Ubi fracassorium, ibi fuggitorium
![Carlo Caloro, Ruet Moles et Macchina Mundi, 2017. Scultura cinetica Carlo Caloro, Ruet Moles et Macchina Mundi, 2017. Scultura cinetica](http://www.arte.it/foto/600x450/17/63263-caloro.jpg)
Carlo Caloro, Ruet Moles et Macchina Mundi, 2017. Scultura cinetica
Dal 05 Maggio 2017 al 19 Maggio 2017
Roma
Luogo: artQ13
Indirizzo: via Nicola Coviello 15
Orari: su appuntamento
Costo del biglietto: ingresso gratuito
Telefono per informazioni: +39 389 5387450
E-Mail info: comunicazione@artq13.com
Sito ufficiale: http://www.artq13.com
Venerdì 5 maggio ore 19, artQ13 inaugura Ubi fracassorium, ibi fuggitorium, progetto espositivo ideato da Carlo Caloro e prodotto da artQ13, Roma. Articolata in tre location e due spazi espositivi mobili, la mostra presenta uno studio della macchina culturale, intesa come insieme delle pratiche umane che trasformano la natura, la quale a sua volta, cosi trasformata, influisce sulla vita dell’uomo. Quindici artisti internazionali riflettono su questo doppio effetto dell’agire umano, partendo dall’eccesso di attività, funzioni e relazioni che ne risulta.
Parcheggi, garage, automobili, traffico - sono il risultato del fare di tutti e di ciascuno, della ordinaria organizzazione comunitaria della vita in tutti i suoi risvolti. Eppure la perpetua accellerazione dei ritmi, imposta dal proliferare dei nostri artefatti, sembra inevitabilmente portare a un disastro. L’astuto Pulcinella, invocato dal titolo della mostra, sembra prefigurare le tattiche che gli artisti del progetto adottano nei confronti di questa frenetica espansione culturale: Ubi fracassorium, ibi fuggitorium – “Dove c'è una catastrofe, là c'è sempre una via di uscita”. La Maschera di Pulcinella, cosi come descritta da Giorgio Agamben, trova la propria essenza in questa sua capacità di trovare sempre una via di uscita dall’imminente catastrofe - proprio a causa della catastrofe. «(Una) pura parabasi: uscita dalla scena, dalla storia, dalla fatua, inconsistente vicenda in cui si vorrebbe implicarlo»: interrompere, sviare, ribaltare il pericolo incombente.
Artisti: Guido Antropoli, Carlo Caloro, Paula Doepfner, Nezaket Ekici, Thilo Folkerts, Göran Gnaudschun, Hans Hemmert, Anna Kubelik, Via Lewandowsky, Luana Lunetta, Augustin Maurs, Jonathan Monk, Ciprian Muresan, Sophie Whettnall, Thomas Woschitz
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