Dal 18 aprile al 30 agosto
Lucca celebra l'istinto e l'ironia di Elliott Erwitt
 
										
										 
										
										
																		
																									Paris, France, 1989 ©Elliott Erwitt/Magnum Photos
															
							L. Sanfelice
17/04/2015
							Lucca -  Il 18 aprile il Lu.C.C.A. Museum apre le sue sale ad una retrospettiva dedicata alla carriera artistica di Elliott Erwitt. 136 scatti ripercorreranno 60 anni di attività del fotografo all’interno di un’esposizione curata da Maurizio Vanni e realizzata in collaborazione con Magnum Photo. 
Si tratta della terza mostra organizzata in sinergia con l’agenzia parigina insieme a quelle dedicate ad Henri Cartier- Bresson e Robert Capa, quest’ultimo vero e proprio mentore di Erwitt che in qualità di socio fondatore lo invitò ad unirsi a Magnum Photos nel 1953.
L’indagine si muove principalemente all’interno dell’universo in bianco e nero dell’artista celebre per aver ritratto episodi quotidiani cogliendone l’ironia e l’imprevedibile assurdità, ma spazia dai primi anni trascorsi al fronte al servizio dell’esercito americano alle campagne pubblicitarie degli anni Settanta, fino alla creazione di libri e di mostre del suo lavoro e alla produzione di commedie satiriche per il piccolo schermo.
Vicino al carattere intimo, ludico, impertinente e non convenzionale di scatti che spesso sanno catturare istintivamente la forza di un momento senza ricorrere ad artifici, Erwitt matura nel tempo grandi capacità tecniche e un gusto singolare per la composizione narrativa molto prossimo al cinema, distinguendosi come un osservatore intelligente e dotato di fervida immaginazione e definendo uno stile autoriale proprio.
						
						
					Si tratta della terza mostra organizzata in sinergia con l’agenzia parigina insieme a quelle dedicate ad Henri Cartier- Bresson e Robert Capa, quest’ultimo vero e proprio mentore di Erwitt che in qualità di socio fondatore lo invitò ad unirsi a Magnum Photos nel 1953.
L’indagine si muove principalemente all’interno dell’universo in bianco e nero dell’artista celebre per aver ritratto episodi quotidiani cogliendone l’ironia e l’imprevedibile assurdità, ma spazia dai primi anni trascorsi al fronte al servizio dell’esercito americano alle campagne pubblicitarie degli anni Settanta, fino alla creazione di libri e di mostre del suo lavoro e alla produzione di commedie satiriche per il piccolo schermo.
Vicino al carattere intimo, ludico, impertinente e non convenzionale di scatti che spesso sanno catturare istintivamente la forza di un momento senza ricorrere ad artifici, Erwitt matura nel tempo grandi capacità tecniche e un gusto singolare per la composizione narrativa molto prossimo al cinema, distinguendosi come un osservatore intelligente e dotato di fervida immaginazione e definendo uno stile autoriale proprio.
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