Un caveau ipertecnologico per l'Autoritratto di Leonardo
Leonardo da Vinci, Autoritratto, 1515 ca., sanguigna su carta, Torino, Biblioteca Reale.
27/06/2012
Torino - "Il disegno e' conservato in un'aula bunker che fu realizzata negli anni '90. Stiamo lavorando per realizzare, in locali sempre sicuri ma piu' ampi, la possibilita' di esporlo in maniera piu' continuativa e per numeri piu' importanti. Cosi' come al Louvre hanno la Monnalisa, al Polo Reale avremo l'Autoritratto di Leonardo, ovviamente tenendo sempre conto che si puo' esporre per un certo periodo". Cosi' Mario Turetta, Direttore Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici del Piemonte parla della possibilita' di esporre l'Autoritratto di Leonardo Da Vinci in futuro, al Polo Reale di Torino. Un progetto culturale della Regione Piemonte e del Comune che si sviluppera' entro la fine del 2014 e che unisce Palazzo Reale, Galleria Sabauda, Museo di Antichita' ed Armeria Reale e Biblioteca Reale di Torino.
Nella Biblioteca dove ora si trova, la celebre opera sarà esposta per circa 14 settimane, dopodiché, secondo quanto affermato da Maria Cristina Misiti, direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, l’Autoritratto dovrà di nuovo tornare a riposo. Dato il delicato stato di conservazione dell'opera, gli esperti hanno anche dovuto fare marcia indietro rispetto alle dichiarazioni di qualche mese fa relative alla possibilità di restaurare l’opera. Ll’Istituto Centrale per il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, le Scuole di Alta Formazione per i Restauratori di beni culturali hanno infatti decretato che l’opera di Leonardo non è in grado di sopportare un intervento invasivo e sarà dunque lasciato così com’è, «gravemente malato». Per ora sono infatti previste solo alcune indagini che si faranno a Torino, senza più spostare il disegno, per realizzare al meglio una «pulitura» finalizzata all'eliminazione della sporcizia accumulatasi nei secoli e alla rimozione della colla sul retro.
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Nella Biblioteca dove ora si trova, la celebre opera sarà esposta per circa 14 settimane, dopodiché, secondo quanto affermato da Maria Cristina Misiti, direttrice dell’Istituto Centrale per il Restauro, l’Autoritratto dovrà di nuovo tornare a riposo. Dato il delicato stato di conservazione dell'opera, gli esperti hanno anche dovuto fare marcia indietro rispetto alle dichiarazioni di qualche mese fa relative alla possibilità di restaurare l’opera. Ll’Istituto Centrale per il Restauro, l’Opificio delle Pietre Dure, l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, le Scuole di Alta Formazione per i Restauratori di beni culturali hanno infatti decretato che l’opera di Leonardo non è in grado di sopportare un intervento invasivo e sarà dunque lasciato così com’è, «gravemente malato». Per ora sono infatti previste solo alcune indagini che si faranno a Torino, senza più spostare il disegno, per realizzare al meglio una «pulitura» finalizzata all'eliminazione della sporcizia accumulatasi nei secoli e alla rimozione della colla sul retro.
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