A Londra dal 1°ottobre 2022 al 23 gennaio 2023 per i cento anni dalla nascita
Presto alla National Gallery una grande mostra dedicata a Lucian Freud
Lucian Freud, Girl with Roses, 1947-1948 | Foto: © The British Council | Courtesy of the British Council Collection © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
Samantha De Martin
26/08/2021
Mondo - L’8 dicembre del 2022 saranno cento anni senza l'esponente più illustre della Scuola di Londra, senza il pittore che, attraverso le sue rappresentazioni potenti, ha tradotto la realtà in respiri, restituendola, senza filtri, quale ispirazione, soggetto, strumento, e al tempo stesso ossessione della sua arte.
Il maestro dei corpi nudi, scrigni debordanti di un’animalità abbandonata, scolpita in tracce di desiderio esausto, che seppe raccontare intensi percorsi interiori restituendoci, attraverso la pelle e la carne, l’anima di amici, baroni e parenti, sarà il grande protagonista di un’importante mostra a Londra.
Dal 1° ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 la National Gallery celebrerà infatti il centenario della nascita dell’artista. I suoi personaggi dai grandi occhi, ora smarriti, ora malinconici, spaesati in un’indefinita attesa, saranno al centro di una grande rassegna che accoglierà i suoi lavori più significativi, da Girl with Roses (British Council Collection) degli anni Quaranta a Reflection with Two Children (Self-Portrait) in prestito dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, fino alle opere più tarde.
Lucian Freud, Reflection with Two Children (Self-portrait), 1965, Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza | Foto: © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
La celebrità di Freud ha spesso ostacolato la considerazione critica della sua opera e dei contesti storici nei quali è stata realizzata. Per questo motivo - spiega in una nota la galleria londinese - questa mostra cercherà di presentare nuove prospettive sull'arte di Freud, concentrandosi sul suo impegno instancabile e sempre alla ricerca del mezzo pittorico.
Dai suoi quadri più intimi alle celebri tele di grandi dimensioni, il percorso di Credit Suisse, Lucian Freud: New Perspectives, offrirà ai visitatori l'opportunità di esplorare la sorprendente gamma di opere, cogliendo lo sviluppo artistico di uno dei maggiori pittori figurativi britannici.
Puntuale conoscitore dei linguaggi dei suoi predecessori, Freud attinge astutamente dalla storia dell'arte. I ritratti dei soggetti che stringono fiori ricordano ad esempio le tele di Hans Holbein, gli interni evocano le atmosfere surrealiste, mentre le coppie che si tengono per mano ammiccano ai ritratti rinascimentali dedicati all’amicizia.
Attraverso i dipinti dei potenti, come il ritratto dedicato a Sua Maestà la Regina Elisabetta II (prestato dalla Royal Collection) l'artista si è posizionato nella tradizione degli storici pittori di corte, una sorta di Rubens o Velázquez, senza tuttavia trascurare i personaggi di tutti i giorni, inclusa sua madre, al centro di un commovente ritratto.
L'appuntamento londinese ripercorrerà la pratica del pittore, fortemente cambiata nel corso del XX e all'inizio del XXI, per culminare nei monumentali ritratti di nudo di un Freud più concentrato sulla rappresentazione della forma umana.
Oltre 60 prestiti da musei e collezioni private di tutto il mondo - dal Museum of Modern Art di New York alla Tate - guideranno il visitatore attraverso il percorso della National Gallery, istituzione presso la quale Freud, frequentatore abituale sin dai suoi primi giorni a Londra, era di casa. "Uso la galleria come se fosse un dottore" aveva confessato una volta l’artista al giornalista Michael Kimmelman.
La facciata della National Gallery | Foto: © Mike Peel, Own work, tramite Wikimedia Commons
“Freud era un assiduo frequentatore della Galleria, i sui dipinti lo sfidavano e lo ispiravano - spiega Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery -. La mostra del centenario di Freud offre l'opportunità di riconsiderare il successo dell'artista nel più ampio contesto della tradizione della pittura europea”.
Così il pittore che chiedeva ai suoi quadri di “stupire, disturbare, sedurre, convincere” si appresta, ancora una volta, a sorprendere al pubblico attraverso la mostra a cura di Daniel F. Herrmann, in collaborazione con Paloma Alarcó e David Dawson, dell'Archivio Lucian Freud.
Dopo la tappa londinese, la mostra volerà, dal 14 febbraio 2023 al 18 giugno 2023, al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, istituzione che ha organizzato l’esposizione assieme alla National Gallery.
“Con un occhio inflessibile e un impegno intransigente per il suo lavoro - sottolinea il curatore Daniel F. Herrmann - Freud ha creato capolavori figurativi che ancora oggi continuano a ispirare gli artisti contemporanei. La sua pratica è stata spesso messa in ombra dalla biografia e dalla celebrità. In questa mostra offriamo nuove prospettive sul suo lavoro osservando da vicino la padronanza della pittura di Freud e i contesti nei quali si è sviluppata”.
