A Reggio Emilia dal 21 maggio al 4 luglio
Fotografia Europea riparte: novità e anticipazioni dal festival 2021

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
Francesca Grego
22/01/2021
Reggio Emilia - Ripensare il mondo dopo l’emergenza, a partire dalle immagini. È l’idea alla base di Fotografia Europea che, dopo un anno di stop forzato, annuncia coraggiosamente le date della sedicesima edizione: dal 21 maggio al 4 luglio l’appuntamento è come sempre a Reggio Emilia, per scrutare la realtà attraverso l’obiettivo di maestri affermati e talenti emergenti della scena internazionale. “Sulla Luna e sulla Terra / fate largo ai sognatori”, recita il titolo del festival 2021 in omaggio ai 100 anni di Gianni Rodari: un invito a guardare in alto nonostante il momento spaesante e a cercare nuove e necessarie prospettive attraverso un’arte da sempre adatta a cogliere lo spirito del tempo.

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
Diverse le novità di quest’anno, da scoprire in un programma denso di eventi e incontri di alto profilo. La prima nasce come risposta alle restrizioni della pandemia e si trasforma in un’occasione per esplorare le potenzialità del paesaggio urbano. Si tratta di un’anteprima di cinque mostre open air, in programma già dal 14 maggio con allestimenti site specific studiati per essere accessibili a un ampio pubblico. Tra i fotografi esposti nelle piazze e nei luoghi più suggestivi di Reggio Emilia ci sarà il vincitore dell’Open Call riservata ai talenti emergenti, attiva da oggi al 22 febbraio per fotografi, curatori e collettivi europei di ogni età.

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
A selezionare le opere del festival sarà inoltre una direzione artistica rinnovata da importanti innesti: accanto al direttore di Camera Walter Guadagnini ci saranno Diane Dufour, direttrice di Magnum Photos dal 2000 al 2007 e fondatrice dello spazio espositivo Le Bal a Parigi, e Tim Clark, curatore artistico, fondatore e caporedattore di 1000 Words, magazine online che dal 2008 è un punto di riferimento per la fotografia contemporanea.
“Se non è stato ancora provato che la bellezza salverà il mondo, è certo che la bellezza, come in passato, aiuterà a farlo vivere con intelligenza, libertà e elevazione della persona”, ha commentato il sindaco Luca Vecchi, che con il Comune di Reggio Emilia promuove e realizza il festival in collaborazione con Fondazione Palazzo Magnani. “Riproporre, coraggiosamente, Fotografia Europea nel 2021 ha questo principale obiettivo: aiutare a vivere e a far rivivere le persone, chiunque esse siano, da qualsiasi parte del mondo provengano, grazie alla fotografia e agli artisti che la propongono”, continua Vecchi: “Avremo novità allestitive importanti e innovative. Avremo una direzione artistica del Festival prestigiosa, rafforzata e in continuità con la lunga esperienza trascorsa, apprezzata al punto da fare di Reggio Emilia e del suo festival Fotografia Europea un punto di riferimento internazionale”.

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
Diverse le novità di quest’anno, da scoprire in un programma denso di eventi e incontri di alto profilo. La prima nasce come risposta alle restrizioni della pandemia e si trasforma in un’occasione per esplorare le potenzialità del paesaggio urbano. Si tratta di un’anteprima di cinque mostre open air, in programma già dal 14 maggio con allestimenti site specific studiati per essere accessibili a un ampio pubblico. Tra i fotografi esposti nelle piazze e nei luoghi più suggestivi di Reggio Emilia ci sarà il vincitore dell’Open Call riservata ai talenti emergenti, attiva da oggi al 22 febbraio per fotografi, curatori e collettivi europei di ogni età.

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
A selezionare le opere del festival sarà inoltre una direzione artistica rinnovata da importanti innesti: accanto al direttore di Camera Walter Guadagnini ci saranno Diane Dufour, direttrice di Magnum Photos dal 2000 al 2007 e fondatrice dello spazio espositivo Le Bal a Parigi, e Tim Clark, curatore artistico, fondatore e caporedattore di 1000 Words, magazine online che dal 2008 è un punto di riferimento per la fotografia contemporanea.
“Se non è stato ancora provato che la bellezza salverà il mondo, è certo che la bellezza, come in passato, aiuterà a farlo vivere con intelligenza, libertà e elevazione della persona”, ha commentato il sindaco Luca Vecchi, che con il Comune di Reggio Emilia promuove e realizza il festival in collaborazione con Fondazione Palazzo Magnani. “Riproporre, coraggiosamente, Fotografia Europea nel 2021 ha questo principale obiettivo: aiutare a vivere e a far rivivere le persone, chiunque esse siano, da qualsiasi parte del mondo provengano, grazie alla fotografia e agli artisti che la propongono”, continua Vecchi: “Avremo novità allestitive importanti e innovative. Avremo una direzione artistica del Festival prestigiosa, rafforzata e in continuità con la lunga esperienza trascorsa, apprezzata al punto da fare di Reggio Emilia e del suo festival Fotografia Europea un punto di riferimento internazionale”.

Fotografia Europea 2019 I Photo Giulia Gibertini I Courtesy Fondazione Palazzo Magnani
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Napoli | A Villa Campolieto dal 28 marzo al 31 dicembre 2025
Dall’uovo alle mele, i piaceri della tavola nell’antica Ercolano
-
Brescia | Dal 25 marzo al 24 agosto 2025
L’America di Joel Meyerowitz al Brescia Photo Festival
-
Venezia | Dal 19 aprile al 12 ottobre al JMuseo
Picasso e le donne: storia di una passione in una mostra a Jesolo
-
Milano | Dal 13 maggio al 19 ottobre al Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Dorothea Lange in arrivo a Milano
-
Roma | Dal 4 aprile al 13 luglio 2025
Barocco globale: la Roma cosmopolita di Bernini in mostra alle Scuderie del Quirinale
-
Brescia | Il maestro americano in mostra a Brescia
Un acrobata della fotografia. Denis Curti racconta Joel Meyerowitz