La cultura del web? E' arte

Emoji storiche nella collezione del MoMA

 

L. Sanfelice

31/10/2016

Mondo - Il set originale di NTT DOCOMO che raccoglie 176 emoji è stata acquistata dal MoMA per la collezione permanente. Il linguaggio digitale ha trovato la definitiva consacrazione con l'adozione della serie di disegni realizzati da Shigetaka Kurita nel 1999 che porta così i più "preistorici" simboli pittografici nel tempio dell'arte moderna newyorkese che da dicembre li esporrà in un display nella lobby del museo.

Le icone create con scopi commerciali per l'operatore telefonico giapponese NTT DOCOMO furono integrate nei telefoni nello stesso anno con le dimensioni di 12x12 pixel e nella forma più evoluta successivamente si diffusero a livello globale come strumento per esprimere emozioni, traducendosi in un vero e proprio fenomeno sociale solo con l'approdo sui dispositivi iOS di Apple a partire dal 2011.

L'acquisizione gli emoji, oltre ad accrescere la collezione di "oggetti" digitali del MoMA che già conta tra le sue fila il simbolo @ e una serie di videogiochi, va considerata per il suo valore sul piano dello sviluppo del linguaggio visuale umano. "Sin dall'inizio della sua attività nel 1929, il museo ha raccolto ed esposto l'arte e il design del nostro tempo", spiega Paola Antonelli, senior curator del MoMA per il dipartimento di architettura e design, tuttavia i critici levano gli scudi e si interrogano sul rischio di traformare la collezione in un eccentrico emporio post moderno.

Ai posteri l'ardua sentenza.

 
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