Leggi anche:
• Bacon, Freud, la Scuola di Londra: l'umanità senza filtri in mostra al Chiostro del Bramante
• I capolavori della National gallery si raccontano in una mostra en plein air
Il maestro dei corpi nudi, scrigni debordanti di un’animalità abbandonata, scolpita in tracce di desiderio esausto, che seppe raccontare intensi percorsi interiori restituendoci, attraverso la pelle e la carne, l’anima di amici, baroni e parenti, sarà il grande protagonista di un’importante mostra a Londra.
Dal 1° ottobre 2022 al 22 gennaio 2023 la National Gallery celebrerà infatti il centenario della nascita dell’artista. I suoi personaggi dai grandi occhi, ora smarriti, ora malinconici, spaesati in un’indefinita attesa, saranno al centro di una grande rassegna che accoglierà i suoi lavori più significativi, da Girl with Roses (British Council Collection) degli anni Quaranta a Reflection with Two Children (Self-Portrait) in prestito dal Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, fino alle opere più tarde.
Lucian Freud, Reflection with Two Children (Self-portrait), 1965, Madrid, Museo Nacional Thyssen-Bornemisza | Foto: © Museo Nacional Thyssen-Bornemisza, Madrid © The Lucian Freud Archive / Bridgeman Images
La celebrità di Freud ha spesso ostacolato la considerazione critica della sua opera e dei contesti storici nei quali è stata realizzata. Per questo motivo - spiega in una nota la galleria londinese - questa mostra cercherà di presentare nuove prospettive sull'arte di Freud, concentrandosi sul suo impegno instancabile e sempre alla ricerca del mezzo pittorico.
Dai suoi quadri più intimi alle celebri tele di grandi dimensioni, il percorso di Credit Suisse, Lucian Freud: New Perspectives, offrirà ai visitatori l'opportunità di esplorare la sorprendente gamma di opere, cogliendo lo sviluppo artistico di uno dei maggiori pittori figurativi britannici.
Puntuale conoscitore dei linguaggi dei suoi predecessori, Freud attinge astutamente dalla storia dell'arte. I ritratti dei soggetti che stringono fiori ricordano ad esempio le tele di Hans Holbein, gli interni evocano le atmosfere surrealiste, mentre le coppie che si tengono per mano ammiccano ai ritratti rinascimentali dedicati all’amicizia.
Attraverso i dipinti dei potenti, come il ritratto dedicato a Sua Maestà la Regina Elisabetta II (prestato dalla Royal Collection) l'artista si è posizionato nella tradizione degli storici pittori di corte, una sorta di Rubens o Velázquez, senza tuttavia trascurare i personaggi di tutti i giorni, inclusa sua madre, al centro di un commovente ritratto.
L'appuntamento londinese ripercorrerà la pratica del pittore, fortemente cambiata nel corso del XX e all'inizio del XXI, per culminare nei monumentali ritratti di nudo di un Freud più concentrato sulla rappresentazione della forma umana.
Oltre 60 prestiti da musei e collezioni private di tutto il mondo - dal Museum of Modern Art di New York alla Tate - guideranno il visitatore attraverso il percorso della National Gallery, istituzione presso la quale Freud, frequentatore abituale sin dai suoi primi giorni a Londra, era di casa. "Uso la galleria come se fosse un dottore" aveva confessato una volta l’artista al giornalista Michael Kimmelman.
La facciata della National Gallery | Foto: © Mike Peel, Own work, tramite Wikimedia Commons
“Freud era un assiduo frequentatore della Galleria, i sui dipinti lo sfidavano e lo ispiravano - spiega Gabriele Finaldi, direttore della National Gallery -. La mostra del centenario di Freud offre l'opportunità di riconsiderare il successo dell'artista nel più ampio contesto della tradizione della pittura europea”.
Così il pittore che chiedeva ai suoi quadri di “stupire, disturbare, sedurre, convincere” si appresta, ancora una volta, a sorprendere al pubblico attraverso la mostra a cura di Daniel F. Herrmann, in collaborazione con Paloma Alarcó e David Dawson, dell'Archivio Lucian Freud.
Dopo la tappa londinese, la mostra volerà, dal 14 febbraio 2023 al 18 giugno 2023, al Museo Nacional Thyssen-Bornemisza di Madrid, istituzione che ha organizzato l’esposizione assieme alla National Gallery.
“Con un occhio inflessibile e un impegno intransigente per il suo lavoro - sottolinea il curatore Daniel F. Herrmann - Freud ha creato capolavori figurativi che ancora oggi continuano a ispirare gli artisti contemporanei. La sua pratica è stata spesso messa in ombra dalla biografia e dalla celebrità. In questa mostra offriamo nuove prospettive sul suo lavoro osservando da vicino la padronanza della pittura di Freud e i contesti nei quali si è sviluppata”.
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