A Sud di Lione emerge una città romana preservata dalle ceneri
Scoperta in Francia una “piccola Pompei”
La Casa dei Cinque Mosaici nel sito archeologico di St-Romain-en-Gal. Photo by Tyler Bell
Francesca Grego
04/08/2017
Mondo - In Francia l’hanno già ribattezzata la “piccola Pompei”: una città romana, con tanto di mosaici e ville patrizie, sta venendo alla luce lungo il corso del Rodano, a Sud di Lione.
Abbandonata all’improvviso in seguito a un grosso incendio, ha l’aria di un luogo fantasma, pietrificato in un istante eterno. Una coltre di cenere ha preservato le sue rovine per quasi 2000 anni, proprio come nel caso delle cittadine sepolte dall’eruzione del Vesuvio.
“Abbiamo avuto un’opportunità unica”, ha dichiarato Benjamin Clement, l’archeologo a capo del cantiere: “Questi sono senza dubbio gli scavi più importanti degli ultimi 40-50 anni”.
Il sito si estende su una superficie di 7000 metri quadri nei pressi dell’insediamento di Vienne, quartier generale della tribù celtica degli Allobrogi, conquistato dai Romani all’epoca di Cesare e noto per il Tempio di Augusto e Livia, il Circo e per un grande teatro.
La ricchezza del luogo deriva proprio dalla posizione strategica sulla strada che collegava la capitale gallica di Lione ad Arles, nella Gallia Narbonensis, e costituiva una delle arterie principali della Francia antica.
Tra i reperti scavati, spicca una sontuosa residenza che gli archeologi hanno chiamato “Casa dei Baccanali”, dalla processione di menadi e satiri raffigurata sul pavimento mosaicato di una delle sale. All’origine la villa presentava marmi, balconate e giardini, nonché un ingegnoso sistema di approvvigionamento idrico.
“Recupereremo questa casa da pavimento al tetto”, ha affermato Clement, mentre stanno già per partire le operazioni di restauro di un prezioso mosaico che rappresenta il rapimento della musa Talia per mano del dio Pan. Al termine dei lavori, il manufatto sarà messo in mostra presso il Museo della Civiltà Gallo-Romana di Vienne.
Vista la ricchezza del sito, gli scavi proseguiranno fino alla fine del 2017.
Tra le piste da seguire, quella di una grande scuola di filosofia che fonti antiche collocano nell’area di Vienne.
Il ritrovamento di una fontana monumentale decorata con una statua di Ercole potrebbe indicare che l’edificio della schola sia sorto proprio tra le rovine di recente scoperta.
Leggi anche:
Pompei restituisce la tomba di un illustre personaggio e le tracce di un cittadino in fuga dall’eruzione
Abbandonata all’improvviso in seguito a un grosso incendio, ha l’aria di un luogo fantasma, pietrificato in un istante eterno. Una coltre di cenere ha preservato le sue rovine per quasi 2000 anni, proprio come nel caso delle cittadine sepolte dall’eruzione del Vesuvio.
“Abbiamo avuto un’opportunità unica”, ha dichiarato Benjamin Clement, l’archeologo a capo del cantiere: “Questi sono senza dubbio gli scavi più importanti degli ultimi 40-50 anni”.
Il sito si estende su una superficie di 7000 metri quadri nei pressi dell’insediamento di Vienne, quartier generale della tribù celtica degli Allobrogi, conquistato dai Romani all’epoca di Cesare e noto per il Tempio di Augusto e Livia, il Circo e per un grande teatro.
La ricchezza del luogo deriva proprio dalla posizione strategica sulla strada che collegava la capitale gallica di Lione ad Arles, nella Gallia Narbonensis, e costituiva una delle arterie principali della Francia antica.
Tra i reperti scavati, spicca una sontuosa residenza che gli archeologi hanno chiamato “Casa dei Baccanali”, dalla processione di menadi e satiri raffigurata sul pavimento mosaicato di una delle sale. All’origine la villa presentava marmi, balconate e giardini, nonché un ingegnoso sistema di approvvigionamento idrico.
“Recupereremo questa casa da pavimento al tetto”, ha affermato Clement, mentre stanno già per partire le operazioni di restauro di un prezioso mosaico che rappresenta il rapimento della musa Talia per mano del dio Pan. Al termine dei lavori, il manufatto sarà messo in mostra presso il Museo della Civiltà Gallo-Romana di Vienne.
Vista la ricchezza del sito, gli scavi proseguiranno fino alla fine del 2017.
Tra le piste da seguire, quella di una grande scuola di filosofia che fonti antiche collocano nell’area di Vienne.
Il ritrovamento di una fontana monumentale decorata con una statua di Ercole potrebbe indicare che l’edificio della schola sia sorto proprio tra le rovine di recente scoperta.
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