Al Museo Civico dal 1° dicembre al 15 aprile
Bassano omaggia Guido Crepax e la sua Valentina
Immagine tratta dalla pagina della storia Valentina nel Metrò "Omaggio a Stan Lee", realizzata da Guido Crepax nel 1975 per le pagine domenicali del Corriere di Informazione, colorate da Archivio Crepax | Courtesy of Museo Civico di Bassano del Grappa
Samantha De Martin
27/11/2018
Vicenza - Ha più di 70 anni ma non li dimostra, attraversati e vissuti con l’intangibilità che appartiene al sogno e al disegno.
Valentina Rosselli, in arte Valentina, il ritratto di un’epoca oltre che il frutto del suo geniale ideatore, Guido Crepax, dal 1° dicembre al 15 aprile sarà al centro di un’insolita mostra a cura dell’Archivio Crepax al Museo Civico di Bassano del Grappa.
"È una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano - commentano Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa, e Giovanni Cunico, assessore alla Cultura del Comune -. Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 e che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede, come omaggio al grande fumettista".
Concepito dai tre figli di Crepax appositamente per questa mostra, il progetto espositivo trascende l’ambito del fumetto per collocare l’autore e il suo personaggio tra i testimoni di quarant’anni di vita italiana. Un ruolo cardine spetta alla città di Venezia che, come spiegano i curatori, “è stata un fondamentale tassello nella sua formazione”. Vent’anni prima della nascita di Valentina - apparsa per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965 - un Crepax appena dodicenne, proprio a Venezia aveva realizzato i suoi primi fumetti ispirati a film horror degli anni ’30-’40.
E sempre in Laguna maturava il suo sogno di diventare un autore di storie a fumetti. Figlio di un musicista, fratello di un emergente manager discografico, Crepax ottenne i primi incarichi professionali illustrando centinaia di cover di dischi di tutti i generi musicali. Oltre che alle importanti campagne pubblicitarie per Shell, Dunlop, Campari e i Tessuti Terital, il suo nome è legato anche alle sigle e alle scenografie di alcuni programmi televisivi.
Dopo una parentesi dedicata all'autore e al suo passatempo preferito, la mostra al Museo Civico si concentra su Valentina, personaggio fragile, dalla psicologia complessa, che invecchia, vive in una realtà possibile, ha passioni e idee comuni a molte donne reali.
L’ultima tappa del percorso dedicato all’evoluzione artistica del fumettista milanese sarà incentrata sulla scelta di fare delle donne le protagoniste assolute di tutte le storie.
Al primo piano è infine possibile guardare i contenuti video dedicati a Crepax e agli sviluppi futuri del suo personaggio.
Vedi anche:
• FOTO: In viaggio con Crepax e Valentina
• Bassano omaggia Guido Crepax e la sua Valentina
Valentina Rosselli, in arte Valentina, il ritratto di un’epoca oltre che il frutto del suo geniale ideatore, Guido Crepax, dal 1° dicembre al 15 aprile sarà al centro di un’insolita mostra a cura dell’Archivio Crepax al Museo Civico di Bassano del Grappa.
"È una delle icone femminili più affascinanti della storia del fumetto italiano - commentano Chiara Casarin, direttore dei Musei Civici di Bassano del Grappa, e Giovanni Cunico, assessore alla Cultura del Comune -. Guido Crepax, sarebbe stato il più ambito ospite nella nostra commissione per la Biennale di Incisione e Grafica Contemporanea che si terrà nella primavera del 2019 e che questa mostra vuole anticipare nella stessa sede, come omaggio al grande fumettista".
Concepito dai tre figli di Crepax appositamente per questa mostra, il progetto espositivo trascende l’ambito del fumetto per collocare l’autore e il suo personaggio tra i testimoni di quarant’anni di vita italiana. Un ruolo cardine spetta alla città di Venezia che, come spiegano i curatori, “è stata un fondamentale tassello nella sua formazione”. Vent’anni prima della nascita di Valentina - apparsa per la prima volta sulla rivista Linus nel 1965 - un Crepax appena dodicenne, proprio a Venezia aveva realizzato i suoi primi fumetti ispirati a film horror degli anni ’30-’40.
E sempre in Laguna maturava il suo sogno di diventare un autore di storie a fumetti. Figlio di un musicista, fratello di un emergente manager discografico, Crepax ottenne i primi incarichi professionali illustrando centinaia di cover di dischi di tutti i generi musicali. Oltre che alle importanti campagne pubblicitarie per Shell, Dunlop, Campari e i Tessuti Terital, il suo nome è legato anche alle sigle e alle scenografie di alcuni programmi televisivi.
Dopo una parentesi dedicata all'autore e al suo passatempo preferito, la mostra al Museo Civico si concentra su Valentina, personaggio fragile, dalla psicologia complessa, che invecchia, vive in una realtà possibile, ha passioni e idee comuni a molte donne reali.
L’ultima tappa del percorso dedicato all’evoluzione artistica del fumettista milanese sarà incentrata sulla scelta di fare delle donne le protagoniste assolute di tutte le storie.
Al primo piano è infine possibile guardare i contenuti video dedicati a Crepax e agli sviluppi futuri del suo personaggio.
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