Visite guidate gratuite all'Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme
Da Caligola a Costantino. L'estate svela i segreti degli Horti Variani

Il Tempio di Venere e Cupido nell'Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme nel suo aspetto originario, rendering. Courtesy Soprintendenza Speciale di Roma
Francesca Grego
08/07/2019
Roma - Apre al pubblico l'Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme, in epoca romana sede del vasto complesso di ville e giardini noto come Horti Variani e oggi ricca di testimonianze di una storia plurimillenaria. Fino al 20 luglio, ogni sera alle 19.00 il sito sarà accessibile grazie a visite guidate gratuite a cura della Soprintendenza Speciale di Roma.
A condurre i visitatori in un affascinante viaggio attraverso i secoli sarà l'archeologa e direttrice dell'Area Anna De Santis, che da anni conduce studi e ricerche al suo interno.
Un'occasione imperdibile per apprendere vita, morte e miracoli dell'Acquedotto Claudio (l'opera più antica del comprensorio, dell'imponente Circo Variano, dell'Anfiteatro Castrense – l'unico sopravvissuto a Roma oltre al Colosseo – e dell'antico Palazzo dei Severi, ampliato dall'imperatore Costantino per la madre Elena.
È proprio qui che negli ultimi tempi si sono concentrate le scoperte degli archeologi: oltre alla basilica civile nota come “Tempio di Venere e Cupidine”, è possibile visitare alcune ricche domus abitate dai dignitari di corte: la Casa di Aufidia Valentilla, ornata da affreschi dai colori vivaci, la Casa della Fontana e la Casa dei Ritratti, che prende il nome dai busti dei proprietari raffigurati in bianco e nero sui raffinati pavimenti a mosaico. Come la Casa della Fontana, la Casa dei Ritratti è stata recentemente restaurata e sfoggia marmi e decorazioni preziose.
Scavi condotti nel 2017, inoltre, hanno rivelato la presenza di ambienti prima sconosciuti: un elegante atrio affrescato, un corridoio con mosaici e la cucina che conserva ancora il focolare e una caratteristica vasca in cocciopesto completa di tubo di scarico.
L'apertura dell'Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme è inserita nel programma della rassegna Per il cinema italiano, con proiezioni all'interno del parco a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia.
Leggi anche:
Tornano alla luce ambienti del Palazzo di Elena e Costantino
A condurre i visitatori in un affascinante viaggio attraverso i secoli sarà l'archeologa e direttrice dell'Area Anna De Santis, che da anni conduce studi e ricerche al suo interno.
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È proprio qui che negli ultimi tempi si sono concentrate le scoperte degli archeologi: oltre alla basilica civile nota come “Tempio di Venere e Cupidine”, è possibile visitare alcune ricche domus abitate dai dignitari di corte: la Casa di Aufidia Valentilla, ornata da affreschi dai colori vivaci, la Casa della Fontana e la Casa dei Ritratti, che prende il nome dai busti dei proprietari raffigurati in bianco e nero sui raffinati pavimenti a mosaico. Come la Casa della Fontana, la Casa dei Ritratti è stata recentemente restaurata e sfoggia marmi e decorazioni preziose.
Scavi condotti nel 2017, inoltre, hanno rivelato la presenza di ambienti prima sconosciuti: un elegante atrio affrescato, un corridoio con mosaici e la cucina che conserva ancora il focolare e una caratteristica vasca in cocciopesto completa di tubo di scarico.
L'apertura dell'Area Archeologica di Santa Croce in Gerusalemme è inserita nel programma della rassegna Per il cinema italiano, con proiezioni all'interno del parco a cura del Centro Sperimentale di Cinematografia.
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