Pitloo,luci e colori di Napoli
Castel dell'Ovo dalla spiaggia di Anton Sminck van Pitloo
15/12/2004
Napoli dedica la mostra Pitloo, luci e colori del paesaggio napoletano ad uno degli sguardi artistici più intensi e innamorati delle bellezze cromatiche partenopee. Nella cornice neoclassica del Museo Pignatelli, fino al 27 febbraio 2005, sarà ospitata l’esposizione dedicata al celebre paesaggista olandese Anton Sminck van Pitloo (Arnhem, 1790), morto prematuramente a Napoli, di colera, nel 1837.
Pitloo aveva studiato a Parigi e a Roma, prima di trasferirsi a Napoli nel 1815, al seguito del conte Gregorio Orloff, diplomatico russo ed estimatore d’arte. Pitloo divenne protagonista dell’illustre Scuola di Posillipo, corrente pittorica sviluppatasi a Napoli, tra il 1820 e il 1850. Con lui si formarono artisti del calibro di Giacinto Gigante, Gabriele Smargiassi, Raffaele Carelli, Achille Vianelli. Fu vincitore (con il “Boschetto Francavilla al Chiatamone”) della Cattedra di Paesaggio, creata per la prima volta in Italia all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Il professore di Paese Pitloo diffuse, per la prima volta, la tecnica della visione en plein air, affiancando al tradizionale studio del paesaggio, elaborato solo in seguito a cavalletto, il disegno della natura dal vero, tramite la resa impressionistica degli effetti di luce e di colore. Tra i procedimenti, quello della pittura a olio su carta, montata, in un secondo momento, su tela o cartone.
L’esposizione presenta circa centocinquanta opere (tra dipinti e rari disegni), provenienti da collezioni pubbliche e soprattutto private: dalle vedute di piccolo formato, riconducibili alla produzione più nota di Pitloo, alle opere più ampie, che meglio mostrano le influenze delle esperienze parigine e romane. La pittura del maestro evolve da un “vitreo vedutismo” di tradizione olandese, verso una sensibilità romantica del paesaggio.
I templi di Paestum, la solfatara di Pozzuoli, il Vesuvio, i Campi Flegrei, Mergellina, Capri, Posillipo vivono in un’emozione lirico-pittorica tutta giocata sulla luce e su “tocchi di colore pastoso e tinte sfumate” (Martorelli). I disegni in mostra, esempio di estrema sinteticità artistica, rappresentano strumenti essenziali per la corretta interpretazione di Pitloo, nel panorama della grande pittura europea di paesaggio.
La mostra commemora l’opera del Soprintendente Raffaello Causa, a venti anni dalla sua scomparsa e a circa cinquanta anni dalla pubblicazione della rilevante monografia dedicata all’artista olandese. Causa mostrò sotto una luce diversa l’incompreso Ottocento napoletano, proponendo un quadro completo e sfaccettato di Pitloo, del paesaggismo a Napoli e della grande arte europea di paesaggio.
Pitloo, luci e colori del paesaggio napoletano
Museo Pignatelli - Riviera di Chiaia, 200
11 dicembre 2004-27 febbraio 2005, tutti i giorni: 9-14; chiuso lunedì.
Mostra e catalogo (Electa-Napoli) a cura di Marina Picone Causa e Stefano Causa.
Info: 081 7612356-669675; Prenotazioni: 848800288.
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