Fino al 23 luglio alla Gam e al Castello di Rivoli
A Torino l’Emozione del Colore

Luigi Russolo, Profumo, 1910, olio su tela, 65.5 x 67.5 cm, Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, Collezione VAF - Stiftung
Francesca Grego
14/03/2017
Torino - Paul Klee, Vasilij Kandinskij, Sonia Delaunay, Yves Klein, Victor Vasarely, Giacomo Balla, Alighiero Boetti, fino ai contemporanei Anish Kapoor, Tony Cragg e Damien Hirst: sono solo alcune facce del caleidoscopio di sfumature dal 14 marzo al 23 luglio trascinerà i visitatori della Galleria d'Arte Moderna e del Castello di Rivoli in una dimensione dell’arte affascinante e troppo spesso data per scontata.
Attraverso 400 opere di oltre 130 artisti, con prestiti da Centre Pompidou, Tate Britain e altri grandi musei d’Europa, L’emozione dei colori nell’arte, racconta la profonda e complessa relazione che da sempre lega la produzione artistica al colore, in un progetto multidisciplinare che abbraccia la storia, le invenzioni e le esperienze sul tema dalla fine del Settecento ai nostri giorni.
Pittura, ottica, neuroscienze, antropologia convergono in un percorso ricco e mai ovvio, che si snoda dagli adepti di Hindu-Tantra e dai Teosofisti alla disputa tra i seguaci di Newton e i sostenitori della percezione soggettiva come Goethe, fino all’esordio dei colori sintetici a base di catrame, alla nascita dei codici RAL e Pantone e agli ambienti digitali.
In primo piano le reazioni degli artisti, che tra rivoluzioni del linguaggio, esperienze sinestetiche, ironia libertaria ed esperimenti di immersione, hanno dato vita a un flusso ininterrotto di vibranti energie.
La mostra, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato e Michael Taussig, prevede anche la presenza del neuroscienziato e scopritore dei neuroni specchio Vittorio Gallese, che dirigerà per l’occasione un inedito laboratorio di studio sull’esperienza del pubblico di fronte alle opere d’arte.
Attraverso 400 opere di oltre 130 artisti, con prestiti da Centre Pompidou, Tate Britain e altri grandi musei d’Europa, L’emozione dei colori nell’arte, racconta la profonda e complessa relazione che da sempre lega la produzione artistica al colore, in un progetto multidisciplinare che abbraccia la storia, le invenzioni e le esperienze sul tema dalla fine del Settecento ai nostri giorni.
Pittura, ottica, neuroscienze, antropologia convergono in un percorso ricco e mai ovvio, che si snoda dagli adepti di Hindu-Tantra e dai Teosofisti alla disputa tra i seguaci di Newton e i sostenitori della percezione soggettiva come Goethe, fino all’esordio dei colori sintetici a base di catrame, alla nascita dei codici RAL e Pantone e agli ambienti digitali.
In primo piano le reazioni degli artisti, che tra rivoluzioni del linguaggio, esperienze sinestetiche, ironia libertaria ed esperimenti di immersione, hanno dato vita a un flusso ininterrotto di vibranti energie.
La mostra, a cura di Carolyn Christov-Bakargiev, Marcella Beccaria, Elena Volpato e Michael Taussig, prevede anche la presenza del neuroscienziato e scopritore dei neuroni specchio Vittorio Gallese, che dirigerà per l’occasione un inedito laboratorio di studio sull’esperienza del pubblico di fronte alle opere d’arte.
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