgar Square mostrerà la ricchezza di dimensioni e sfumature.
Mantegna e Bellini
Dal 1° ottobre sarà protagonista la relazione tra Andrea Mantegna e Giovanni Bellini, legati da affinità artistiche, oltre che dal matrimonio del pittore padovano con la sorellastra del collega.
Dipinti, disegni e sculture – queste ultime particolarmente influenti sull’opera pittorica di entrambi – scandiranno uno stimolante dialogo, grazie a prestiti da prestigiose istituzioni internazionali.
Cuore del percorso, due confronti tra opere cruciali per comprendere i reciproci influssi destinati a perdurare anche a distanza, dopo la partenza di Mantegna da Venezia alla volta della corte mantovana dei Gonzaga.
La Presentazione al tempio di Bellini proveniente dalla Fondazione Querini Stampalia di Venezia sarà accostata alla versione di Mantegna conservata alla Gemäldegalerie di Berlino, che ne fu probabilmente la fonte di ispirazione. Pressoché identici quanto a impostazione e personaggi rappresentati, forse legati a un’occasione familiare, i due dipinti differiscono per profondità spaziale, passaggi cromatici e atmosfera, dove la narrazione distesa di Bellini si discosta dagli accenti drammatici del Mantegna.
Non è accertato invece l’ordine di esecuzione delle tavole dell’Agonia nel giardino, note anche con il titolo di Preghiera nell’orto, nelle quali i pittori rappresentarono l'ultimo momento di raccoglimento di Cristo nel Getsemani.
Due opere dipinte non a caso nel decennio successivo all'unione tra Mantegna e Niccolosia Bellini, che presentano notevoli affinità compositive e che fino agli ultimi decenni del XIX secolo furono esposte insieme nelle sale della National Gallery.
I ritratti di Lorenzo Lotto
Dal 5 novembre l’attenzione del pubblico inglese sarà invece su Lorenzo Lotto, i cui ritratti saranno esposti per la prima volta in un museo britannico, con la collaborazione del Museo del Prado di Madrid.
Una vivace sfilata di ecclesiastici, mercanti, umanisti, uomini, donne e bambini, descritti con la profondità psicologica caratteristica del pittore veneziano in tele di sorprendente immediatezza, sature di colore e sapienti effetti chiaroscurali.
Per completare i ritratti con informazioni sullo status, sul gusto e sulla personalità dei committenti Lotto aggiunse spesso oggetti raffinati appartenuti ai suoi modelli. Tappeti, sculture e gioielli d’epoca troveranno perciò posto nel percorso della mostra londinese, accanto ai registri tenuti dallo stesso artista sulla propria attività: una miniera di dati preziosi sui personaggi rappresentati, che tratteggerà in maniera vivida e puntuale il contesto dell'opera di Lotto insieme alla società in trasformazione del Rinascimento italiano.
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