In mostra nel 2021 le ultime scoperte sull’artista
Da Venezia a Washington, il nuovo volto di Carpaccio

Vittore Carpaccio, Ritratto del doge Leonardo Loredan, 1501-1503, Olio su tavola, 67.7 x 50.6 cm, Bergamo, Accademia Carrara, Collezione Guglielmo Lochis, 1866
Francesca Grego
12/06/2020
Venezia - Scoperte sorprendenti, studi, restauri e attribuzioni negli ultimi anni hanno gettato nuova luce sull’opera di Vittore Carpaccio, Maestro del Rinascimento veneto che sta attraversando una grande stagione grazie all’interesse sempre più vivo dei ricercatori. Anche il pubblico potrà presto riscoprirne la ricca produzione, grazie ad un importante progetto espositivo nato dalla collaborazione di Palazzo Ducale con la National Gallery of Art di Washington. Quello di Carpaccio è un ritorno in grande stile: l’artista non era al centro di una mostra monografica dalla storica esposizione a Venezia del 1963.

Vittore Carpaccio, Leone marciano andante, 1516, Tempera su tela, 130 x 368 cm, Venezia, Palazzo Ducale
Con prestiti di grande valore da musei europei e statunitensi, oltre che da prestigiose collezioni private, Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni ricostruirà il cammino dell’artista dalla giovinezza alla maturità, ricomponendo alcuni cicli pittorici oggi dispersi. Un cospicuo nucleo di disegni metterà poi in evidenza la fervida immaginazione carpaccesca, l’interesse per la natura e per la prospettiva, il rigore della tecnica e l’uso della luce. I dipinti religiosi e di genere racconteranno la spiccata abilità narrativa del Maestro, capace di rappresentare la grandezza e la vita della Serenissima calando le storie sacre nel quotidiano, in scenari densi di dettagli dove l’osservazione della scena urbana incontra il poetico e il fantastico.

Vittore Carpaccio, talvolta detto anche Vittorio (1465 circa - Capodistria, 1525/1526), Miracolo della Croce a Rialto, 1496 circa, Venezia, Gallerie dell'Accademia | Courtesy Gallerie dell'Accademia, Venezia
Programmata per il prossimo autunno prima dell’emergenza coronavirus, Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni andrà in scena a Palazzo Ducale da luglio a ottobre 2021, trovando una naturale appendice nei cicli decorativi carpacceschi presenti in città, dalle Gallerie dell’Accademia alla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni.
Subito dopo, Carpaccio debutterà nella sua prima mostra americana. Qui il valore aggiunto sarà rappresentato dalle opere che l’artista produsse per le confraternite religiose della Serenissima, esposte fuori Venezia in via del tutto eccezionale: grazie ai recentissimi restauri, sveleranno al pubblico statunitense i segreti nascosti per secoli sotto le pennellate.

Vittore carpaccio, San Trifone ammansisce il Basilisco, 1507, Tempera su tavola 141 x 300 cm, Venezia, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni
Leggi anche:
• Un capolavoro diviso a metà: le Due Dame di Carpaccio
• FOTO: L'ineffabile arte di Vittore Carpaccio
• Con Carpaccio nella Venezia del Rinascimento: il Miracolo della reliquia della Croce al Ponte di Rialto
• La Venezia viva di Carpaccio: per Giulio Manieri Elia è uno sguardo al futuro
• Da Carpaccio a Cartier-Bresson e Frida Kahlo: i prossimi appuntamenti con l’arte a Venezia

Vittore Carpaccio, Leone marciano andante, 1516, Tempera su tela, 130 x 368 cm, Venezia, Palazzo Ducale
Con prestiti di grande valore da musei europei e statunitensi, oltre che da prestigiose collezioni private, Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni ricostruirà il cammino dell’artista dalla giovinezza alla maturità, ricomponendo alcuni cicli pittorici oggi dispersi. Un cospicuo nucleo di disegni metterà poi in evidenza la fervida immaginazione carpaccesca, l’interesse per la natura e per la prospettiva, il rigore della tecnica e l’uso della luce. I dipinti religiosi e di genere racconteranno la spiccata abilità narrativa del Maestro, capace di rappresentare la grandezza e la vita della Serenissima calando le storie sacre nel quotidiano, in scenari densi di dettagli dove l’osservazione della scena urbana incontra il poetico e il fantastico.

Vittore Carpaccio, talvolta detto anche Vittorio (1465 circa - Capodistria, 1525/1526), Miracolo della Croce a Rialto, 1496 circa, Venezia, Gallerie dell'Accademia | Courtesy Gallerie dell'Accademia, Venezia
Programmata per il prossimo autunno prima dell’emergenza coronavirus, Vittore Carpaccio. Dipinti e disegni andrà in scena a Palazzo Ducale da luglio a ottobre 2021, trovando una naturale appendice nei cicli decorativi carpacceschi presenti in città, dalle Gallerie dell’Accademia alla Scuola di San Giorgio degli Schiavoni.
Subito dopo, Carpaccio debutterà nella sua prima mostra americana. Qui il valore aggiunto sarà rappresentato dalle opere che l’artista produsse per le confraternite religiose della Serenissima, esposte fuori Venezia in via del tutto eccezionale: grazie ai recentissimi restauri, sveleranno al pubblico statunitense i segreti nascosti per secoli sotto le pennellate.

Vittore carpaccio, San Trifone ammansisce il Basilisco, 1507, Tempera su tavola 141 x 300 cm, Venezia, Scuola di San Giorgio degli Schiavoni

• Un capolavoro diviso a metà: le Due Dame di Carpaccio
• FOTO: L'ineffabile arte di Vittore Carpaccio
• Con Carpaccio nella Venezia del Rinascimento: il Miracolo della reliquia della Croce al Ponte di Rialto
• La Venezia viva di Carpaccio: per Giulio Manieri Elia è uno sguardo al futuro
• Da Carpaccio a Cartier-Bresson e Frida Kahlo: i prossimi appuntamenti con l’arte a Venezia
LA MAPPA
NOTIZIE
VEDI ANCHE
-
Venezia | Un anno all’insegna di mostre e valorizzazione
El Greco e Casanova nel 2025 dei Musei Civici di Venezia
-
Milano | Dal 4 marzo al 25 maggio
Al Museo diocesano di Milano la Deposizione di Tintoretto a tu per tu con il contemporaneo
-
Reggio Calabria | Al Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria fino al 27 aprile
Il MArRC “nella rete di Afrodite”. A Reggio Calabria un viaggio nella bellezza tra archeologia e contemporaneo
-
Milano | Dal 15 febbraio al 29 giugno
Casorati incanta Milano con 100 capolavori
-
Venezia | Dal 4 aprile a Venezia
Corpi moderni. La rivoluzione del Rinascimento alle Gallerie dell’Accademia
-
Roma | Dall’11 febbraio a Palazzo Bonaparte
Il grido interiore di Munch arriva a Roma