Da Bellini a Tiepolo. Capolavori dell’Accademia dei Concordi

Giovanni Bellini, Madonna col Bambino, Tempera su tavola, cm 83x62,5.

 

Dal 20 Giugno 2015 al 08 Novembre 2015

Aosta

Luogo: Forte di Bard

Indirizzo: Forte di Bard, Bard

Curatori: Vittorio Sgarbi, Gabriele Accornero

Enti promotori:

  • Regione autonoma Valle d’Aosta
  • Compagnia di San Paolo
  • Fondazione Crt
  • Finaosta Spa

Costo del biglietto: intero € 8, ridotto € 6

Telefono per informazioni: +39 0125 833811

E-Mail info: info@fortedibard.it

Sito ufficiale: http://www.fortedibard.it/


Dal 20 giugno all’8 novembre 2015 al Forte di Bard si svolge la mostra-evento "Da Bellini a Tiepolo. Capolavori dell’Accademia dei Concordi", a cura di Vittorio Sgarbi e Gabriele Accornero
 
Si tratta della prima mostra al di fuori della sede permanente dello straordinario corpo di opere della prestigiosa Pinacoteca di Rovigo, un’occasione imperdibile per conoscerne i capolavori anche attraverso la chiave di lettura che i curatori metteranno in evidenza.
 
La mostra presenta una ricca selezione di 52 capolavori, molti di grandi dimensioni, provenienti dalla Pinacoteca dell’Accademia dei Concordi e del Seminario Vescovile di Rovigo e offre una sorprendente panoramica della stagione artistica che va dal Quattrocento al Settecento, un arco temporale che comprende i momenti più alti della pittura internazionale e che ha come momento centrale, il prolifico e meraviglioso Rinascimento.
 
La collezione della Pinacoteca dei Concordi, che raccoglie il meglio dell’arte veneta dal XV al XVIII secolo, è frutto della passione per la pittura di alcune nobili famiglie rodigine, che nell’Ottocento donarono le loro quadrerie all’Accademia e al Seminario Vescovile di Rovigo. In questa terra, stretta tra i fiumi Adige e Po, che, tra il Quattrocento e il Settecento, ha visto succedersi al colto e raffinato ducato estense il dominio della Repubblica di Venezia, sono custodite opere che posso essere considerate punti di riferimento per la storia dell’arte del nostro Paese e capisaldi della pittura internazionale. 
 
La rassegna si apre con una preziosissima tavoletta votiva di Quirizio da Murano con Santa Lucia e sei storie della sua vita, di un ricercato stile tardo-gotico, per poi entrare nel vivo della stagione quattrocentesca con l’opera forse più rappresentativa della Pinacoteca e della mostra: la Madonna con il Bambino di Giovanni Bellini, capolavoro assoluto di colui che è considerato l’innovatore dell’arte veneta del Rinascimento, e maestro di alcuni fra i più grandi artisti del Cinquecento, da Giorgione a Tiziano.
Tiziano, protagonista indiscusso del Cinquecento, è presente in mostra con l'opera Contadinello. Di grande valore la Flagellazione di Palma il Vecchio, e molto intensi i quattro ritratti di uomo attribuiti alla cerchia di Tintoretto, di chiara derivazione tizianesca. Ad arricchire il nucleo di opere del Rinascimento, alcune preziose testimonianze della scuola ferrarese ed emiliana: la tavoletta con la lotta fra Davide e Golia di Ippolito Scarsella detto lo Scarsellino, e un intenso San Gerolamo nel deserto di derivazione del Domenichino. Sullo scorcio del Cinquecento nei territori rodigini all’egemonia estense succede quella veneziana: un passaggio testimoniato artisticamente dalla Cena di Pasqua degli Ebrei di Palma il Giovane, ormai vicino a uno stile manierista. 
 
Si apre così la grande stagione del Seicento veneto, rappresentato dalle opere di Pietro VecchiaPietro Bellotti e Bernardo Strozzi
 l secolo d’oro di Venezia, il Settecento, è introdotto da Luca Giordano, pittore di origine napoletana, presente con tre olii su tela, e prosegue con i maestri Giambattista PiazzettaGiambattista PittoniGiuseppe Nogari e Alessandro Longhi
 La pittura di paesaggio è affidata ai toni cromatici luminosi e chiari della Marina di Luca Carlevarijs e ai paesaggi arcadici di Francesco Zais
 
Il percorso si conclude con una ricca galleria di ritratti: dal raffinato autoritratto di Rosalba Carriera, all’ironica rappresentazione del conte Giulio Contarini da Mula di Alessandro Longhi, al celeberrimo Ritratto di Antonio Riccobono, energico e volitivo, forse il più intenso ritratto realizzato da Giovan Battista Tiepolo.
 
La mostra sarà impreziosita da una sala che proporrà una video-intervista sul percorso espositivo al critico Vittorio Sgarbi, specialista del periodo storico artistico in questione e straordinario divulgatore. Un catalogo edito da Forte di Bard Edizioni e completo di schede delle opere e un sistema di audioguide completeranno i sussidi alla visita.

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